1. Le filastrocche

di Spazioliberina.

Antonia Colamonico
Biostoria (Biohistory of Knowledge)

La scoperta del disordine del vivere


L'immagine metaforica del nuovo paradigma, il tempo 0 da cui ha preso storia tutta la cresta di Biostoria Scienza & metodo dello sguardo multi-proiettivo.

Antonia Colamonico, 1992

la Raccolta giunge alla riscoperta della semplicità quasi fanciulla dei detti, dei sentimenti e dei comportamenti.

Semplicità che è impersonata dalla protagonista, Spazioliberina, non a caso donna e custode della maternità e continuità della vita.

Le filastrocche di Spazioliberina. A. Colamonico. © 1991

Saper vedere la Semplicità nella Complessità


Gli ordini naturali sono disordini, quali ordini complessi di strutture, in strutture pluridimensionali, a multi strato. L'Ordine, nel senso comune, è una riduzione della Realtà; è un punto di vista soggettivo che è vincolato all'apertura logico- mentale dell mdesimo osservatore storico.

La scoperta del disordine del vivere


Le filastrocche sono un esempio di costruzione di un codice nuovo più idoneo alla velocità della Società delle Informazioni che, attraverso il potenziamento dell’occhio, giunge alla scoperta della dimensione spaziale, quale sviluppo di una Coscienza duale, relazionale, dall'apertura logica sistemica:

  • L’occhio che legge lo spazio essendo nodale, aiuta a superare la dimensione lineare ed univoca del pensiero temporale che a lungo andare ha determinato gli irrigidimenti ideologici.

  • L’occhio che legge lo spazio è libero di andare in più direzioni e tale libertà si traduce in una maggiore accettazione del diverso inteso come altra angolazione di lettura.


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I diversi. A. Colamonico da Le filastroc- che di Spazio-liberina. © 1991

A. Colamonico da Le filastrocche di Spazioliberina. © 1991
L'ordine del CaosA. Colamonico da Le filastrocche di Spazioliberina. © 1991

l'Occhio Eco-Biostorico apre la mente alla Complessità, come modo naturale della vita a struttura di uno/Tutto.

La nascita della nuova Società a Villaggio Globale, sarà il risultato di una nuova organizzazione del pensiero che si porrà come un occhio-mente a campo profondo, in grado di leggere e costruire Visioni Pluridimensionali.

Octavio Ocampo, nel dipinto sono nascosti 9 volti.
Giochi di arte-a-parti
Giochi di arte-a-parti
La Conoscenza si struttura in nicchie-nidi cognitivi.
"Ogni gemma-idea si annoda su una pregressa conoscenza, formando dei veri nidi cognitivi, funzionali al progresso scientifico-tecnologico-economico... dell'intera umanità, non essendoci in simile organizzazione naturale né frontiere, né confini ma esili filamenti gemmati come rami di pesco offerti a chi sa essere in grado di coglierli e trasformarli in conoscenze condivise. In tale visione allargata e stratificata non hanno più senso le signorie intellettuali, poiché la capacità di osservare non è un fatto di stampi in serie, come copie anonime di cerveli-menti prive di identità e quindi di storia, ma prerogativa di singolari intelligenze in grado di saper vedere, secondo un soggettivismo storico-epistemologico: - Come un vento, libero di vagare, la compressione aleggia e trova casa nelle mente-cervello di chi è attrezzato a vedere, non tanto per capacità cerebrale, quanto per sensibilità emotiva ... che rende antenna la privata spugna mentale.." Da A. Colamonico. Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico. © 12 Maggio 2013.

Gli Ordini sono semplici strumenti tecnici d'esplorazione della Realtà che, in sé, è disordinata (di-s-ordinata = 2 volte ordinata).

L'ordine è intrinseco al processo di conoscenza:

  • l'uomo per apprendere, impara a leggere gli ordini informativi. scomponendo la realtà in nicchie-campi di significati.

Dare il significato è il compito storico di ogni uomo che per vivere dovrà imparare a rispondere alle perturbazioni del campo-habitat.

La natura-vita non è né ordinata, né disordinata, è l'osservatore (ogni uomo) che assumendo una posizione di lettura, legge gli ordini e i disordini in relazione alla sua capacità a saper apprendere.

Il dare un significato di ordine o di disordine, non dimostra la Natura nel suo manifestarsi, ma lo stato mentale-orientativo dello stesso osservatore che sta esplorando e estraendo il significato, si può ben comprendere, così cosa sia il soggettivismo dell'azione di lettura, che fa di ogni osservazione una riduzione di complessità della vita.

Se le letture sono soggettive, legate a dei vincoli posizionali e paradigmatici, anche gli ordini lo saranno; in ciò si spiega come possano nascere dei contrati e delle conflittualità, quando non si ammetta che ogni geografia mentale sviluppa un suo particolare modo nell'ordinare.

L'ordine naturale
Ordine artificioso
Ordine artificioso = privo di naturalezza
La lirica Assenze, da Le filastrocche di Spazioliberina è la chiave di lettura che apre lo sguardo del nuova organizzazione storica. Ogni Società ha sviluppato un suo sistema di lettura e ogni forma ha introdotto, nel pensiero privato e collettivo, una particolare visione di realtà.

SABATO 2 LUGLIO 2011

Antonia Colamonico

"... Avendo già messo a fuoco la quinta dimensione di lettura con il processo dello sdoppiamento delle linee del pensiero e riuscivo a visualizzare dei costrutti multipli, come in Le filastrocche di Spazioliberina, che mi permettevano di lavorare in simultaneità su più registri di memoria, come in un ricamo del sapere. Avevo ... scritto Fatto Tempo Spazio utilizzando tre quaderni che corrispondevano alle tre parti del lavoro: 1. L'interazione tra storia-vita e storiografia-lettura come un gioco di disordine/ordine. 2. La rete storica e la finestra storiografica come rapporto osservato-osservatore. 3. L'ipotesi di una struttura chiave di periodizzazione ad albero del sapere storiografico. L'aspetto interessante del modo di procedere nell'elaborazione del testo fu che non seguii la successione temporale, scrivendo un capitolo dopo l'altro, ma con i tre quaderni procedevo in parallelo sui tre piani e li concatenavo utilizzando il “vuoto di parola” come elemento costitutivo della stesura, fatta con voli di visioni analogiche (come spiego nella premessa) che si annodavano, sui 3 piani, come echi di parole-chiavi che mi permettevano di spaziare dalle poesie, alle narrazioni, alle visualizzazioni, alle spiegazioni... "

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