BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO
Ufficialmente papale basilica maggiore di San Pietro in Vaticano, è una basilica cattolica della Città del Vaticano; simbolo dello Stato del Vaticano. È la più grande delle quattro basiliche papali di Roma ed è spesso descritta come la più grande chiesa del mondo sia per le sue dimensioni sia, metaforicamente, per la sua importanza come centro del cattolicesimo. La basilica di San Pietro è la sede delle principali manifestazioni del culto cattolico ed è perciò in solenne funzione in occasione delle principali celebrazioni papali ed inoltre è ampiamente considerata uno dei capolavori assoluti e uno degli esiti più importanti della storia dell'architettura, ed è inclusa all'interno del Patrimonio dell'umanità UNESCO. La costruzione dell'attuale basilica di San Pietro fu iniziata il 18 aprile 1506 sotto papa Giulio II e si concluse nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII, mentre la sistemazione della piazza antistante si concluse solo nel 1667.
è larga circa 114,69 metri e alta 45,44 metri, venne innalzata da Carlo Maderno fra il 1607 e il 1614, ed è articolata mediante l'uso di colonne d'ordine gigante che inquadrano gli ingressi e la Loggia delle Benedizioni, il luogo dove viene annunziata ai fedeli l'elezione del nuovo papa; al di sotto si trova un altorilievo di Ambrogio Buonvicino, intitolato Consegna delle Chiavi, del 1614 circa. Nella trabeazione, al di sotto del frontone centrale, è impressa l'iscrizione
(LA) «IN HONOREM PRINCIPIS APOST PAVLVS V BVRGHESIVS ROMANVS PONT MAX AN MDCXII PONT VII»
(IT) «In onore del principe degli apostoli; Paolo V Borghese Pontefice Massimo Romano anno 1612 settimo anno del pontificato»
La facciata è preceduta da due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo, scolpite rispettivamente da Giuseppe De Fabris e Adamo Tadolini nel 1847 per sostituire quelle precedenti, compiute da Paolo Taccone e Mino del Reame nel 1461. Sulla sommità sono disposte le statue, alte anche oltre 5,7 m, di Gesù, Giovanni Battista e di undici dei dodici apostoli (manca san Pietro). Ai lati della medesima sono collocati due orologi realizzati nel 1785 da Giuseppe Valadier, l’orologio a sinistra, detto Oltremontano, indica l’ora reale, quella basata sul fuso orario, mentre quello di destra, detto Italiano, indica l’ora italica solare
LA BASILICA ALL'INTERNO
Lungo le navate, presso i 45 altari e nelle 11 cappelle che si aprono all'interno della basilica, sono ospitati diversi capolavori di inestimabile valore storico e artistico, come diverse opere di Gian Lorenzo Bernini e altre provenienti dalla chiesa paleocristiana, come la statua bronzea di san Pietro (n. 89), attribuita ad Arnolfo di Cambio. Con oltre 133 metri di altezza, 41,50 metri di diametro interno (di poco inferiore però a quello del Pantheon di Roma), 58,90 di diametro massimo esterno e 551 scalini dalla base dell'opera fino alla lanterna, la cupola è l'emblema della stessa basilica e uno dei simboli dell'intera città di Roma; l'attuale configurazione della cupola si deve a Della Porta. All'interno della basilica saranno molteplici gli elementi che desteranno il vostro interesse: infatti al suo interno è conservata una delle sculture più famose mai esistite: La pietà di Michelangelo, la cattedra e il baldacchino, ornati in modo da ostentare la ricchezza e il potere della Chiesa ed infine le tombe papali, situate al disotto dell'odierno livello della basilica.
il marmo sembra prendere vita, grazie alle linee sinuose scolpite dal genio di Michelangelo. Dalla sua costruzione, viene definita una delle sculture più incantevoli della storia dell’arte e una delle opere più rappresentative del Rinascimento.
Le due figure sembrano fondersi in un momento di toccante intimità, dando origine a un'originale composizione piramidale, raccordate dal panneggio sulle gambe di Maria, dalle pieghe pesanti e frastagliate, generanti profondi effetti di chiaroscuro. Fortemente espressivo è anche il gesto della mano sinistra, che pare invitare lo spettatore a meditare sulla rappresentazione, secondo le pratiche di meditazione concentrata e dolente di ispirazione savonaroliana.
LA PIAZZA
Davanti alla facciata Bernini prevede uno spazio a trapezio, la piazza "retta", la cui forma è ottenuta ribaltando simmetricamente la direzione di via Alessandrina rispetto all'asse della basilica. La divergenza fra le ali fa sembrare più vicina la parete di fondo e al contempo cerca di mediare la necessità di far predominare nella piazza l'asse della basilica (sottolineato dall'obelisco) e nella città l'asse della via Alessandrina, centrata sul portone di bronzo. Le due ali semicircolari del colonnato sono collegate con il portico della basilica tramite due bracci o corridoi chiusi, con finestre e pilastri. Il braccio meridionale è attualmente utilizzato come sede di mostre ed è comunemente chiamato braccio di Carlo Magno, poiché è unito alla parte terminale del portico basilicale dove si trova la statua equestre di quell'imperatore cristiano. Il braccio settentrionale è chiamato braccio di Costantino ed è famoso per ospitare la Scala Regia.
La piazza è racchiusa da due colonnati semicircolari (emicicli), i quali partono ciascuno dall'estremità della facciata della basilica. Il diametro più grande raggiunge i 240m e i punti focali su cui è costruito sono l'obelisco, già presente all'avvio dei lavori, e le due fontane che sono poste simmetricamente tra loro. E' suddivisa in due grandi aree, una trapezoidale e l'altra ovale; questa scelta fu motivata dalla volontà di creare un effetto ottico tale da ridurre la distanza tra la basilica e la piazza. In totale il colonnato comprende 284 colonne di ordine dorico, ciascuna alta sedici metri. Le colonne sono disposte su quattro file in modo da creare tre corsie; quella centrale era stata progettata per permettere il passaggio dei carri, mentre quelle laterali sono percorribili solo a piedi. In corrispondenza di ogni colonna ci sono delle statue, alte più di tre metri alcune delle quali raffigurano: San Paolo, Santo Stefano, San Benedetto, San Francesco d’Assisi, San Filippo Neri, diversi papi, martiri e anche trentotto donne.
L'OBELISCO
E' di origine egiziana, privo di geroglifici e proviene, secondo Plinio, dalla città di Heliopolis; prima venne sistemato nel Forum Iulii di Alessandria d'Egitto e in seguito fu portato a Roma da Caligola nel 40, e collocato sulla spina del Circo di Nerone. Rimase in questa posizione anche dopo che il circo cadde in disuso, occupato da una necropoli. Si ritrovò poi a fianco dell'antica basilica di San Pietro, presso la Rotonda di Sant'Andrea. Infatti è l'unico obelisco antico di Roma che non sia mai caduto.