MARIO MERZ
IGLOO

Gli igloo di Mario Merz rappresentano l’abitazione non tanto come architettura ma come necessità di ripararsi. Questi sono realizzati con tecniche e materiali poveri, infatti, la sua arte è più spesso definita Arte Povera, poiché essa riproduce i processi di trasformazione della natura e della vita umana. Riconducibili alle abitazioni primitive che potevano essere realizzate, non solo di ghiaccio, ma nella maggior parte dei casi con lunghi rami e con foglie. Gli igloo diventano per l’artista l’archetipo dei luoghi abitati e il significato delle diverse relazioni tra interno ed esterno, tra spazio fisico e spazio concettuale, tra individualità e collettività.

Tutti gli elementi che compongono gli igloo sono legati al lavoro umano: dalla terra alla fabbrica. La forma delle varie opere è sempre la stessa ma ogni igloo è unico grazie alla moltitudine di materiali che vengono utilizzati cambiando anche la nostra percezione, per esempio un igloo totalmente fatto di pietra dove l’interno è nascosto al nostro occhio ci potrebbe sembrare totalmente diverso da un igloo fatto di vetro che è totalmente permeabile alla nostra vista, nonostante questo il significato che c’è alla base è sempre lo stesso, quello di creare un luogo di riparo pur mantenendo un interazione tra esterno ed interno. 

Parola chiave: CONTRASTO

Quello che abbiamo voluto fare è mettere in relazione un tipo di opera che rappresenta la primordialità con una delle architetture moderne con la stessa forma. Potremmo dire che l’opera di Merz sembra la cupola di vetro del Palazzo del Reichstag dopo un’apocalisse, quasi a voler vedere un prima e un dopo, uno stato attuale perfetto e uno stato di degradamento, uno sguardo critico e negativo sul futuro. 


Igloo - Mario Merz - 

Collage interpretativo:
Igloo - Mario Merz
Cupola del Reichstag - Norman Foster - Berlino - 1999