di Alice Maestroni
Quello di teatro è un corso che la nostra scuola offre da molti anni. Il progetto è organizzato dalla Prof.ssa Albanese, in collaborazione con altri docenti dell’istituto, ed è tenuto da insegnanti ed allievi della scuola di teatro Lab56 di Milano.
Mi sono iscritta per la prima volta al laboratorio teatrale tre anni fa, quando ero in seconda. Ho aderito al progetto un po’ per scherzo, un po’ per sperimentare qualcosa di nuovo, e sono rimasta letteralmente a bocca aperta.
Teatro è stato scoprire caratteristiche della nostra personalità che non sapevamo di tenere nascoste ed imparare ad esprimerle ... anzi, a valorizzarci proprio tramite quelle.
Teatro è stato conoscere persone nuove (sia interne alla scuola che esterne) con cui condividere non solo momenti, ma anche ricordi.
Teatro è stato ridere, piangere, arrabbiarsi, provare una gamma infinita di emozioni sia sul palco che dietro le quinte.
Teatro è stato trovare una passione che non pensavo di avere e vederla crescere in un bellissimo percorso insieme ad altri ragazzi come me.
E’ stata indubbiamente una delle esperienze più belle che la scuola ci abbia mai offerto dal punto di vista formativo, perché oltre all’ “intrattenimento” ci ha consentito di costruire un rapporto intenso con gli altri studenti.
Nei vari anni in cui ho partecipato a questo corso sono cambiate tantissime cose. Tre anni fa, al termine delle lezioni, siamo riusciti a mettere in scena sul palco del teatro di Rho uno spettacolo completo incentrato sulle commedie di Goldoni, ed è stato magnifico. L’anno successivo, invece, il laboratorio teatrale è stato improvvisamente interrotto a causa della pandemia; limitati dal covid, abbiamo potuto soltanto produrre un video recitando a distanza, ognuno da casa propria: è stato molto complicato da realizzare (ecco il link, per chi volesse dare una sbirciatina: Progetto A.R.T. - Laboratorio teatrale IT Mattei). Quest’anno siamo finalmente tornati alla normalità e stiamo frequentando il corso in presenza: se tutto va bene, a fine anno allestiremo di nuovo uno spettacolo dal vivo… Ma non voglio anticiparvi altro!
Ribadisco solo che il teatro mi ha dato tanto e mi sento felice all’idea di potervi tramettere, attraverso la rappresentazione finale di maggio, tutto ciò che mi ha fatto provare. Aspetto con ansia il momento in cui potrò mostrare a tutti, nonostante la maschera che indosserò (quella del mio personaggio), tutto ciò che ho appreso e che è diventato parte di me.
Nell' immagine che vedete qui sopra stavamo eseguendo un esercizio all’inizio del corso: alcuni di noi dovevano camminare occupando lo spazio, per essere poi improvvisamente fermati da qualcuno e rimanere immobili; a questo punto la persona che aveva fermato la camminata del gruppo interveniva modificando le singole posizioni, in modo tale da rappresentare una scena ideale che aveva in mente; una volta fatto ciò, gli altri dovevano provare ad indovinare la scena appena ricreata.