The Weakest Goeth to the Wall - An Anonymous Elizabethan Play

first printed in 1600 and registered in the "Stationers' Register" on the 23rd October 1600

The Weakest Goeth to the Wall

di anonimo Elisabettiano: temi, tecniche e convenzioni

Tesi di Laurea di Maria Pietrogiovanna - Anno accademico 1990/1991

Relatrice: Chiar.ma Prof.ssa Anna Maria Busi

Università degli Studi di Milano - Facoltà di Lettere e Filosofia - Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne

Capitolo 1 - Il testo, la data, l'«autorship»

1.2. La data

I tentativi di determinare l'anno di composizione di The Weakest Goeth to the Wall non sono mai riusciti ad individuare una data che, con certezza, possa rappresentare la soluzione definitiva, e forse mai si giungerà a tale risultato. Difatti, pochi sono gli elementi di aiuto in questa ricerca. Indiscutibili sono solo i limiti cronologici entro i quali il dramma deve essere stato redatto, e precisamente il 1581, anno di pubblicazione della novella di Barnaby Rich indicata come fonte del testo teatrale ([1]), e il 1600, quando questo fu stampato. Ogni proposta temporale, compresa tra  il  1581  e  il  1600,  potrebbe essere valida, in quanto The Weakest Goeth to the Wall non viene citato in altre opere letterarie negli ultimi due decenni del Cinquecento ([2]), né si ricollega apertamente ad eventi o drammi contemporanei e neppure potrebbe essere posto in relazione con i titoli delle rappresentazioni teatrali anteriori al 1600 andate perse ed elencate da Henslowe  ([3]).  Nonostante  questa  mancanza  di  indizi, gli studiosi non si sono astenuti dall'avanzare ipotesi sulla possibile data di composizione di The Weakest Goeth to the Wall, spaziando tra il 1581 e il 1600.

Alla base delle varie soluzioni proposte si trovano diversi elementi: il riferimento della scritta del frontespizio alla compagnia teatrale che recitò il dramma; presunte allusioni agli eventi politici del periodo; la collocazione dell'opera nell'ambito dell'attività letteraria dell'ipotetico autore; oppure ancora semplici supposizioni personali ([4]).

La tesi più interessante e più fondata sembra essere quella sostenuta dalla Levenson, la quale, unendo e fondendo i metodi dei suoi predecessori, afferma che The Weakest Goeth to the Wall è stato composto tra il 1595 e il 1600, e probabilmente nel 1597 o nel 1598.

In primo luogo, la studiosa giunge a questa conclusione, in quanto è sicura che il riferimento del primo e del secondo in quarto agli attori al servizio del Conte di Oxford vuole indicare la compagnia di adulti presente all'inizio del XVII secolo a Londra ([5]), dove, ella suppone, già si fosse stabilita durante gli ultimi anni del secolo precedente.

Considerando, inoltre, probabile la partecipazione di Dekker alla stesura del dramma ([6]), e tenendo conto che la produzione teatrale di tale autore divenne proficua a partire dal 1598, la scelta di una data compresa tra il 1598 e il 1600 si rende inevitabile ([7]).

La Levenson, oltre a ciò, fa propria l'asserzione di Robert Boies Sharpe secondo cui per gli artisti elisabettiani era impossibile, nonostante i divieti della censura, non occuparsi del problema della successione, specialmente di fronte ad una regina ormai anziana ed alle lotte sempre più aspre tra le varie fazioni che tentavano di ottenere i favori della sovrana. Inoltre, i drammaturghi ben sapevano che il pubblico, da cui dipendeva la sopravvivenza del mondo teatrale, era più propenso a spendere i propri soldi per rappresentazioni che trattassero problemi di attualità e di pubblico interesse. Sharpe sostiene, quindi, che The Weakest Goeth to the Wall, come altre opere della fine del Cinquecento, poiché‚ tratta di governanti, non può che essere collegato alla situazione dinastica del periodo ([8]).

Da ciò la studiosa americana trae spunto per alcune considerazioni. Ella nota l'esistenza di una somiglianza tra i due duchi del dramma e le figure storiche di Cecil ed Essex, capi dei due opposti partiti desiderosi  di  ottenere  il  favore  di  Elisabetta  I e sostenitori ognuno di un diverso successore reale. Questa analogia, prosegue la Levenson, si estende anche alle loro vicende, poiché‚ la tregua tra i due nobili antagonisti, subito violata da uno dei due, sembrerebbe ricordare le lotte tra Cecil ed Essex, fattesi più violente a partire dal 1594 ed ufficialmente, ma non realmente, terminate con la tregua del 1597, che durò solo fino alla metà del 1598. Il dramma, perciò, potrebbe essere stato redatto o durante la tregua in previsione di una sua violazione imminente oppure subito dopo la sua rottura, e quindi nel 1597 o nel 1598.

La studiosa americana nota pure che i riferimenti al valore del denaro ed ai salari possono bene adattarsi al periodo da lei prescelto; così come la continua preoccupazione, espressa nel testo, nei confronti della povertà potrebbe alludere alle ricorrenti carestie occorse tra il 1594 e il 1597.

Tenendo quindi presenti tutti questi fattori, sia documentati sia intuiti, la Levenson giunge alla conclusione di cui si è detto per quanto riguarda la datazione dell'opera ([9]).

Note a piè di pagina

([1]) “Sappho Duke of Mantona” in Barnaby Rich, Rich's Farewell to Military Profession. 1581., ed. Thomas Mabry Cranfill, Austin, University of Texas Press, 1959. Cfr.  cap. 2.

 

([2]) Un  eco  del  termine  pronunciato  da  Yacob van Smelt ‘lustick’ (The Weakest Goeth to the Wall, ed. W. W. Greg, “Malone Society Reprints”, London, 1912, vv. 943-946) sarebbe da ravvisare nella frase  pronunciata

 

da Lafew ‘Lustick! As the Dutchman says’ nella commedia shakespeariana All's Well That Ends Well (ed. G. K. Hunter,  London,  Methuen  &  Co.,  1959, II.iii.4). A favore di questa ipotesi si schierano Robert Kimbrough (Shakespeare's ‘Troilus and Cressida’ and its setting, Cambridge Massachusetts, Harvard University Press, 1964, p. 16), Geoffrey Bullough (Narrative and Dramatic Sources of Shakespeare, New York, Columbia University Press, 1958, vol. 2, p. 375) e E. K. Chambers (William Shakespeare, Oxford, At the Clarendon Press, 1930, vol. I, p. 450). Decisamente contrario è G. K. Hunter (op. cit., p. xxii), il quale sostiene che il vocabolo ‘lustick’ era, nel periodo elisabettiano, un'espressione tipica attribuita al popolo fiammingo e che, quindi, ‘Dutchman’ potrebbe essere un riferimento generico. Purtroppo questa possibile allusione shakesperiana a The Weakest Goeth to the Wall non può apportare nessun valido contributo nell'ambito della presente discussione, poiché‚ All's Well That Ends Well fu composto successivamente al 1600.

 

([3]) Cfr. Jill L. Levenson, op. cit., p. 37.

  

([4]) Frederick  G.  Fleay  in  A  Biographical Chronicle of the English Drama, 1559-1642. (London, Reeves and Turner, 1891, vol. II, p. 114) propone il 1584, seguito da John T. Murray (op. cit., vol. II, p. 345, nota 2), mentre  Arthur  Acheson  in  Shakespeare,  Chapman, and “Sir  Thomas  More” (Paris,  1926  cit.  in F. L. Lucas, The Complete Works of John Webster, London, Chatto and Windus, 1927, vol. II, p. 245) suggerisce il 1581. E. B.  Everitt  in  Six  Early  Plays  Related  to  the Shakespeare Canon (E. B. Everitt - R. L. Armstrong, “Anglistica, vol. XIV, Copenhagen, Rosenkilde and Bagger, 1965, p. 61) preferisce una data tra il 1586 e il  1587.  Si  schierano,  invece,  a favore degli anni 1599-1600 Alfred Harbage (rev. S. Schoenbaum, Annals of English Drama 975-1700, London, Methuen & Co., 1964, pp. 78-79), M. T. Jones-Davies (Une Peintre de la Vie Londonienne: Thomas Dekker, Paris, Librairie Marcel Didier, 1958, vol. I, p. 141), e Mary Crapo Hyde (Playwriting for Elizabethans. 1600-1605, New York, Columbia University Press, 1949, p. 41). Convinti che The Weakest Goeth to the Wall non sia stato scritto molto prima della sua pubblicazione sono E. K. Chambers (William Shakespeare, Oxford, At the Clarendon Press, 1930, vol. I, pp. 450-451), W. W. Greg (The Weakest Goeth to the Wall, ed. W. W. Greg, London, “Malone Society Reprints”, 1912, “Introduction”, p. vi) e Geoffrey  Bullough  (op.  cit.,  p.  375).  Inclini  a proporre una data di composizione tarda, più vicina al 1600 che al 1580, sono pure A. W. Ward e A. R. Waller (The Cambridge History of English Literature, ed. A. W. Ward and A. R. Waller, Cambridge, At the University Press, 1910, vol. V, p. 316).

  

([5]) Le vicende della compagnia del Conte di Oxford sono alquanto incerte, poiché‚ costui sovvenzionò sia degli attori adulti sia un gruppo di ragazzi, e le scarse registrazioni riguardanti le loro vicende hanno spesso tratto in inganno gli studiosi. Esistente sin dal 1492, la compagnia scomparve verosimilmente nel 1563, a causa della giovanissima età dell'allora Conte di Oxford, Edward de Vere, il quale, essendo appassionato di teatro, la ricreò, con molta probabilità, nel 1580. La sua esistenza è segnalata, con vari documenti, fino al 1590; essa poi scompare nel nulla fino al 1602, quando ne viene comprovata la presenza a Londra ed esattamente alla Boar's Head Inn. Qui, la compagnia di Oxford già recitava da un periodo purtroppo imprecisato assieme agli attori al servizio del Conte di Worcester. In seguito, non vi furono altre menzioni di questo gruppo teatrale (vedi E. K. Chambers, The Elizabethan Stage, Oxford, At the University Press, 1923, vol. II, p. 99 e vol. IV, pp. 334-335; John Tuckler Murray, English Dramatic Companies. 1558-1642, London, Constable and Company Limited, 1910, vol. I, pp. 62-63 e vol. II, pp. 344-347).

Murray  sostiene  che,  tra  il  1580  e  il 1584, gli attori erano dei ragazzi e che tra il 1584 e il 1587 vi fu un periodo di transizione e cambiamento che sfociò nella costituzione di una compagnia di adulti (Cfr. John  T.  Murray, op. cit., p. 347, nota 1).

Alfred Harbage, invece, afferma che l'attività dei ragazzi si può collocare all'incirca tra il 1583 ed il 1584, mentre gli adulti sono presenti per tutto il periodo che si estende dal 1580 al 1602 (Cfr. Alfred Harbage, op. cit., pp. 299-300). Un'altra  posizione è sostenuta da Chambers, il quale asserisce che probabilmente  il  Conte  di  Oxford,  a  partire  dal dicembre del 1584, dovette rinunciare a sovvenzionare una delle sue due compagnie e, in particolare, quella formata dai ragazzi (Cfr. E. K. Chambers, op. cit., p. 101) Jill Levenson ritiene che la compagnia di ragazzi sia stata attiva tra il 1580 e il 1584, mentre quella composta da adulti deve aver calcato le scene tra il 1580 e il 1590 e sicuramente nel 1602 (Cfr. Jill L. Levenson, op. cit., p. 11, nota 27).

 

([6]) Vedi nello stesso capitolo il terzo paragrafo, pp. 30-33.

 

([7] Cfr. Jill L. Levenson, op. cit., pp. 37-38.

 

([8]) Cfr. Robert Boies Sharpe, The Real War of the Theaters. Shakespeare's Fellows in Rivalry with the Admiral's Men, 1594-1603., Boston, London, Heath, Oxford At the University Press, 1935, p. 235.

 

([9]) Cfr. Jill L. Levenson, op. cit., pp. 38-40.