Post date: 19-mag-2012 18.28.58
Si è svolto quest'oggi a Varese un interessante convegno organizzato da AND di Daniela Capitanucci: "Azzardo e crisi economica: l'impatto sulle famiglie". Che la famiglia nel suo complesso sia la principale vittima della diffusione dell'azzardo è cosa ormai risaputa da parte degli operatori che si occupano di azzardo patologico, ma il taglio dato al convegno è stato assai variegato, intrecciando temi economici, sociali, legali. Si è parlato molto più di azzardo che azzardo patologico (quest'ultimo tema è stato lasciato al sottoscritto).
I relatori, tutti di livello elevatissimo, hanno illustrato un quadro coerente che mostra quanto negative siano le conseguenze della sciagurata decisione di introdurre e promuovere attivamente l'azzardo a livelli sempre crescenti. Sul piano culturale e nei rapporti umani e sociali si stanno rafforzando cambiamenti che fanno saltare i valori condivisi che hanno caratterizzato il secondo dopoguerra. E se la generazione dei fifties e sixties hanno alle spalle comunque una educazione dove parole come solidarietà, equità e giustizia ancora contavano qualcosa, le nuove generazioni dovranno inventarsi una società a partire da parole d'ordine come individualismo, ricchezza, successo e consumo. L'azzardo ha un ruolo di primo piano nel rafforzare questa tendenza.
Come ha ricordato Capitanucci quest'oggi, ci sono problemi che ci capitano tra capo e collo e altri che ce li andiamo a cercare. Dove collocheremmo allora i problemi azzardo-correlati?
Seguendo il link "Altri documenti da scaricare" troverete le alide presentate da me al convegno. Per altre informazioni consultare il sito di AND.