Gli alunni delle classi 5A LSA, 5B LSA e 5C LSA, con le docenti di scienze naturali Cantoni, Giralico e Rizzo, hanno svolto questa esperienza di laboratorio che ha permesso di identificare il DNA di un organismo geneticamente modificato.
Il mais OGM coltivato, è stato trasformato per far sì che sia resistente agli insetti nocivi, tollerante agli erbicidi o con entrambe le modificazioni.
Per renderlo resistente agli insetti nocivi (mais Bt), la pianta di mais viene ingegnerizzata tramite l'inserzione del gene Bt nel suo genoma. Tale gene è normalmente espresso nel Bacillus thurigensis.
Per renderlo tollerante agli insetticidi utilizzati contro le specie infestanti, il mais viene dotato di un gene, proveniente dal plasmide Ti dell' Agrobacterium tumefaciens, che codifica per una variante dell'enzima EPSPS, poco inibita dal glifosato, cioè il principio attivo di molti erbicidi. Il glifosato inibisce l'azione del suddetto enzima e quindi, inibisce la via biosintetica degli aminoacidi aromatici. La variante enzimatica introdotta nel mais viene legata dal PEP, il normale substrato dell'enzima, e non dal glifosato suo competitore. In questo modo la via biosintetica degli aminoacidi aromatici non è inibita e la pianta del mais sopravvive.
Sono stati prelevati 3 μl del campione di DNA del mais e seminati nei pozzetti del gel.
Pochi minuti dopo l'inizio della corsa elettroforetica.
tubulina 505 bp
EPSPS 241 bp
Bt 208 bp
A fine corsa si possono osservare le bande relative a: DNA di mais OGM per EPSPS e Bt (freccia verde)
DNA di mais OGM per EPSPA (freccia blu)
DNA di mais OGM per Bt (freccia gialla).