La potenza del genio

Classe 3 BS

La parola “potenza” ci ha fatto riflettere sulla potenza del genio di alcuni personaggi; abbiamo allora pensato di intervistarli, chiaramente attraverso delle interviste impossibili. Abbiamo riflettuto sulle vite di questi personaggi e abbiamo cercato di porre domande a coloro che ci influenzano tuttora con il loro genio. Potete leggere alcune interviste sotto forma di fumetto, una come storyboard ed alcune scritte in maniera tradizionale.

Intervista a Grazia Deledda

Nasce a Nuoro nel 1871, riceve il Nobel per la letteratura nel 1926, muore a Roma nel 1936.

3BS: Da dove nasceva il tuo desiderio di entrare in politica visto che le donne non potevano neanche votare?

Deledda: "Mi sarebbe piaciuto perché scrivevo libri riguardo la politica e perché così anche le donne avrebbero potuto cominciare a votare".


3BS: Non ti metteva a disagio l’idea che se avessi vinto l’elezioni ti saresti ritrovata in Parlamento circondata da uomini?

Deledda: "Penso che non mi sarei trovata troppo a disagio perché secondo me anche le donne avrebbero dovuto partecipare alla vita politica".


3BS: Si dice che Pirandello fosse invidioso di te, cosa ne pensi?

Deledda: "Credo dimostri solo che anche tra i grandi scrittori possono sorgere rivalità e incomprensioni".


3BS: Quando hai iniziato la tua carriera da scrittrice avresti mai pensato di vincere il Premio Nobel per la letteratura?

Deledda: "Sono molto contenta di essere riuscita a farcela, certo ci sono rimasta un pò male quando non volevano assegnarmelo perché non trovavano nessun candidato uomo, ma alla fine sono riuscita ad ottenerlo diventando la prima donna italiana ad aver vinto il Nobel per la letteratura".


3BS: Sai che ti è stato dedicato un cratere su Venere? Cosa ne pensi?

Deledda: "Sinceramente non lo sapevo e non me lo sarei mai aspettata; sono molto onorata di essere stata selezionata tra le 20 donne che secondo la National Organization for Woman meritavano un cratere sul pianeta giallo di almeno 20 km".


3BS: Come ti sei sentita quando tuo marito ha deciso di sostenerti?

Deledda: "Ero molto stupita del fatto che mio marito fosse l’unico a sostenermi e per il fatto che ha abbandonato il posto di funzionario del Ministero per farmi da agente letterario. Ho sentito che al giorno d’oggi si parla molto di femminicidio e mai di questi gesti, mi sembra che la parità fra uomini e donne sia molto lontana".


3BS: Di te si dice che ti sei “vendicata” dall’aldilà, è vero?

Deledda: "Sì, è vero mi sono vendicata perché non volevo essere sepolta in Sardegna. Non voglio dire che non mi piaccia perché “se io conto qualcosa nella letteratura italiana, lo devo tutto alla mia isola santa” ma avevo espresso chiaramente di non essere sepolta a Nuoro".


3BS: Ti abbiamo scelto tra i personaggi che rappresentano la “potenza del genio”. Tu ti senti un genio?

Deledda: "Sì, mi sento un genio perché sono riuscita a dimostrare il mio valore".


Deledda: Adesso vi faccio io una domanda. Voi ragazzi del 2024, cosa pensate del mondo d’oggi? Cosa pensate che succederà in futuro?

3BS: "Non ci lamentiamo molto del mondo d’oggi perché come dici tu ci sono molte questioni che ancora sono da sistemare come per esempio la parità di genere che sembra essere stata raggiunta solo in apparenza. Questa tematica ci preoccupa molto, ci riguarda da vicino, anche durante le lezioni ne parliamo per capire meglio cosa stia succedendo e siamo preoccupati per tutta la violenza che ci circonda".


Intervista a Luisa Spagnoli

Intervista a Hedy Lamarr


Hedy Lamarr nasce a Vienna il 9 novembre del 1914, da una famiglia ebrea, ricordata come attrice di Hollywood e per aver inventato il Wifi, muore il 19 gennaio del 2000.


3BS: Tu hai esordito come attrice, è in quel momento che hai deciso di cambiare il tuo nome ?

Lamarr: "A cambiarmi il nome fu il produttore Louis B. Mayer, da Eva Maria Kiesler diventai Hedy Lamarr, mi disse che il mio vero nome non era adatto alla mia carriera da attrice, e che con quello nuovo avrei fatto successo".


3BS: In quanto ebrea come hai vissuto l’esperienza del nazismo?

Lamarr: "Ero in continua fuga dalle persecuzioni del regime. In questa fuga non lasciai solamente la patria e la famiglia, ma anche gli studi di ingegneria. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, diventai desiderosa di offrire il mio contributo alla lotta contro il nazismo e offrii i miei servizi all’esercito nordamericano dove misi a punto un sistema per evitare che i siluri delle forze alleate venissero intercettati dai nemici, facendo in modo che il segnale che li guidava a distanza non venisse disturbato o letto, una specie di precursore del Wifi".


3BS: Com’è nato il tuo interesse per la tecnologia?

Lamarr: "Mi sono avvicinata a questo campo grazie alle lunghe passeggiate che facevo con mio padre, durante le quali spiegava alla me dodicenne il principio di funzionamento delle diverse tecnologie alla base della quotidianità. Lui aveva sempre pensato che avessi una mente brillante".


3BS: Come funziona il “Secret communication system” appunto inventato da te?

Lamarr: "Il sistema era basato su rulli di carta perforati: ruotando in sincronia, i rulli trasmettevano a frequenze sempre diverse, evitando così ogni tipo di intercettazione". 


3BS: Eri considerata una donna bellissima e ti sei rivelata anche molto intelligente, potresti essere di esempio per tante ragazze di oggi, non credi?

Lamarr: "Sicuramente la bellezza mi ha aiutato, ma penso che senza la mia intelligenza non sarei arrivata dove sono, se posso dire la mia mi sento di consigliare alla gioventù moderna di non sottovalutare la cultura e lo studio".

 3BS: Ti abbiamo scelto tra i personaggi che rappresentano la potenza del genio, tu ti senti un genio?

Lamarr: "Sono stata considerata una delle donne più belle del mio tempo, ma il mio scopo è stato quello di essere ricordata per la mia intelligenza e non per il mio aspetto. Quindi sono molto onorata che mi abbiate scelta fra i geni anche se io non mi ritengo tale".


Lamarr: Adesso vi faccio io una domanda. Voi ragazzi del 2024, cosa pensate del mondo d’oggi? Cosa pensate che succederà in futuro? 

3BS: "Pensiamo che oggi sia difficile distinguerci dagli altri ragazzi, tendiamo a metterci delle maschere per apparire come non siamo veramente. Oggi si pensa più alla bellezza che alla cultura e questo ci sembra un messaggio sbagliato, soprattutto per noi giovani che dovremmo impegnarci nella nostra vita per realizzare i nostri sogni e non solo provare ad essere costantemente migliori degli altri".


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