Piazza del popolo è uno dei luoghi più iconici di Roma, anche per i molti eventi che vi sono organizzati. La piazza si trova alla convergenza di 3 vie (babbuino, corso, ripetta) che formano il caratteristico tridente, al lato opposto è delimitata dalla porta del popolo e dalle mura aureliane; mentre a ovest si trova il Tevere e ad est la piazza è delimitata dal colle Pincio. Durante il periodo romano in questa zona sorgevano diversi edifici funerari e in corrispondenza dell’attuale basilica si trovava anche la tomba di Nerone; successivamente, la piazza si conforma come uno spazio allungato che connette il tridente e la porta i cui fronti laterali sono piuttosto irregolari. L’occupazione delle truppe napoleoniche tra gli ultimi anni del settecento e i primi dell’ottocento innescò una serie di progetti per la trasformazione della piazza che raggiunse la conformazione attuale grazie all’architetto Valadier, che sistema il collegamento tra la piazza e il Pincio con la creazione di fontane scalinate, trasformando piazza del Popolo in un classico luogo di passeggio ottocentesco. Gli edifici più importanti della piazza sono: la basilica di Santa Maria del Popolo, la porta del Popolo, l’obelisco e le chiese gemelle, che segnano l’incontro tra la piazza e il tridente.
Questo è l’aspetto che possiamo osservare nella celebre pianta del Nolli (1748) o nella veduta di Giambattista Piranesi.
La basilica sorge su antiche tombe e viene fondata nell XXI sec. e riplasmata per volere di diversi papi, prima in stile rinascimentale e poi, per intervento di Bernini, in stile barocco. L’interno contiene opere di grande interesse e valore, tra cui alcune di Caravaggio.
Anche la porta è stata rimaneggiata prima in stile rinascimentale poi barocco sempre da Bernini.
L’obelisco era dedicato al dio Sole, realizzato tra 1300 e 1200 a.c., venne portato a Roma da Augusto e collocato nel circo massimo, abbattuto e disperso ducente il periodo barbarico fu ricollocato in piazza per volere di Sisto V. Augusto aveva mantenuto la dedicazione al dio Sole ma aveva aggiunto delle iscrizioni. É alto poco più di 25 m e con la base e la croce raggiunge 36,5 m.
Le chiese gemelle che segnano la giunzione del tridente con la piazza, tutte e due realizzate negli anni 70 del 1600, una realizzata da Bernini con l’aiuto di Fontana (sx) e l’altra solo da Fontana (dx), in classico stile barocco. Sono dette gemelle ma in realtà non lo sono, l’interno di una è circolare mentre dell’altra è ellittico.
Questa basilica si trova in Piazza del Popolo e contiene due importanti opere di Caravaggio. La crocifissione di San Paolo è un dipinto olio su tela, nel quadro la luce investe la croce e il santo entrambi simbolo della fondazione e della costruzione della chiesa, i carnefici sono raffigurati come aguzzini e; è spettacolare la resa dei particolari: le venature del legno della croce, le rughe sulla fronte dell’aguzzino di sinistra, il riflesso della luce sulle unghie del santo. San Pietro si fa crocifiggere a testa in giù per umiltà nei confronti di Cristo, lo sfondo cupo contribuisce a far risaltare le figure mettendo in evidenza la tensione drammatica dei corpi. La conversione di Paolo è un dipinto a olio su tela, la scena ritrae il momento della conversione di Paolo e, nella scena sono presenti un vecchio è un cavallo. Caravaggio adotta l’iconografia della luce accecante e l’assenza di Cristo e; secondo alcuni l’artista fece questa scelta perché il committente lo aveva esortato a rispettare l’ortodossia cioè dipingere ciò che era stato scritto negli atti degli apostoli; secondo altri Caravaggio decise di non dipingere Gesù perché non voleva che nei suoi quadri ci fossero figure divinizzati perché ciò sarebbe andato contro le realismo a cui mirava. Un dettaglio molto importante e che Caravaggio dipinge Saulo accecato, che allarga le braccia come segno di estrema dedizione di Cristo.