Decretare o non decretare, qui sta il problema... il Ministro Balduzzi contro tutti

Post date: 2-set-2012 13.45.58

Chi avrebbe mai detto che la Coca Cola potesse pesare sul Governo più dell'IMU? Sulla questione della tassazione delle bevande analcooliche abbiamo visto una levata di scudi quasi pari a quella prodotta anni fa dalla norma sul divieto del fumo nei locali pubblici. E così, dopo i cacciatori, anche i bevitori di Coca, Pepsi, Oransoda e Chinotto hanno dimostrato di essere una lobby forte, coesa ed agguerrita.

Scherzi a parte, la tassazione delle bibite solleva una questione di principio di non poco conto relativa ai limiti tra libertà individuale e interesse collettivo. Un principio che vale ovviamente anche per l'alcool (ma della più corposa tassazione sulle bevande alcooliche prevista dal decreto non se n'è sentito parlare molto) e per le droghe. E ovviamente anche per il gioco d'azzardo.

Sappiamo che nella nostra società moderna il peso dell'assistenza sanitaria è sempre più determinato da patologie complesse e croniche che trovano nello stile di vita un importante, a volte fondamentale, fattore di rischio. Ciò, a mio avviso, acuisce sempre di più il conflitto tra libertà individuale e interesse collettivo, un conflitto che non può essere semplificato schierandosi da una parte o dall'altra. La Politica più nobile sta proprio nel trovare un punto di mediazione accettabile tra principi etici contrapposti.

Il decreto, com'è noto, afferma anche che il gioco d'azzardo patologico deve essere ricompreso nei LEA, i livelli essenziali di assistenza, atto ormai non ulteriormente procrastinabile. Il problema ora sta nel reperire le risorse l'aumento di prestazioni che il sistema sanitario dovrà erogare. Chi paga? Il decreto Balduzzi afferma che gli incrementi di prestazioni per effetto della revisione dei LEA è a parità di bilancio: eventuali ulteriori fondi sono da derivare dalla tassazione delle bevande alcooliche e analcooliche. Ma le ultime notizie dicono che, almeno per Coca Cola & C., non ci sarà più la tassazione prevista.

Ciò comporterà pertanto che l'atto innovativo di assicurare l'assistenza pubblica all'azzardo patologico dovrà essere attuato dalle Aziende Sanitarie a parità di risorse. Anzi no, sarebbe stato troppo bello... mi informano che la legge sulla spending review prevede tagli ai bilanci sanitari.

La presidenza di ALEA - associazione per lo studio del gioco d'azzardo - ha emesso uno statement sulle parti del decreto Balduzzi (prima bozza) relative alle nuove norme sul gioco d'azzardo. Può essere scaricato da questa pagina, sezione ALEA - Documenti e Statement.