Prima di tutto dobbiamo ricordarci, specialmente quando siamo di fronte ad anziani con problemi di salute o di mobilità, o in generale non completamente autosufficienti, che si tratta sempre di persone alle quali vanno riconosciuti i diritti fondamentali della società moderna.
oltre a riconoscere alle persone anziane la parità dei diritti apparve chiaro e necessario l'introduzione di nuovi diritti che garantiscano una vita ed un'integrazione sociale dignitosa.
Questo diritto scontato ma fondamentale, è il diritto forse più importante perché da esso nascono tutti gli altri.
infatti sancendo che i figli debbano assistere i propri familiari anziani,fa si che essi rimangano inseriti nella vita familiare e possano ricevere i trattamenti adeguati.
inoltre questo diritto riconosce anche che se un figlio vive ancora in casa di genitori anziani deve provvedere, entro i propri limiti economici, a versare quote per gli alimenti consumati.
Le pene previste per chi non rispetta quest'articolo sono molto severe e prevedono la reclusione dai 6 mesi ai 5 anni, infatti secondo la legge l'abbandono di un anziano equivale all'abbandono di minore, in quanto per le persone di una certa età non viene riconosciuta un'indipendenza totale.
La demenza senile è uno dei problemi più comuni tra gli anziani. Ma anche uno dei più complicati da affrontare. Perché l’anziano non ha una malattia grave, ma ha una malattia seria. I suoi atteggiamenti cambiano, la sua irritabilità aumenta. Spesso è disorientato.
Questo fa si che lo stato e i familiari si attivino per capire al meglio come comportarsi con l'anziano:
Il medico di base che ha in cura l’anziano dovrà prescrivere alcuni esami strumentali in grado di aiutare ad individuare la diagnosi di demenza: una Tac o una risonanza magnetica .
Dopo di che si procede nel determinare il grado di gravità della malattia.
Se lo stadio della demenza senile consente di tenere l’anziano a casa, ci sono degli accorgimenti che possono evitare di rivolgersi ad una struttura esterna, come creare per lui un ambiente sicuro e tranquillo, mantenere una certa regolarità per pasti o attività giornaliere.
Se, invece, lo stadio della malattia è più avanzato ci potrebbero essere le condizioni per un ricovero in una Rsa, ovvero in una Residenza sanitaria assistenziale, indipendentemente dall’età. Condizioni come una malattia che possa avere delle conseguenze prolungate nel tempo e che provochi una perdita progressiva dell’autonomia del soggetto.
Inoltre è previsto un voucher demenze, rivolto ai pazienti con diagnosi di demenza certificata da uno specialista in fase iniziale (cioè quando si presentano principalmente problemi cognitivi e di comportamento e non ancora sintomi clinici) e alle loro famiglie. Può richiedere questo servizio la famiglia che si trova in difficoltà a gestire la situazione di un anziano e che ha bisogno di aiuto per affrontarla.
Ecco, ora, come difendere i diritti degli anziani con problemi e dei familiari che lo hanno in carico quando si ha bisogno di un sostegno economico e sociale.
1. L’indennità di accompagnamento, è forse la più richiesta e la più utile, essa viene riconosciuta quando il paziente non ha la possibilità di deambulare in modo autonomo e, per questo, ha bisogno dell’aiuto costante di un accompagnatore oppure è una persona che ha bisogno di assistenza continua perché non più in grado di assolvere alle normali azioni quotidiane della vita.
A chi rivolgersi? All’Asl. Qui deve essere presentata la domanda dal richiedente invalido oppure da un suo legale rappresentante.
2.Altro aiuto importantissimo viene dato dala Legge 104:
Il parente anziano con problemi ha anche il diritto ad essere assistito dai parenti quando questi sono al lavoro. La legge 104/92 permette ai familiari di chiedere dei permessi per un’assistenza urgente al malato oppure per accompagnarlo in certi momenti della sua malattia, grazie a dei permessi speciali.
I familiari (parenti o affini entro il terzo grado), nello specifico, possono usufruire di tre giorni di permesso mensili oppure di un massimo di due anni consecutivi nella loro vita lavorativa a condizione che convivano con l’anziano con problemi e che prestino assistenza continuativa ed esclusiva.
Dopo aver citato e affrontato le principali norme che tutelano gli anziani in Italia, dedichiamoci ad uan panoramica europea allegando nel seguente link la Carta europea dei diritti e delle responsabilità degli anziani .
Essa è divisa in 10 articoli, validi in molti paesi europei, che enunciano i diritti degli anziani,questi diritti spaziano dalla dignità personale ai servizi, fino ad arrivare all’articolo 10 con il quale si intende spiegare come i parenti delle persone anziane si devono comportare e in che modo possono riceve aiuto dalle istituzioni.
Altro parte importante di questa carta è l’aggiunta di piccole spiegazioni o commenti oggettivi che permettono di capire meglio gli articoli (normalmente scritti in forma burocratica),dunque la lettura di questa carta è accessibile ad una vasta gamma di persone.
Di seguito si citano gli articoli più significativi di questa raccolta:
ARTICOLO 6: “Diritto a continuare a ricevere comunicazioni, alla partecipazione alla vita sociale e alle attività culturali.”
ARTICOLO 8: “ Diritto alle cure palliative, al sostegno, al rispetto e alla dignità nell’agonia e nella morte.”
ARTICOLO 10: “ Le tue responsabilità.”