Biostoria Quaderno n° 3

Data pubblicazione: 8-ott-2015 10.56.50

Copertina libro: A. Colamonico. Ordini Complessi. Carte biostoriche. Il Filo, Bari 2002.
Struttura di un pensiero Complesso

Carte Biostoriche di approccio ad una Conoscenza Dinamica a cinque dimensioni

Antonia Colamonico

Il Filo. Bari, 2002

Dalla Premessa:

“… Credo che una delle prime cose d’apprendere, sin da bambini, sia quella d’imparare a muoversi autonomamente nel labirinto del sapere, per educarsi all’esercizio della libertà. È stato proprio il mio voler insegnare ai miei alunni a vedere i processi di apprendimento insieme agli apprendimenti che mi ha portata, inconsapevolmente, a visualizzare la dimensione necessaria allo sviluppo di un occhio biostorico a campo profondo che permette lo sdoppiamento delle linee del pensiero e offre la possibilità di lavorare in simultaneità su più ordini di conoscenze, attraverso l’acquisizione della quinta dimensione di lettura…

Antonia Colamonico, epistemologa di biostoria

La Storia è bene ricordarlo, è la Vita, tutta.

Antonia Colamonico

Il Gioco Vitale

"...il pensiero occupa un suo spazio-tempo ed assume una forma a spugna... La capacità ad organizzare gli ordini complessi mentali passa per la quinta dimensione di lettura... imparare a ragionare in simultanea su più registri informativi permette il take-off delle conoscenze..." da A. Colamonico. Ordini Complessi. Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a 5 dimensioni. (2002)

... attraverso tale processo (topologico) (l'osservatore-soggetto storico) scinde lo spazio-tempo e nel frattempo vincola la sua conoscenza alle emozioni provate, alle aspettative di risposte elaborate, alle mappe concettuali tracciate, alle ipotesi di effetti immaginate, alle risposte percepite, al grado di benessere/malessere esperito. Così vincolati gli echi storici si collocano in sensi definiti di spazi interni/esterni, chiusura questa che non esclude in un tempo futuro dell'apertura ad un nuovo senso-direzione, attraverso la riorganizzazione di scale-bisogni-aspettative-azioni-impressioni. Ogni passaggio, da un senso ad un altro, implica un salto di coscienza, inteso come una rielaborazione delle mappe-valori-risposte. Ogni passaggio da un ordine ad un altro può essere letto come un disinnamoramento/innamoramento, per questo si possono leggere i mutamenti di percorsi e d'identità. I salti implicano le diverse sfaccettature dell'esistere che fanno dell'io-habitat una realtà molteplice e organica insieme. La capacità a graduare il movimento del campo interno/esterno, porta l'occhio osservatore a misurare, ad esempio, il tempo secondo direzioni e velocità differenti. Si può così parlare di tempo oggettivo o di tempo soggettivo:

    • il primo è il tempo quanto-fisico che può essere letto, attraverso una scala temporale variabile fatta di nano-secondi, secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni, secoli, millenni, ere; e può assumere una direzione, una durata, un ciclo, che permettono di misurare l'inizio-fine dei fenomeni, oltre alle cronologie.

    • Il secondo, quello psicologico, con una velocità differente che si può dilatare o richiudere come una pupilla colpita da un raggio di sole, in base alle emozioni e alle attese di risposta che rendono lo scorrere della vita; ora più veloce, ora più lento, ora fermo in una riflessione, ora fulmineo in un'azione. Il primo è il tempo irreversibile, segue una (freccia) direzione verso l'infinito futuro: il seme diventa albero e non può più tornare seme. Esso ha un ritmo e una scansione che non sono né i ritmi e né le scansioni del tempo psicologico. Il secondo reversibile con una direzione a salti secondo un percorso a doppio verso passato-futuro che lo rende rovesciabile. Sia l'uno, sia l'altro sono tempi reali, naturali poiché producono delle perturbazioni di campo con effetti di ricaduta.

Si può porre anche un terzo tempo, quello storico, inteso come il tempo del rapporto io-habitat che può essere letto come un processo discontinuo: il continuo è relativo alla caduta-scia di evento come le variazioni perenni dei campi, ed è la visione oggettiva; il discontinuo come il tempo d'elaborazione di risposte alle dinamiche di eventi, tra l'emittente/destinatario che prevede una membrana confine tra i due (zona d'ombra-buio). È bene precisare che la discontinuità è dovuta più alla incapacità di lettura che alle fasi del processo storico: - sono i bui visivi e informativi a creare l'assenza che si può porre come un vuoto.

L'occhio-mente proprio cogliendo questa intermittenza, impara ad immaginare risposte possibili nelle pause di evento e tale immaginare è l'elaborazione di carte di spazi futuri-passati possibili. La realtà non equivale all'immaginare, ma l'accesso ad essa è solo un'immaginazione. L'immaginazione è la facoltà mentale che permette di essere l'altro protagonista del gioco vitale e nello stesso tempo il lettore di realtà. Giocare significa rispondere e rispondere capire; capire a sua volta significa scoprire il gioco, cioè leggerlo. La costruzione di immagini è strettamente connessa alla capacità di interagire con il sé e con l'habitat, ne scaturisce che: + immagini = + capacità d'azione / - immagini = - capacità d'azione. Il processo di apprendimento essendo funzionale alla vita, diviene di conseguenza l'unico vero bene da perseguire per l'io individuale, sociale, cosmico. Da questo viaggio di esplorazione sull'organizzazione della conoscenza, scaturisce il valore bio-storico delle capacità elaborative ed organizzative della mente umana: -l'immaginare non è più una semplice dimensione astratta, limitata ad alcuni ambiti disciplinari, visti spesso fumosi e superficiali, ma piuttosto la stessa molla dell'azione-risposta storica. Il soggetto può essere un osservatore, un attore e un abitante nella misura in cui sa ideare, immaginare, pensare, ricordare, sognare, apostrofare, delimitare, datare, confrontare, comunicare lo spazio che lo contiene e, attraverso tale molteplici azioni, egli potrà appropriarsi di sfere sempre più grandi d'infinito. ...

Biostoria Quaderno n° 3

Indice dei campi


Primo Campo – Ipotesi di viaggio nella conoscenza

“… gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio. L’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo…” G.P. Bono

Introduzione

Prima finestra – Il campo d’osservazione

  • La finestra storiografica

  • Esempio di costruzione di una finestra storiografica

Seconda finestra – Il campo universo

  • Esempio di costruzione di un campo rete-universo

Terza finestra – Il campo d’evento

  • Esempio di costruzione di una mappa esplorativa di campi e di effetti di evento

Secondo campo – L’ordine biostorico

“…Una volta che si è entrati nel meccanismo e si è capito il paradigma, si può veramente cominciare a misurare cose e a pensare sulle cose in modo nuovo. Si vedono le cose in modo diverso. Si ha una nuova visione. Non è affatto uguale alla vecchia visione, ma è molto più ampia…” C.H. Scholz

Introduzione

Quarta finestra – Il quanto storico e il quanto informativo

  • I fili-approcci di lettura degli eventi

  • Esempio di costruzione di una maglia storiografica e di un gioco di lettura

Quinta finestra – L’eco storico e i tempi di lettura

  • Esempio di costruzione di una lettura a campo profondo

Sesta finestra – La traslazione di evento e la costruzione di realtà

  • Esempio di costruzione di un ordine a nuclei tematici

Terzo campo – La rete informativa immaginativa e la coscienza

“…io sostengo che l’umanità ha avuto più di un inizio. L’umanità non è nata una volta per tutte, è nata diverse volte e io sono tra quelli che sperano in una nuova nascita…” E. Morin

Introduzione

Settima finestra – La dimensione storica e gli ordini di realtà

  • Esempio di soggettività della percezione

Ottava finestra – Il soggetto lettore-attore-abitante nell’organizzazione del proprio io e dei propri spazi

  • Esempio di funzionalità dei vincoli esplorativi e delle carte d’osservazione

Nona finestra – Gli ordini multipli

  • Valenza della quinta dimensione di lettura per un pensiero al plurale

  • Esempio della portata storica dei vincoli di valore nella costruzione di realtà

Indice dei fuori campo

Le visioni metaforiche a contorno della realtà eco-biostorica, da Le stagioni delle parole, 1994. Inedito

  • L’abito

  • Libertà di costruzioni costruzioni di libertà

  • Il dono – la porta

  • Il salto

  • Discontinuità di tempi andate e ritorni – il fuso

  • Echi

  • L’angolazione la dinamica della libertà

  • La finestra

  • Tessuti il filo

  • Il sogno

  • Il grido calici di poesie

  • I diversi - mente/cuore

lenti di lettura

Proiezione di lettura, a occhio oggi

Il quaderno scritto durante l'inverno del 1995, si presenta come la trama profonda della lettura della nuova epistemologia, Biostoria.

Nella stesura si cercò di trasmettere la dimensione del volo (lettura a frattali) che nasce dalla costruzione della realtà, a vuoto/pieno (porosità della vita, la spugna biostorica). Il volo può essere letto, dalla Coscienza-Pensiero di ogni uomo, come un viaggiare dell'occhio-sguardo tra le situazioni a tempo-reale (t. 0), le prese dei fatti, e le proiezioni immaginative che schiudono, nella mente, la dinamica degli campi-echi informativi, in quanti luce-abbagli che danno il valore-certezza di verità storica.

L'arbitro-bussola cognitiva dell'attribuzione del valore-significato informativo che evolve un eco in fatto-fattibile e, quindi, spendibile in una nuova pagina di presente, è la Coscienza-Pensiero del soggetto (ogni uomo), osservatore-attore-abitante della Vita.

Nella stesura, per conservare il carattere d'intermittenza della presa di realtà-verità, fu scelta l'organizzazione a Campi-finestre-maglie (indice), isolata in Fatto tempo spazio (1993), per cui la lettura nasce da una forma di cannocchiale mentale a più lenti-gradazioni che, graduando le ampiezze degli osservati-contorni di lettura, può dare, per chi sappia vederlo, la visione di una costruzione a zoomate a piani-fuochi miscelati di lettura che rendono dinamico non solo l'occhio, ma la stessa mente-pensiero nel rilavare le sfumature dei significati e le relazioni non espresse e non emerse dei fatti storici:

  • è bene precisare che quando si parla di storia si intende la vita tutta, mentre per storiografia i racconti sulla vita. Tutti i campi dello scibile sono letture-disciplinate, cioè ordinate, contornate e impaginate in una narrazione, dall'osservatore-ricercatore, che selezionando fatti, linguaggi, formule, modelli, argomentazioni, valori... rende disciplinate le informazioni in un contenitore scientifico-artistico. Ogni lettura ha una valenza storica, circoscritta al campo-contorno stesso di lettura, che si pone a finestra-lente dell'osservazione sui fatti.

L'impegno per mettere insieme il disordine disciplinare di tutte le conoscenze, effetto di frantumazione nel tempo, per effetto moltiplicativo delle informazioni-organizzazioni locali, ha richiesto una notevole concentrazione e capacità astrattiva, ma alla fine della fatica, l'effetto del nuovo scenario fu così dirompente da lasciare la medesima autrice, esterrefatta. Infatti il quaderno fu sigillato e conservato, infondo ad un armadio per ben sette anni; non essendo i tempi storici maturi al salto di prospettiva e nel contempo le coscienze individuali non preparate ad accogliere l'Ordine del Caos come la moltiplicazione esponenziale della conoscenza.

Solo nel 2002, dopo un lavoro preparatorio e divulgativo oculato di piccoli "saggio-nicchie" di complessità, il lavoro fu stampato.

L'effetto fu dirompente, apri le porte dei circoli chiusi della conoscenza, permettendo la tessitura di una fitta rete di scambi comunicativi, non solo con letterati, artisti e storici, ma con sociologi, epistemologi, psicologi, biologi, fisici, matematici e scienziati, già immersi nella Complessità.

Oggi lo sguardo eco-biostorico si sta divulgando a macchia d'olio e sta segnando il salto epocale tra il vecchio sguardo (a paradigma moderno) e il nuovo che apre alla visualizzazione di Civiltà Planetaria della Conoscenza/Coscienza democratica.


Acquaviva delle Fonti, 8 Ottobre 2015

Antonia Colamonico


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