Vincenzo Scorza ed una rappresentanza volontaria di cittadini rossanesi presentano

U Russanìsə

Vocabolario del dialetto rossanese

Dal 2008, con migliaia di termini

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Non fate i furbi

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Questo vocabolario vuole essere un modo tra i tanti per preservare dal logorio del tempo alcune terminologie dialettali tipiche di Rossano, in Calabria, per omaggiare la ricchezza espressiva di questo dialetto. Il sito non aspira a nessun tipo di completezza o scientificità.

Se sei arrivato su queste pagine sei invitato a partecipare! Ogni partecipante verrà incluso nella lista dei collaboratori.

Collaborazioni, contributi e suggerimenti (consigli, trascrizioni più consone, rettifiche, nuove sezioni, nuove frasi da usare come esempio, nuove voci e completamento delle voci già esistenti, segnalazione di voci da chiarire, pulizia del codice, correzione degli errori ortografici e grammaticali, ecc.) sono benvenuti! Basta inviare una email cliccando qui.

Collaboratori: Vincenzo Scorza, Ferruccio Scorza, Maria Simeri, Aldo Scorza, Antonio "Mastrə Totonnə" Scorza, Filomena Aceto, Sina Otranto, Lucio Gagliardi, Valeria Cruceli, Annarita Ciollaro, Cesare Magistro, Gaetano "Kleto" Converso, Alessandro "Inkubo", Giovanni il fratello di Inkubo, Mariangela Nigro, Domenico Muraca, Giovanni Federico, Roberta Fenu, Massimo Turtora, Antonietta Pirillo, Pasquale Nigro, Antonio De Simone, Mimmo Scigliano, Gianluca Rugna, Mariateresa Ruffo, Antonio Sapia, Arianna Nina Civale, Bianca, Luca Ianni, Giuseppe Gagliardi, Gianluca Rugna, Enzo Iapichino, Giovanni Lefosse, Domenico Defilippo, Pietro Campana, amici e amici di amici, anziani, pastori, contadini e tanti altri. Grazie, questo spazio è anche vostro!

NOTE REDAZIONALI E FONETICA: Il fonema ə (schwa) è un suono vocalico intermedio, centrale rispetto a tutti i suoni vocalici, pronunciato come una sorta di emissione indistinta, generalmente è posizionato alla fine della parola. La b e la d ad inizio di parola sono spesso pronunciate come bb e dd, la doppia d (dd) è spesso cacuminale. La b e la v sono spesso intercambiabili. Il gruppo chə si pronuncia , mentre il gruppo si pronuncia con la c come davanti ad i ed e. La g ad inizio di parola davanti a e ed i è pronunciata gg. La j è un suono semi-vocalico, quasi a metà strada tra la g e la i, tendente verso la i. La m ad inizio di parola è spesso (ma non sempre) pronunciata mm. Il gruppo sb è pronunciato come shb; sc è pronunciato come sh davanti ad i ed e, è invece pronunciato come shk davanti ad a, o, u; scə si pronuncia shə, mentre il gruppo schə si pronuncia shkə; sp è pronunciato come shp; sq è pronunciato come shk. Nei gruppi consonantici dr, ddr, tr, ttr, str, ntr e ndr vi è una assimilazione consonantica, la r diventa cacuminale e tende ad assimilarsi alla/e consonante/i precedente/i perdendo la vibrazione e diventando sorda (assimilazione regressiva), i gruppi si pronunciano con una unica emissione sonora difficile da riprodurre graficamente. La z ha due suoni: zz duro e sordo, z dolce e sonoro. Frequenti sono, rispetto all'italiano, i fenomeni di rotacismo (da d a r), iotacismo (da b, g e f a j), betacismo (da v a b), la trasformazione di o in u, di ll in dd, di nd in nn, di mb in mm, di br in vr, l'elisione della i in posizione iniziale, sopratutto se seguita da m ed n. Comunissimo è anche il fenomeno dell'apocope. Per le restanti combinazioni si seguono le regole fonetiche dell'italiano. Per ovvi motivi nessuna trascrizione può avere pretese di correttezza: il rossanese è un dialetto prettamente orale e per questo si trasforma continuamente nel tempo. È stato inserito l'accento tonico per facilitare la lettura dei lemmi. SI è deciso di non includere i lemmi molto simili al corrispettivo in italiano.

I caratteri a sfondo grigio in coda alle voci segnalano le indecisioni e/o le voci incomplete corredate da eventuali spiegazioni.

Dal menu è possibile accedere al riepilogo delle voci da chiarire. Se riuscite a sciogliere qualche dubbio o se ne scovate altre sentitevi liberi di segnalarlo via e-mail.

ABBREVIAZIONI: abbr.: abbreviazione; agg.: aggettivo; art.: articolo; avv.: avverbio; cong.: congiunzione; inter.: interiezione; lett.: letteralmente; loc.: locuzione; loc. avv.: locuzione avverbiale; p.p.: participio passato; prep.: preposizione; pron.: pronome; s.: sostantivo; v.: verbo.

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