The Weakest Goeth to the Wall - An Anonymous Elizabethan Play

first printed in 1600 and registered in the "Stationers' Register" on the 23rd October 1600

The Weakest Goeth to the Wall

di anonimo Elisabettiano: temi, tecniche e convenzioni

Tesi di Laurea di Maria Pietrogiovanna - Anno accademico 1990/1991

Relatrice: Chiar.ma Prof.ssa Anna Maria Busi

Università degli Studi di Milano - Facoltà di Lettere e Filosofia - Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne

Introduzione

The Weakest Goeth to the Wall è un dramma anonimo iscritto nello ‘Stationers' Register’ il 23 Ottobre del 1600 e stampato nello stesso anno in formato in quarto. Probabilmente, quest'opera teatrale, definibile romanzesca e nel contempo pseudostorica, godette di un discreto successo, in quanto venne di nuovo pubblicata, sempre in quarto, nel 1618. Bisogna, tuttavia, attendere fino alla metà dell'Ottocento prima di ritrovare una nuova edizione di questo testo. Durante il secolo XX, al contrario, The Weakest Goeth to the Wall è stato pubblicato per ben quattro volte e, finalmente, ha visto nascere tra gli studiosi un interesse critico nei suoi confronti.

È, comunque, doveroso aggiungere che gli studi specifici dedicati a questo dramma rappresentano un numero veramente esiguo, mentre la maggior parte degli apporti critici si limita ad affermazioni singole, spesso prive di elementi che ne comprovino la validità.

Tra i contributi principali è da annoverare lo studio dell'americana Jill L. Levenson, a cui, inoltre, si  deve  l'unica  edizione  critica  del  testo  in questione. Merito della studiosa è quello di aver analizzato numerosi aspetti di The Weakest Goeth to the Wall, muovendo dalle opinioni espresse dai critici precedenti per giungere a conclusioni proprie.

Prendendo visione dei vari testi critici, si è rilevato che ciò che più ha preoccupato i letterati è stata la mancanza di indizi per quanto riguarda la paternità dell'opera. Nonostante gli sforzi profusi, infatti, attualmente si può solo ipotizzare che alcune parti di The Weakest Goeth to the Wall siano state composte dalla mano esperta di Thomas Dekker. Per le restanti scene, si può, invece, affermare che ogni ipotesi  avanzata  non  può  essere  né  scartata  né accettata in modo assoluto, anche perché è quasi impossibile determinare con certezza quale sia la data esatta di composizione del testo.

Evidente, al contrario, è la derivazione dei quattro intrecci individuabili nel dramma da una novella di Barnaby  Rich,  ed  esattamente da “Sappho Duke of Mantona” pubblicata nel 1581 all'interno della raccolta Rich's Farewell to Military Profession. Non di meno, esistono palesi dissimilarità tra The Weakest Goeth to the Wall e la sua fonte. Si è dunque attuato, nel secondo capitolo del presente studio, un raffronto tra i due testi alla ricerca dei motivi che, con molta probabilità, hanno spinto il drammaturgo ad operare varie modifiche e ad utilizzare una cornice pseudostorica completamente differente.

Le ragioni individuate si sono rivelate di natura sia drammatica, sia politica ed ideologica. Soprattutto, si è potuto constatare come l'autore abbia tentato di creare un'ambientazione geografica e storica ricca di allusioni al mondo contemporaneo e, nel contempo, abbia inserito numerosi spunti comici. 

Sulla base di queste premesse, si è potuto intuire come il drammaturgo, impiegando temi, tecniche e convenzioni tipiche del periodo, abbia creato un'opera con una struttura ben salda ed in grado di soddisfare le peculiari richieste del pubblico elisabettiano. Questo, in effetti, si recava a teatro soprattutto per assistere a rappresentazioni divertenti e per vedere trattati problemi ed avvenimenti di pubblico interesse.

Analizzando separatamente alcuni aspetti di The Weakest Goeth to the Wall, si è ottenuto una conferma della precedente impressione. Nel terzo capitolo, si è tentato, in effetti, di considerare il dramma sotto diversi punti di vista, cercando di sottolineare, per quanto possibile, l'abilità compositiva dell'autore e, contemporaneamente, gli elementi popolari presenti nell'opera.

Se la maestria del drammaturgo è risultata evidente esaminando in particolar modo le divertenti scene comiche e la complessa ma ben legata struttura di The Weakest Goeth to the Wall, gli innumerevoli tratti popolareschi si sono ritrovati ovunque, sia nell'impianto generale dei quattro intrecci sia nei minimi dettagli.

Si è notato, per esempio, che l'autore, attraverso l'accostamento di avventure romantiche e romanzesche e di episodi pseudostorici, mentre da un lato da modo agli  spettatori  di  dimenticare  la  realtà  e  di alimentare  le  proprie  speranze  in  un  futuro migliore, dall'altro canto sembra ricordar loro l'incerta situazione dinastica del tempo e le rivalità esistenti tra i vari paesi europei. Ancora, si è visto come le scene comiche, ricche di umorismo popolare e di sentimenti patriottici, siano pure le parti che più abbondano di richiami alla società ed ai problemi del periodo. Si è potuto, altresì, appurare come il dramma, a partire dal titolo stesso, presenti differenti insegnamenti che spaziano dalla storia alla politica, dalla religione al mondo sociale.

Considerando tutto ciò, si può concludere dicendo che la seguente trattazione, dopo aver analizzato alcuni punti controversi, riguardanti il testo, la data di composizione e la paternità di The Weakest Goeth to the Wall, si è proposta come obiettivo principale di dimostrare come il dramma sia stato composto impiegando espedienti e convenzioni teatrali caratteristici del periodo e, soprattutto, tenendo presente le esigenze del pubblico a cui era rivolto.