Fuori la Notizia

La prospettiva dello studente

- Prima settimana-

- AFFARI DI GOLA -

Mojito all'arancia

La classe 4b con il Prof. Casali ha lavorato a questa ricetta.

PERCHÉ MARTA HA SCELTO QUESTO DRINK:

Ho scelto questo drink perché la sua base è il mojito, un cocktail internazionale conosciuto da tutti.

Il nostro però non si ferma al classico mojito, ma è composto con qualcosa in più, qualcosa di innovativo creato interamente con le nostre mani e in questo caso si tratta dell’olio aromatizzato all’arancia e basilico.

In poche parole ho scelto di presentare questo cocktail perché partendo da un classico compito ci ha permesso di fantasticare, condividere idee, sperimentare, metterci alla prova e arrivare a creare un cocktail tutto nostro.


QUANDO GUSTARLO?

È un cocktail che risulta molto rinfrescante e ha una proprietà digestiva ed è proprio per quest’ultimo motivo che viene catalogato nei cocktail after dinner.

Dato l’utilizzo del basilico, in primavera, e dell’arancia, in inverno, è consigliabile gustarlo proprio tra quelle due stagioni.


È UNA RICETTA FACILE?

Nella preparazione risulta molto semplice, super veloce e con davvero pochi ingredienti. Ti basterà seguire pochi passaggi per realizzarlo nel miglior modo possibile. È davvero un cocktail alla portata di tutti.

Marta Cavagnoli 4b

I Pancake

La classe 4b con il Prof. Casali ha lavorato a questa ricetta.

PERCHÉ GAIA HA SCELTO QUESTA RICETTA:

Ho scelto questa ricetta perché rappresentava una maniera diversa dal solito per poter gustare una colazione. Può essere un vero e proprio mix tra dolce e salato in base a come si condiscono i pancake e, creando abbinamenti strani e insoliti, dà spazio alla tua immaginazione.


QUANDO GUSTARLA?

Si possono gustare quando uno meglio crede. Vengono solitamente consumati durante la colazione, ma si può optare anche per un brunch, un’unione tra la colazione e il pranzo, che avviane nella tarda mattinata. In questo caso le porzioni saranno un po' più abbondanti per riuscire a saziarci sia per la colazione che per il pranzo.


È UNA RICETTA FACILE?

È un procedimento molto lungo da eseguire, con tanti passaggi e chiede molto tempo, ma i passaggi in sé sono molto semplici.

Gaia Regantini 4b

Ingredienti:

per il Mojito:

  • ¾ oz olio arancia e basilico

  • ½ oz succo di lime

  • 1 ½ oz rum bianco

  • Fill up di seltz

  • Guarnizione: fetta d’arancia e lime

per i Pancake:

  • 2 uova

  • 125g farina 00

  • 6g lievito

  • 200g latte intero

  • 15g zucchero

  • 25g burro


Procedimento per il Mojito:

Inizio raffreddando il bicchiere.

Una volta freddo lo svuoto e verso l’olio all’arancia.

Con lo squeezer vado a spremere direttamente nel bicchiere mezza oncia di lime e successivamente verso il rum.

Riempio mezzo bicchiere di ghiaccio e miscelo il tutto aiutandomi con il barspoon,

Metto 7 o 8 fette di basilico (un suggerimento può essere schiacciare le foglie di basilico sulle mani prima di metterle nel bicchiere in modo tale che rilascino più aromi), miscelo nuovamente.

Aggiungo altro ghiaccio arrivando a riempire il bicchiere.

Per finire faccio un fill up di seltz.

Completo il mio cocktail con una fetta di arancia e lime.

A questo punto il mio drink è pronto per essere servito al cliente.

***

Procedimento per i Pancake:

Divido i tuorli dagli albumi in due bicchieri diversi.

Faccio sciogliere il burro in una padella.

Successivamente unisco in una ciotola i tuorli con lo zucchero, il burro fuso e a poco a poco il latte.

In un’altra ciotola vado a mischiare il lievito con la farina e subito dopo vado ad unirla con il resto dell’impasto aiutandomi con un setaccio.

Monto gli albumi e li aggiungo all’impasto, sciolgo delicatamente tutti i grumi stando attenta a non smontare gli albumi e lascio riposare il tutto per almeno mezz’ora.

Una volta riposato l’impasto sarà pronto lo cuocio, un mestolo alla volta in una padella e infine li servo su un piatto piano e lo decoro come meglio credo.

Marta Cavagnoli e Gaia Regantini 4b

- CONSIGLI DI LETTURA -

Come uccidono le brave ragazze

Uscita del libro: 26 gennaio 2021

Autore: Holly Jackson

Genere: giallo


E' il primo libro di una trilogia, diventato di tendenza nell’estate 2022 per la sua storia avvincente.

La trama parla di Pip (protagonista) che per un progetto scolastico decide di riaprire un vecchio caso riguardante la scomparsa e probabile omicidio di Andie Bell, la ragazza più popolare della scuola e del suicidio di Sal Singh.

Tutti, compresa la polizia, hanno incolpato Pip dell’omicidio di Andie, senza però delle prove concrete. Pip e il fratello di Sal, Ravi, grazie anche all’aiuto di internet e dei social media, sono sempre più sicuri del fatto che Sal non sia colpevole…

Una tematica trattata nel libro è il razzismo. Durante la storia è evidente che sia i giornalisti che la polizia hanno colpevolizzato senza prove concrete Sal, perché lui e la sua famiglia sono Indiani. Infatti anche dopo la sua morte la famiglia è stata letteralmente bullizzata ed è stata esclusa dalla cittadina. Sarà poi fatta giustizia grazie al lavoro della protagonista, ma solo alla fine del libro.

È un libro che ti coinvolge sin da subito, noi lo abbiamo scelto perché è molto scorrevole, pieno di colpi di scena che vi farà tenere gli occhi incollati fino alla fine!

NOVITÀ: il secondo volume “ Brave ragazze, cattivo sangue”, uscirà agli inizi di novembre. E' in programma anche un film tratto dal libro.

Sofia Labrach e Giuditta Lorenzi 4a

- THE SERIES-

Stranger Things

Stranger things è una serie tv ambientata nei primi anni '80 di genere fantascientifico a tratti horror, mirata ad un pubblico adolescenziale. Con attori protagonisti Millie Bobby Brown, Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp e Sadie Sink, il tutto ideato dai fratelli Duffer (Matt e Ross).

Questa serie ha riscontrato moltissimo successo fin da quando uscì nel 2016 portandola ad avere 4 stagioni (con la 5° in corso d’opera al momento), vincere numerosi premi e recensioni altissime.

Le tematiche trattate sono quelle del mondo adolescenziale, di modo che il pubblico più giovane possa sentirsi immerso completamente. Alcuni dei temi sono: il bullismo, la diversità, l'affrontare i propri traumi e anche problemi sentimentali.

Vari punti forti della serie sono sicuramente la colonna sonora (Kate Bush , i Metallica, Madonna e la intro diventata ormai popolare), gli effetti speciali che non risultano invadenti e ben fatti e spesso sono solo aggiunte per enfatizzare l'inquietudine di costumi e oggetti di scena.

Gli ambienti visti nella serie sono pochi, fa eccezione la 4° stagione dove la serie si spinge fino in Russia. In genere i protagonisti non sono mai andati oltre, se non per pochi episodi, alla cittadina di Hawkins, (dove si svolgono tutte le vicende e abitano i protagonisti).

La serie spinge molto sull'effetto "nostalgia" inserendo le sale giochi, i primi centri commerciali, le prime musicassette e ogni cosa urla "anni 80".

Non ci sono solo punti positivi però, per esempio la maggior parte della serie è ambientata di notte, probabilmente per coprire gli effetti speciali, ciò rende meno godibile la visione.

Anche la trama in qualche punto cala di qualità non sviluppando certi punti, lasciando molte domande (è stato confermato che risolveranno tutti i misteri nella 5° stagione ) . Inoltre ci sono troppi personaggi, quindi la trama deve per forza dividersi in sottotrame, il che rende complicato riuscire a seguire tutto e il finale è troppo frettoloso.

Dovremo aspettare non meno di 2 anni per la 5° stagione, che sarà la conclusiva.

La consiglio in quanto una delle migliori serie TV disponibili , non è troppo lunga, lascia un senso di suspense ogni fine puntata e i personaggi sono molto umani quindi spesso ci si può identificare.


Tommaso Strangio 3c

- A LEZIONE CON... -

Il prof. Carlini propone la Recensione Gastronomica

"Siete coraggiosi?" inizia così la lezione del Prof. Carlini.

Noi non capendo appieno, abbiamo detto "Si".

Ecco che il prof mette sul banco delle banane e qualcosa che inizialmente non capivamo cosa fosse e che poi si è rivelato essere del bacon cucinato alla griglia a cubetti (cucinato dal prof!).

Non capivamo cosa volesse proporci, ci racconta una storia sensazionale che pare essergli capitata e alla fine ci propone di assaggiare questo abbinamento curioso.

Inizialmente eravamo titubanti, ma gran parte della classe non si è privata di questo assaggio; altri invece hanno deciso di non provarlo.

Sicuramente non è l'abbinamento più buono che abbiamo mangiato nella nostra vita, ma nemmeno il peggiore. Era importante non partire prevenuti dicendo sono sicuro che non mi piacerà.

Secondo me chi non lo ha assaggiato ha sbagliato perché era una loro convinzione che non fosse buono e facendo così tante volte ci si priva di esperienze che si potrebbero rivelare davvero interessanti, a volte il pregiudizio va messo da parte e bisogna essere più coraggiosi.

Ci ha poi introdotto l'argomento che questa lezione strana voleva introdurre: la recensione gastronomica.

Ora, siamo tutti curiosi di scoprire come si svolgeranno le nuove lezioni sull'argomento, perchè sappiamo che il prof ci saprà stupire!

Valeria Moriggi 4a

- BUIO IN SALA -

La verità sui killer robot

Titolo: The Truth About Killer Robots

Anno: 2018

Genere: documentario

Regia: Maxim Pozdorovkin


Il documentario “la verità sui killer robot” tratta diverse storie riguardanti robot che hanno ucciso delle persone e quindi che hanno violato la prima legge della robotica. Attraverso le opinioni di esperti, analizza quanto i robot siano sempre più presenti nella nostra vita e quanto questo sia pericoloso.

  • La prima storia, successa nel 2015, riguarda un dipendete che lavorava in una catena di montaggio della Volkswagen, in Germania. Azionando il robot, è stato accidentalmente preso e pressato contro un muro di ferro, in modo così forte da rompergli la gabbia toracica.

  • La seconda storia mostra una Tesla con la guida automatica che non ha azionato automaticamente i freni quando un camion stava svoltando e quindi è andata a sbattere contro il rimorchio. L’autista di nome Joshua Brown è morto durante l’impatto.

  • Infine l’ultima storia racconta di un robot della polizia statunitense, usato come bombardiere per uccidere un ricercato cecchino.

Il problema giuridico che accomuna queste storie è che i robot, non essendo capaci di intendere e volere, non possono essere processati, invece se fosse stato un essere umano a uccidere, sarebbe stato molto probabilmente dichiarato colpevole.

Questo documentario parla anche delle “Tre leggi della robotica” di Isaac Asimov, che sono:

  1. Pima legge: Un robot non può recare danno agli esseri umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri umani ricevano danno.

  2. Seconda legge: Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che tali ordini non siano in conflitto con la Prima Legge.

  3. Terza legge: Un robot deve proteggere la propria esistenza purché tale protezione non sia in conflitto con la prima o la seconda legge.

Tali leggi sono molto importanti da seguire, altrimenti un robot non può essere definito tale ma un pericolo per l’umanità.

Alcuni lavoratori sono assai preoccupati del fatto che i robot si stanno evolvendo perché, essendo più efficienti e veloci, cominciano a sostituire gli operai delle industrie che rimangono senza lavoro.

Io consiglio di vedere questo documentario perché spiega in modo fluido e semplice i progressi delle ricerche sui robot e a me ha trasmesso molta sicurezza sul fatto che ora gli uomini si impegneranno di più per fare in modo che non ci siano più altre vittime. Credo che anche la musica di sottofondo trasmetta forte emozioni e sia giusta per l’argomento.

Alice Suardi 2a

La verità sui killer robot

Qui il documentario completo!

- L'ESPERIENZA-

Il Mercato della Terra

Il Mercato della Terra è una manifestazione dove è possibile acquistare prodotti di alta qualità, ma anche spazi per costruire comunità e creare uno scambio anche culturale. Sui banchi del mercato possiamo trovare diversi prodotti che sono freschi e stagionali, gli ambulanti vendono ciò che producono e possono garantire e raccontare in prima persona la qualità dei loro prodotti.

Negli ultimi anni noi studenti di ABF Treviglio abbiamo avuto l’occasione di conoscere meglio lo Slow Food abbiamo partecipato agli eventi come quello che si è svolto a Treviglio sabato 1 ottobre in Piazza Setti.

Ogni volta c’è sempre un ingrediente protagonista, l’obiettivo per noi è quello di ricreare una preparazione con quell'ingrediente. Ad esempio ad aprile 2022 a Calvenzano l’ingrediente principale erano gli asparagi e noi, con chef Sabadini, realizzammo un risotto agli asparagi.

Insieme a questo risotto c’era stato consigliato anche un vino da abbinare dall'azienda Pecis che partecipa ancora al mercato della terra e ogni volta ci consiglia un buon vino che valorizzi ciò che prepariamo.

Anche sabato 1 ottobre ci è stata data l’occasione di ritornare e l'ingrediente protagonista era l'uovo.

Abbiamo realizzato insieme allo Chef dei pasticcini: una base di crostatine su cui abbiamo messo la crema pasticcera fatta al momento con le uova prese dal bancone Avicola.

Abbiamo poi aggiunto anche della frutta fresca, come l’uva e le pesche e c'è stato consigliato nuovamente un vino dal banco Pecis.

Queste Esperienze ci hanno fatto scoprire abbinamenti che possono sembrare semplici, ma anche stravaganti.

È anche nata una riflessione su come si può utilizzare un ingrediente e scoprire che con poco si può realizzare qualsiasi cosa.

sito di riferimento: https://slowfoodbassabg.it/

Sokhna Diop e Valentina Santocono 4c

La nostra produzione di sabato 1 ottobre

Da sinistra: Sara, Valentina, Rossella e Sokhna

- CRONISTA PER CASO-

dal profilo Instagram de "I mondi di Carta", il piatto realizzato dai ragazzi di ABF Treviglio

La meravigliosa sala Pietro da Cemmo

Mondi di Carta parte 2, il Gran Gala

Mercoledì 5 ottobre si è tenuto il Gran Gala dei Mondi di carta.

È stato un evento fantastico in cui i compagni della classe 3cbis, con lo chef Sabadini, hanno aiutato nella preparazione di vari prodotti. Eravamo lì pronti a servire e aiutare tutti gli chef.

Il servizio è stato svolto nella sala Pietro da Cemmo una sala bellissima (nel museo civico di Crema) piena di affreschi: dall’Ultima Cena esposta sulla facciata dell’entrata alla Crocifissione di Cristo sulla facciata sopra il palcoscenico, dove lo chef Mainardi ha presentato la serata.

La sala era divisa in due da un tappeto dove le varie modelle sfilavano.

La cucina esterna nei chiostri di Sant’Agostino era un po' stretta e ognuno doveva trovare vari metodi per stendere i piatti, tra muretti a scatoloni. Il servizio è iniziato un po’ a rilento e quando la nostra classe ha finito di servire il nostro piatto ci siamo spostati, perchè le portare che ci seguivano erano già pronte; l’unico tempo che avevamo per prepararci al servizio di un piatto era la sfilata della modella.

Per noi studenti è stato fantastico, abbiamo lavorato insieme a chef che erano pronti e scattanti, sono stati molto gentili, ci hanno permesso di aiutare nella preparazione di molti dei loro piatti, i quali erano belli, ma soprattutto buoni.

È stata anche un'occasione per fare amicizia con studenti di altre scuole, abbiamo avuto anche la possibilità di fare una foto e anche chiedere l’autografo allo chef Mainardi, persona molto disponibile e gentilissima.

Dopo la serata eravamo tutti stanchi, quindi tutti a letto pronti per un nuovo giorno di scuola.

Emiliano Gnocchi 3Cbis

- PILLOLE DI SPORT-

Intervista a Lucrezia Mantegazza


Lucrezia è una studentessa universitaria, molto appassionata di Formula 1.

La sua passione la porta a seguire tutte le gare e a condividere sui social la sua opinione. Questo le ha dato modo di avere un discreto seguito di persone che condividono con lei l'adrenalina che scatena questo sport.

E' una mia amica e, siccome anche io sono molto appassionata di Formula 1, specialmente della Ferrari, ho pensato di farle qualche domanda.

Cosa ti ha fatto appassionare alla Formula 1?

L’adrenalina che sento mentre guardo le gare. Non c’è nessun altro sport che mi fa sentire in questo modo.

Mi ha fatta appassionare anche il rumore del motore, la prima volta che ho guardato una gara di Formula Uno c’era anche il motore V8! Il sound migliore del mondo.

Chi e come ti ha spinto ad appassionarti?

Devo la passione al mio papà. Quando ero piccolina la domenica guardava le gare sul divano della sala e lo sentivo sbraitare contro i piloti Ferrari quando non vincevano, mi faceva molto ridere! Non mi ha mai spinta ad avere la passione per la Formula Uno, quando ha visto che mi stavo appassionando mi ha solo ben accolta nell’altra metà del divano. Ciò che mi spinge invece è il mio sogno di poter lavorare in F1 un giorno.

Cosa c’è da migliorare secondo te?

Questa risposta sarà molto lunga! Il fronte media è la parte più critica, a parer mio. Ci viene fatto vedere molto poco, ma all’interno dei team stessi a volte la comunicazione non è delle migliori. Basti pensare che dopo il Gran Premio di Ungheria del 2022, le dichiarazioni dei piloti Ferrari (Charles Leclerc e Carlos Sainz) e del team principal Mattia Binotto erano fortemente in contrasto e io per prima non sapevo da che parte girarmi.

Il tetto budget dei piloti è un altro di quegli aspetti che potrebbe essere migliorato, si era proposto un limite allo stipendio dei piloti che però non è andato a buon fine. Ci sarebbero infiniti aspetti da migliorare, ma preferisco metterne in luce uno in particolare.

La F1 si professa contro la guerra e va a correre poi a Jeddha dove a poche miglia dal circuito è avvenuto un attacco missilistico, per non parlare di quando si dicono a favore di un mondo più green, ma il calendario è disseminato di tappe che vanno da una parte del mondo all’altra nel giro di una settimana o poco più. Teniamo conto quindi dell’inquinamento degli aerei che trasportano i piloti e dello staff, ma anche quelli che trasportano le monoposto e le componenti meccaniche. In poche parole andrebbe rivisto l’ordine delle tappe.

Le donne in F1? Cosa ne pensi?

Penso che siano delle atlete come tutte le altre, ma io le ammiro più di qualunque altra persona su questa Terra. Chi dice che il corpo di una donna non è portato per questo sport, si sbaglia di grosso. Semplicemente non hanno gli stessi strumenti di cui usufruiscono gli uomini. Non hanno un programma tale che permetta loro di competere con gli uomini. Hanno anche la loro categoria, la W Series, ma molte Academy stanno cominciando a reclutare anche piloti donna a cominciare da quelle della Ferrari con Laura Camps e Maya Weug per arrivare a Jamie Chadwich, ricordiamoci anche le sorelle AlQubaisi, Amna e Hamda. Confido che nel prossimo futuro qualcuna riesca a essere la nuova Lella Lombardi.

Vedendo i risultati di quest’anno, secondo te nel 2023 ci sarà una possibilità che la Ferrari vinca il campionato?

La Ferrari ha la macchina adatta. Il problema per la scuderia è chi la compone e chi la dirige. Si fanno faville il sabato con le qualifiche, quindi buonissima performance sul giro secco, ma quando arriva il giorno della gara sembra che la Scuderia entri in crisi. Il nemico della Ferrari non è Red Bull ma è sé stessa.

Secondo te ci sono delle tematiche di cui si parla troppo poco in F1?

La F1 è uno sport che lancia diversi messaggi a partire dal "Black lives matter" al "no war" fino ad arrivare a un mondo più verde o ancora alla salute mentale e all’odio sui social media. Ritengo che la F1 tratti le tematiche in maniera corretta ma che poi “non si applichi”.

Come spiegheresti la F1 ad una persona che non la conosce?

Domanda difficile! Venti piloti provenienti da tutto il mondo prendono parte a una competizione automobilistica di alto livello. Corrono venti persone per andare a conquistare il titolo mondiale che poi andrà solo a uno di loro. Le gare non sono mai un piattume, succede sempre qualcosa che non ti aspetti.

No, non corrono in cerchio ma su circuiti che in certi casi fanno venire la pelle d’oca. Sono ragazzi che non buttano via le opportunità, ma le sfruttano fino al massimo e certe volte osano anche troppo, mandando in rovina il loro lavoro. Se vogliamo buttarla sul lato sentimentale, per me la F1 è una sorta di seconda famiglia in cui ho trovato tifosi che nonostante le nazionalità diverse e tifo differente, si riuniscono per godersi lo sport che più amano. Ho trovato dove voglio essere davvero un domani.

Federica Rotini 4a

Foto dell'ultima volta che sono stata all'Autodromo di Monza