Piazza di Spagna, insieme alla scalinata di Trinità dei Monti, si trova nel Rione Colonna; prende il nome dalla storica presenza dell’ambasciata spagnola presso la Santa Sede. Nota fino al XVII secolo come "Piazza di Francia" per la presenza di proprietà francesi nella piazza, cambiò nome a seguito della costruzione della sede dell'ambasciata spagnola. Al centro della piazza è situata la fontana della Barcaccia, che risale al primo periodo barocco, realizzata da Pietro Bernini e da suo figlio. All'angolo destro della scalinata troviamo il museo dedicato alla memoria del poeta inglese John Keats e a quella di Percy Bysshe Shelley. All'angolo sinistro, invece, si presenta la sala da tè Babington's. Dal lato di via Frattina sorge il Palazzo di Propaganda Fide, di proprietà della Santa Sede. Di fronte alla sua facciata, progettata da Bernini, svetta la colonna dell'Immacolata Concezione, che fu innalzata dopo la proclamazione del dogma per volontà del re Ferdinando II delle Due Sicilie in ringraziamento per uno scampato attentato.
La monumentale scalinata di 135 gradini, commissionata dal cardinale Pierre Guérin de Tencin, fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725: essa venne realizzata, grazie a dei finanziamenti francesi a partire dal 1721, per collegare l'ambasciata dei Borbone di Spagna, a cui la piazza deve il nome, alla chiesa della Trinità dei Monti. Venne progettata sia da Alessandro Specchi sia da Francesco De Sanctis dopo generazioni di lunghe e accese discussioni su come il ripido pendio sul lato del Pincio dovesse essere urbanizzato per collegarlo alla chiesa. La soluzione scelta fu quella di De Sanctis: una grande scalinata decorata da numerose terrazze-giardino, che in primavera ed estate viene addobbata splendidamente con molti fiori. L’imponente scalinata fu disegnata in modo che avvicinandosi gli effetti scenici aumentassero man mano. La scalinata è stata sottoposta a un restauro completo nel 1995 e nuovamente, nel 2015-2016.
Scalinata di Trinità dei Monti
Fontana della Barcaccia
La chiesa della Santissima Trinità dei Monti è un luogo di culto cattolico di Roma posto sulla cima della celebre scalinata di piazza di Spagna, è una delle 5 chiese cattoliche francofone di Roma. La Scalinata di Trinità dei Monti, fu realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto
dell ’architetto romano Francesco De Sanctis (1693-1740). I lavori di realizzazione della prima parte della chiesa iniziarono probabilmente nel 1502 e si protrassero per gran parte del secolo. La chiesa era chiamata in origine "Trinità del Monte", con probabile riferimento al colle del Pincio sul quale sorge. Come il convento annesso, deve la sua origine all’aiuto spirituale recato da san Francesco di Paola al re di Francia Luigi XI, che lo aveva chiamato a raggiungerlo a Plessis-Lès-Tours (Francia). Nel 1494 infatti il figlio Carlo VIII, grato per il sostegno ricevuto dal padre, inaugura sul Monte Pincio il cantiere di una costruzione destinata ad accogliere i religiosi francesi dell’Ordine dei Minimi, fondato da Francesco di Paola. sarà da allora in poi considerato come «la chiesa romana dei Re di Francia ».La chiesa fu inizialmente costruita in stile gotico, con pietre della regione di Narbonne, e ha una sola navata delimitata su ogni lato da una successione di sei cappelle, alle quali si aggiungono le due cappelle del transetto. I presunti architetti di quell’opera sono Annibale Lippi e Gregorio Caronica. Oggi la chiesa conta 17 cappelle, ognuna delle quali porta il nome di una delle famiglie che ne avevano ottenuto il patrocinio nel XVI secolo. Le loro ricche decorazioni fanno della chiesa di Trinità dei Monti una straordinaria testimonianza del “manierismo romano”. La facciata è insolita, con la scalinata a doppia rampa di Domenico Fontana e i suoi due campanili simmetrici. Fontana costruì la scala per compensare la differenza di livello tra la chiesa e la strada che era incaricato di aprire. Ai piedi dei gradini, due pilastri sono scolpiti dallo stemma della famiglia Peretti (le tre colline) e sostengono bassorilievi raffiguranti San Luigi.