Inclusione sociale e aspetti interculturali

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Inclusione scolastica Costituzione della Repubblica Italiana Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.

E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese.

L'assunto "rimuovere gli ostacoli" deve perciò essere interpretato nella possibilità che ogni alunno ha di accedere ai servizi della scuola.

Raccolta di normative e leggi relative ai BES

Di seguito, è possibile scaricare le normative che danno vita in un modo o nell'altro:

  • ai profili di intervento BES, alcuni dei quali già preesistenti e dotati già di ampia letterattura, prassi e protocolli di attivazione ("L.104", "DSA", "Stranieri");
  • alla loro obbligatorietà (sia come progettazione di massima da parte della scuola di laboratori inclusivi e di altre modalità di intervento; sia come dovere specifico dei CdC interessati, che sono responsabili immediatamente e direttamente dell'attivazione di interventi, anche in piena autonomia progettuale; sia come progettualità nel medio e lungo periodo, in modo che tutte le esperienze didattiche attivate dalla scuola e dai cdc abbiano l'inclusività come elemento di fondo non più derogabile, pena la non completa legittimità di quelle esperienze didattiche di fronte ai genitori e di fronte alle leggi ed ai regolamenti);
  • ad un processo di inserimento di tutti gli ambiti di intervento di sostegno educativo e didattico in un "contenitore" di protocolli di intervento e di progettualità che si chiama Piano Annuale dell'Inclusività, un "progetto" che va obbligatoriamente inserito nel POF;
  • al GLI, il Gruppo di Lavoro per l'Inclusività, che deve elaborare il sopracitato PAI
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Accordi di programma E.R. per l'integrazione (2.14 MB)

Scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del POF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante

sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione. In questa ottica di sviluppo e monitoraggio delle capacità inclusive della scuola – nel rispetto delle prerogative dell’autonomia scolastica - il P.A.I. non va dunque interpretato come un

“piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali”, ad integrazione del P.O.F. (in questo caso più che di un “piano per l’inclusione” si tratterebbe di un “piano per gli inclusi”). Il P.A.I. non è quindi un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.”

Alunni disabili.

Alunni con segnalazioni di disturbi specifici di apprendimento (DSA) in base alla Legge 170/2010

Alunni in particolari condizioni di salute:

- scuola in ospedale ed istruzione domiciliare: presenza o meno di alunni ospedalizzati e seguiti in collaborazione con la sezione ospedaliera: dettaglio della situazione; alunni dimessi dopo ricovero ospedaliero e seguiti in

istruzione domiciliare (numero alunni, classi di appartenenza, numero dei docenti coinvolti, numero complessivo delle ore di insegnamento a domicilio, esami a domicilio, fondi accantonati per il pagamento delle ore eccedenti…);

- progetto “far scuola ma non a scuola”: Alunni seguiti a domicilio per particolari condizioni di salute per i quali si richiede alla Direzione Generale il finanziamento in base al progetto citato (numero degli alunni, classi di

appartenenza, ragioni per la domiciliazione temporanea dell’insegnamento, numero docenti coinvolti, ore prestate, fondi accantonati per il pagamento delle ore eccedenti, ecc.);

- alunni con fabbisogno di somministrazione di farmaci in orario scolastico:

indicazione del numero di alunni che richiedono la somministrazione dei farmaci in orario scolastico, classi e plessi di appartenenza, persone incaricate della somministrazione, formazione specifica per la somministrazione, incontri

con la Pediatria di Comunità per monitorare l’andamento della situazione.

Alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana (o con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di studio).

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI nei diversi ambiti di intervento (DISABILI – DSA – STRANIERI):

- rilevazione quantitativa e per tipologie dei percorsi di insegnamento personalizzato ai sensi della Legge 53/2003 (relativo a ciascun ambito di intervento):

A) Quadro degli interventi a favore degli alunni che necessitano di interventi di potenziamento per aspetti cognitivi limite non collegati a deficit certificati

B) Quadro degli interventi a favore degli alunni che necessitano di arricchimento delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche in quanto viventi in contesti sociali culturalmente deprivati e poveri di sollecitazioni

C) Quadro degli interventi a favore degli alunni nomadi, migranti,

camminanti

D) Quadro degli interventi focalizzati alla gestione dei comportamenti dirompenti, auto ed etero aggressivi, destabilizzanti il contesto scolastico, limitanti le relazioni sociali e l’apprendimento manifestati da alunni non

certificati

E) Quadro degli interventi a sostegno di alunni con problemi di autostima, scarsamente motivati, solitari, poco partecipativi nei contesti di vita dei coetanei a scuola sia fuori dalla scuola

F) Quadro degli interventi a favore di alunni che necessitano di contesti di apprendimento strutturati con accesso a diversi stili comunicativi e diverse modalità di concretizzazione delle esperienze (ad esempio alunni che

necessitano di un potenziamento delle esperienze concrete in laboratori interni o esterni alla scuola; alunni con particolare propensione alle arti visive, alla danza, alla musica, alla pratica sportiva…).

G) Quadro degli interventi a sostegno di altre specifiche condizioni individuate negli alunni della scuola (specificare)

Formazione docenti neoassunti 2015 - area 7 inclusione sociale e intercultura

file pdf a cura della dott.ssa Giuseppina D'Auria​

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