GREENTECH -  TRAM
TRASFORMAZIONE DELLA TT LINE IN UN’INFRASTRUTTURA VERDE E TECNOLOGICA

Siamo nel 2023 e a Roma i tram ancora corrono su distese di asfalto, al contrario di altre città Europee tra cui Rotterdam, Amsterdam, Parigi, Lione, Marsiglia, Zurigo, Francoforte sul Meno, Monaco di Baviera, Milano e molte altre in cui l’asfalto del sedime tranviario è sostituito da un manto erboso. Questa soluzione offre diversi vantaggi tra cui una migliore permeabilità del terreno, la riduzione delle cosiddette isole di calore urbane e la possibilità di creare delle infrastrutture in grado di integrarsi con il contesto naturale.
In un’ottica di ripensamento della linea tranviaria 2 di Roma è necessario prevedere la sostituzione dell’asfalto con un tappeto verde lungo quei tratti in cui l’infrastruttura attraversa della aree caratterizzate da elementi naturali tra cui i giardini di Viale Tiziano e Via Flaminia, Piazzale Cardinale Consalvi e Viale Pinturicchio e, nella migliore delle ipotesi, estendere questa modifica all’intera linea. Un’alternativa al manto erboso è quella di adottare delle pavimentazioni realizzate con calcestruzzi drenanti.

Dal punto di vista tecnologico è sicuramente utile introdurre il sistema di precedenza semaforica rispetto al traffico automobilistico e regolarlo in modo tale che una vettura “incontri” il semaforo rosso nel momento in cui si trova in prossimità di una fermata, così facendo si possono migliorare i tempi di percorrenza lungo l’intera linea; tale sistema è già largamente diffuso in altre città e quindi di facile implementazione anche nella linea tranviaria romana.
Al giorno d’oggi si parla di autovetture e metropolitane a guida autonoma quindi, utopisticamente parlando, perché non implementare questa tecnologia anche nell’infrastruttura tranviaria? Un primo test di tram a guida autonoma è stato eseguito a Firenze. Si potrebbero implementare dei sensori che, lavorando in relazione con quelli che gestiscono la priorità semaforica, possono regolare autonomamente la velocità del tram che dovrà essere dotato anche di sensori di riconoscimento di veicoli, pedoni e ostacoli di vario tipo (attualmente presenti sulle automobili di nuova concezione) al fine di evitare incidenti di qualunque tipo. L’inserimento di sensori di ultima generazione nelle vetture permette inoltre di migliorare l’integrazione con le app della mobilità fornendo dati più precisi sulla posizione del tram e di conseguenza sui tempi di attesa.

Un’ultima semplice proposta che unisce le prime due è quella di realizzare delle nuove pensiline dotate di coperture verdi il cui compito è duplice: dal punto di vista della sostenibilità offrono la possibilità di ricavare ulteriori superfici drenanti e al tempo stesso proteggono gli utenti dalla pioggia; dal punto di vista della tecnologia, si possono integrare dei grandi display informativi sui tempi di attesa della linea in questione e di altre linee del trasporto pubblico  cittadino.

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Tram su prato

Test tram a guida autonoma - Firenze

Pensiline verdi