RUGGERO LENCI

Nella scultura che può essere realizzata per fusione, per modellazione, per taglio la cosa di principale importanza non è tanto la tecnica che si decide di utilizzare ma quello che si vuole esprimere, dare un messaggio o un pensiero soggettivo.
Il processo realizzativo delle opere di Lenci è prima una fase di modellazione, come si può ammirare nella sua prima creazione, ovvero una maschera di cartapesta creata all’età di soli dieci anni, poi decide di agire nel progetto con dei tagli, riprendendo un discorso che si lega alla materia dell’architettura.
Attraverso uno studio sul volume plasma prima la forma poi come se la matita fosse una lama divide le parti, il taglio inteso come se fosse una sezione, cercando di lavorare su due assi e far uscire tutte le parti interne del solido.
L’architetto spiega che le opere possono dal luogo a dei primordiali progetti architettonici, definiti Morfemi.
Potremmo affermare che le sculture di Lenci sono delle architetture iniziali, come se fossero delle intenzioni senza vincoli.
Bisognerebbe analizzare l’aspetto tipologico e frattale di queste opere e come ogni volume interagisce con lo spazio.
Dato la non funzionalità pratica delle sculture, come afferma anche l’artista, esse debbono essere intese come funzionali solo per lo spazio e quindi creazioni date da dei sfoghi, tutto questo nasce dalla volontà di creare un qualcosa che esca dal sistema dell’architettura ma che abbia una correlazione con essa.


Sculture - Ruggero Lenci