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La ginnastica addominale ha lo scopo di conferire alla parete addominale una buona tonicità (forza), unita ad una buona, ma non esagerata elasticità.
FUNZIONI della muscolatura addominale:
a) CONTENITIVA: contiene i visceri interni, creando una situazione di protezione e di continuo massaggio che favorisce una situazione di benessere per le funzioni interne;
b) POSTURALE: contribuisce a ridurre l'insellatura lombare e a mantenere il bacino in posizione corretta. Permette inoltre di solidarizzare il bacino con il torace, trasformando addome e torace in una colonna rigida capace di assorbire lo sforzo.
c) RESPIRATORIA: offre una solida base d'appoggio per il DIAFRAMMA (muscolo a forma di cupola situato all'interno della gabbia toracica e appoggiato sulla muscolatura addominale), permettendogli di aumentare, attraverso la sua contrazione, il diametro verticale e trasverso del torace
d) MOTORIA: permette i movimenti di avvicinamento del bacino al torace e viceversa.
MUSCOLI ADDOMINALI:
Il muscolo addominale che consente la flessione degli arti inferiori sul busto è l'ileo-psoas, mentre la flessione del busto verso gli arti inferiori è realizzata dalla contrazione dei retti addominali; i muscoli obliqui, infine, permettono di ruotare il busto e il bacino.
Il muscolo trasverso dell'addome ha invece una predominante funzione di sostegno: è una vera cintura che si contrae nella tosse, nelle espirazioni forzate, nel meccanismo dello sforzo.
da Pat Manocchia "Anatomia dell'esercizio fisico".
COME ESERCITARE in MODO CORRETTO la muscolatura ADDOMINALE:
- esercitare la muscolatura addominale secondo la sua lunghezza normale;
- evitare sia di allungarla eccessivamente (poiché viene diminuita la sua possibilità contenitiva) che di raccorciarla eccessivamente (poiché muscoli addominali ipertonici ostacolano l'azione inspiratoria del diaframma);
- sorvegliare l'azione del muscolo ileo-psoas: l'angolatura di partenza delle gambe deve essere sempre superiore ai 45° (rispetto al pavimento), in modo da evitare che questo muscolo sollevi la zona lombare da terra, causando danno e dolore a questa parte della colonna;
- regolare la respirazione, così da evitare la ritenzione del respiro che porterebbe a forti variazioni della pressione all'interno del torace, con conseguente forzamento del cuore e dei vasi sanguigni.
In particolare:
- espirare durante lo sforzo.
- iniziare a prendere coscienza e a controllare la retroversione del bacino
- esercitare la parete addominale con progressività, evitando quindi esercizi intensi ad una parete poco sviluppata.
Per graduare gli esercizi occorre tener conto di:
- lunghezza del segmento da mobilizzare (iniziare da gambe flesse, poi semi-flesse, infine, tese; busto con le varie posizioni delle braccia);
- peso del segmento da mobilizzare (iniziare con la flessione di una gamba, poi di due, poi del busto, infine flettere gambe e busto insieme);
- ampiezza dei movimenti (angolo di chiusura o apertura tra gambe e busto).
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