Decreto salute: la firma dell'assassino

Post date: 17-set-2012 17.25.53

Pochi giorni fa mi ero soffermato a commentare la prima bozza di decreto che il Ministro della Salute Balduzzi stava per presentare al Consiglio dei Ministri, esprimendo un giudizio tutto sommato abbastanza bonario. In pochi giorni le lobby delle bevande zuccherate e dell'azzardo hanno fatto intervenire le loro truppe corazzate: dalla prima alla seconda bozza, e ancor più al terzo e definitivo testo, gli articoli relativi al gioco d'azzardo sono stati svuotati di ogni significato.

a) E' saltato ogni controllo territoriale così come qualsiasi ipotesi di riorganizzazione del sistema distributivo, sostituito da un numero ridicolo di controlli sui punti vendita (250 per regione per anno) .

b) E' stata introdotta una regolamentazione della pubblicità che recita testualmente: "sono vietati messaggi pubblicitari (...) rivolti ad incitare al gioco ovvero ad esaltarne la pratica". Delle due l'una: o la promozione dell'azzardo è vietata, punto, oppure la norma scritta così è inapplicabile.

c) E' parimenti saltata qualsiasi possibilità da parte delle amministrazioni locali di intervenire efficacemente nell'iter della concessione dell'autorizzazione all'apertura della sala giochi.

E l'inclusione del GAP nei LEA? Quella è rimasta, bontà loro, ma, ben inteso, "nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica". Che tradotto significa: i servizi dovranno garantire prestazioni in più con le medesime risorse. Come potremo farlo ce lo diranno le Regioni che, si può ben immaginare, non appaiono particolarmente soddisfatte.

La cosa più triste è che, alla fine della fiera, il testo finale degli Articoli 5 e 7 sul gioco d'azzardo sono stati materialmente scritti dal Ministero del Tesoro anziché da quello della Salute. Da cosa lo si capisce? Semplice, direbbe Poirot, c'è la firma dell'assassino: basta contare il numero di volte in cui viene utilizzato il termine 'ludopatia'.

PS = per gli umoristi (o i masochisti) allego le prime due bozze del decreto e il testo definitivo per un gustoso confronto.