Piazza Colonna prende il nome dalla presenza della colonna eretta dal Senato e dal Popolo Romano in onore di Marco Aurelio dopo la sua morte, 180 d.C. La piazza, costruita verso la fine del Cinquecento da papa Sisto V, sorge vicino a Montecitorio e al Pantheon, non distante da Piazza Venezia. La pianta della piazza ha forma rettangolare, con al centro la colonna di Marco Aurelio ed è circondata da alcuni palazzi storici di Roma. Proprio davanti alla colonna, sul lato nord della piazza si trova palazzo Chigi, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Sul lato ovest della piazza si trova palazzo Wedekind, oggi sede INPS, che presenta un porticato formato da antichissime colonne ioniche originarie della città etrusca di Veio. Sul lato sud, vicino alla chiesa dei Santi Bartolomeo e Alessandro dei Bergamaschi si trova Palazzo Ferrajoli, fatto erigere dalla famiglia romana Del Bufalo-Cancellieri. Oggi il palazzo ospita le sedi di rappresentanza delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta. Infine, affacciato alla piazza, sull'area dove sorgeva il palazzo Piombino, demolito nel 1889, sorge il palazzo della galleria Colonna, galleria Alberto Sordi.
La colonna, alta 29,617 metri, è ancora nella sua collocazione originale e ha dato il nome alla piazza odierna nella quale sorge. Il monumento, ricoperto di bassorilievi, è ispirato alla Colonna Traiana
Nel corso del restauro di Domenico Fontana, avvenuto nel 1589 per volontà di papa Sisto V, sulla sommità fu collocata la statua di San Paolo opera di Leonardo da Sarzana e di Tommaso Della Porta, mentre sul basamento fu apposta un’iscrizione che attribuisce, erroneamente, il monumento ad Antonino Pio, perché in passato si riteneva che questa fosse la Colonna Antonina.
Poco distante dalla colonna si trova una fontana, progettata da Giacomo Della Porta su incarico di Gregorio XIII; alimentata dall'acquedotto dell' Aqua Virgo, è costituita da una grande vasca in marmo di Chio decorata esternamente da sedici fasce verticali in marmo di Carrara che culminano in teste di leone; dall'acqua affiorano due gruppi di delfini e un piccolo catino al centro
Palazzo Montecitorio è un simbolo della città di Roma e dell’intera comunità nazionale, in quanto sede della Camera dei deputati. L'attuale Palazzo fu commissionato da Papa Innocenzo X a Gian Lorenzo Bernini, che, sfruttando la convessità del terreno, progettò una facciata a polittico, con un corpo centrale piano e due ali laterali formate ciascuna da due parti ben distinte.
I lavori furono interrotti per la morte del pontefice e ripresi a distanza di oltre trent’anni sotto il pontificato di Innocenzo XII, che decise di fare del palazzo la sede della Curia Pontificia. Il nuovo architetto Carlo Fontana modificò il progetto berniniano, conservandone però la caratteristica facciata convessa, e aggiunse il campanile a vela. La campana maggiore (che ora suona solo quando viene eletto il Presidente della Repubblica) dava il segno dell’inizio delle udienze.
Dopo l’unità d’Italia, il palazzo fu scelto per ospitare la Camera dei deputati: ai primi del Novecento i lavori di ampliamento furono affidati all’architetto Ernesto Basile, uno dei maggiori esponenti del liberty italiano, che costruì un nuovo edificio alle spalle dell’antico, ridusse il cortile, demolì le ali posteriori e realizzò il prospetto in stile floreale su piazza del Parlamento. All’interno del nuovo edificio fu realizzata l’aula legislativa a emiciclo.
Piazza di Pietra, nei pressi del Pantheon, viene chiamata così a seguito di una caratteristica origine popolare. Il nome faceva riferimento all’aspetto cupo, pietroso, che l’ambiente aveva assunto nel medioevo con il tempio di Adriano ridotto a fortezza, probabilmente dalla nobile famiglia romana dei Colonna. L’imperatore Antonino Pio costruì nel 145 d. c. a memoria del padre Adriano, esaltato come un dio, un tempio caratterizzato da 13 colonne scanalate in marmo bianco, undici delle quali sono ancora in piedi. Nel 1695 l’architetto Carlo Fontana e suo figlio Francesco iniziarono la trasformazione del tempio per farlo diventare la sede della Dogana delle Merci di Terra; dopo un’ulteriore trasformazione ad opera di Virginio Vespignani, datata 1879, il tempio divenne la sede della Camera di Commercio e della Borsa Valori.