In occasione della Giornata della Memoria, abbiamo letto e commentato in classe la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”. Attraverso frasi asciutte e parole sferzanti, l’autore ci ha fatto riflettere sulla condizione dei deportati nei campi di sterminio e sul tentativo, da parte dei loro aguzzini, di privarli della dignità umana. Levi ha voluto testimoniare la propria drammatica esperienza affinché gli uomini non si dimentichino di ciò che è accaduto e non ripetano gli stessi errori.
I suoi toni duri di condanna ci hanno colpito profondamente.
Cercando di rispettare la struttura del testo di partenza, abbiamo composto una nuova poesia con lo stesso titolo, ma riferita ai nazisti responsabili dello sterminio di milioni di persone: SONO UOMINI?
Ecco il frutto del nostro lavoro.
SE QUESTO E’ UN UOMO
Voi a cui è stato rivelato tutto ciò che è accaduto
Voi che oggi conoscete l’orrore dei campi di sterminio
Voi a cui è stata svelata la crudeltà nazista
Voi la cui vita non è minacciata da alcun pericolo:
Considerate se questo è un uomo,
Che obbliga a lavorare duramente nel fango
Con il caldo afoso e con il freddo gelido
Che toglie la pace
Che impedisce la sopravvivenza ai suoi simili
Che sopprime esseri umani solo per obbedire agli ordini di un dittatore
Che toglie al prossimo la dignità e la forza di ricordare
Che ha come obiettivo finale lo sterminio.
Considerate se questa è una donna,
Che guarda con disprezzo gli occhi vuoti delle vittime
Che maltratta, insulta, priva di ogni diritto
Che separa i figli dalle madri
Che semina paura e odio
Che non manifesta emozioni quando fa del male
Senza alcun rimorso, sentimento o senso di colpa
Senza pietà né compassione
Con un nome, ma senza umanità.
Meditate che questo è realmente accaduto:
non dimenticatelo mai!
Milioni di persone sono state uccise ingiustamente.
Non fatevi offuscare dal buio dell’indifferenza,
ma siate la luce della memoria,
per evitare che possa succedere di nuovo.
Vi comando queste parole
Per ricordarle in ogni dove
E trasmetterle di generazione in generazione,
O rimarrete soli
I vostri amici vi abbandoneranno al vostro destino
Perderete tutto ciò che avete di più caro
I vostri figli si vergogneranno di voi.
Se non ricorderete,
ve ne pentirete amaramente
E le prossime vittime potreste essere voi.
[I ragazzi della IBse]