GIOVANNA DE SANCTIS RICCIARDONE
OFELIA

L’opera si compone di tre monoliti neri disposti verticalmente. La particolarità sta nella loro forma, in quanto presentano una base non regolare in favore di una quasi totalmente erosa che contrasta con le superfici prevalentemente regolari e levigate delle altre facce del monolite. A causa di questa irregolarità, i monoliti, non sono perfettamente verticali ma tendono ad inclinarsi leggermente come se fossero in una condizione di equilibrio precario. Quello che percepiamo dalla scultura è la capacità dei monoliti di rimanere “in piedi” nonostante la loro base compromessa. 

Parola chiave: MACERIA

Abbiamo voluto paragonare quest’opera d’arte con la devastazione di una città a seguito dell’esplosione di una bomba nucleare. Nella nostra immaginazione i monoliti, nonostante la distruzione, mantengono la loro posizione come a voler significare l’impossibilità di compromettere la stabilità di una città o una nazione dopo un evento catastrofico. 


Ofelia - Giovanna De Sanctis Ricciardone

Collage interpretativo:
Ofelia - Giovanna De Sanctis Ricciardone
Hiroshima