Fuori la Notizia

La prospettiva dello studente

- Quarta settimana-

- AFFARI DI GOLA -

IL CAFFè SHAKERATO

Il caffè shakerato è stato inventato da Antonio Quarta, ma la sua origine affonda le radici in tempi molto più antichi.

Il caffè con ghiaccio non ha bisogno di molte presentazioni, ha origini salentine, da lì ha conquistato l'Italia. Semplice e veloce. In questo modo si trova anche in Spagna.

 Per preparare un caffè shakerato bisogna disporre di una certa attrezzatura e ingredienti ovvero:

-Bar mat

-Shaker boston

-Ice box

-Ice scoop

-Strainer

-Squeezer

-Coppa martini

-Una tazzina di caffè lungo

-Ghiaccio

-Zucchero liquido

Procedimento:

-Riempire l’ice box di ghiaccio

-Riempire 3 quarti del tin con del ghiaccio, utilizzando l’ice scoop per scolare eventuale acqua dal ghiaccio;

-Preparare un caffè lungo;

-Mettere il ghiaccio nella coppa martini,

-Poggiare la coppa martini, il tin e il mezzo tin sul bar mat;

-Versare il caffè nel mezzo tin;

-Fare uno squeez di zucchero liquido con lo squeezer nel mezzo tin;

-Assemblare il tin e il mezzo tin;

-Shakerare per 15 secondi facendo un movimento circolare con le mani per far inglobare più aria possibile;

-Dividere i due pezzi con un colpo di palmo alla metà dello shaker;

-Mettere lo strainer sul tin;

-Svuotare la coppa martini;

-versare il caffè freddo;

-Servire.                          

Andrea Maffi 1B

- CONOSCIAMOCI MEGLIO -

INTERVISTA ALLA PROF. CASANOVA

La prof Casanova lavora anche presso il carcere Beccaria e abbiamo voluto farle qualche domanda in merito alla sua esperienza.


Com’è lavorare con ragazzi che dovrebbero essere a scuola tra i banchi e invece sono in carcere?

I detenuti dell’Istituto Penitenziario Beccaria sono adolescenti molto fragili che sono in carcere perché hanno commesso dei reati. Alcuni preferiscono continuare a studiare per non perdere l’opportunità di scolarizzazione, altri invece preferiscono partecipare ai laboratori di cucina, pasticceria o panificazione. Lavorare con loro è molto impegnativo, hanno bisogno di essere educati, compresi ma soprattutto ascoltati.


Com’è stata la sua prima esperienza con loro?

La prima esperienza con loro è stata di forte impatto, vedere questi ragazzi così giovani chiusi all’interno di una struttura, ai quali viene tolto tutto è molto triste.

All’inizio ho pianto molto e non nascondo di aver passato delle notti sveglia ma poi, a prevalere, è stata la voglia di fare qualcosa per loro.


Il carcere minorile è come quello normale,  per adulti?

Non ho esperienze diverse dal carcere minorile ma credo ci siano delle differenze.


Secondo lei, cosa spinge un adolescente a compiere un crimine che lo manda perfino in carcere?

Molto spesso questi ragazzi provengono da famiglie disagiate, con difficoltà economiche importanti che li spingono a commettere reati, più o meno gravi, per recuperare un po’ di soldi da dare alla famiglia; altri finiscono in carcere per spaccio di droghe, rapine ecc. o perché vivendo in zone malfamate finiscono in un “brutto giro”.


Quanto ci mettono i ragazzi e i genitori ad accettare il fatto che si è in carcere e che il proprio figlio è in carcere?

I detenuti non accettano il carcere facilmente, la reclusione spesso li porta alla depressione, sono arrabbiati col mondo e talvolta anche con i loro stessi genitori. La stessa depressione li porta spesso ad assumere terapie farmacologiche che, a lungo andare, diventano devastanti per un adolescente.

Per altri invece la detenzione è una forma di protezione, è paradossale ma l’idea che un giorno possano essere liberi li spaventa. Per un genitore non è mai facile accettare la detenzione del figlio.


Da quanto tempo lavora in carcere?

Sono al Beccaria da Ottobre 2022, ma per me non è un lavoro, è una missione!


Quale ruolo ha di preciso in carcere?

Ho lo stesso ruolo che svolgo in ABF, docente di cucina, pasticceria e in più panificazione.


Si è mai sentita a disagio tra i ragazzi?

Assolutamente no!

Lavorare con gli adolescenti, farli crescere professionalmente è sempre stato il mio obiettivo, nel caso dei ragazzi del Beccaria il mio obiettivo è quello di aiutarli ad uscire dalla detenzione e fare in modo che possano trovare lavoro.


Ci sono ragazzi che provengono da altri paesi del mondo?

Nella maggior parte dei casi si, ci sono ragazzi di diversa provenienza.


Quali metodi ha notato essere più funzionali per aiutare i suoi ragazzi?

Il metodo che funziona sempre quando si tratta di adolescenti è, più di ogni altra cosa, l’ascolto. I ragazzi sanno che possono fidarsi di me e che io mi fido di loro, insieme stiamo facendo un percorso costruttivo che li porterà sicuramente ad avere alla fine delle competenze.

Alice Suardi 2A, Aisha Issaka 1A

ELISA CIPOLLA

1. Perché hai scelto questa scuola?

Perché mi è sempre piaciuto preparare qualche dolce sia per la mia famiglia che per i miei amici.

2. Cosa fai nel tempo libero?

Nel tempo libero ascolto musica, leggo, mi piace fare fotografie e uscire con amici.

3. Qual'è la tua canzone preferita?

La mia canzone preferita "Abissale" di Tananai

4. Qual'é il tuo piatto preferito?

La pasta al ragù che fa mia nonna, è buonissima!

5. Se fossi un animale, quale saresti?

Una tartaruga da acqua perché mi piace l’estate, prendere il sole e nuotare

6. Cosa volevi fare da piccola?

Da piccola volevo diventare uno specialista delle profondità marine oppure avrei voluto molto fare la fiorista

7. Se potessi andare a cena con una celebrità, chi sarebbe?

Ultimo, perché è il mio cantante preferito

8. Se potessi esaudire 3 desideri quali sarebbero?

Diventare una pasticcera e aprire una mia pasticceria, visitare il mondo, vivere in serenità

9. Se dovessi trasferiti, dove andresti? E perché?

Per ora non mi trasferirei da nessuna parte, perché sto bene dove abito ora, ma sicuramente in futuro vorrei stare per un po’ di tempo a New York

10. Se potessi inventare il nome di un dolce come lo chiameresti?

Probabilmente sarebbe "Spring" che significa primavera, la mia stagione preferita, perché dopo molti giorni freddi e scuri finalmente torna il sole e le belle giornate soleggiate

Yassmine Batta 1A

- ACCADE A SCUOLA -

LE OLIMPIADI DI SALA BAR

Nei giorni di martedì 21 marzo e mercoledì 22 marzo all’ABF di Treviglio si è svolta la prima edizione delle olimpiadi di Sala e Bar, alla quale hanno partecipato le classi 1^ 3^ e 4^B.

Il prof. Andrea Casali ha svolto il ruolo di giudice e presentatore, pensando anche a quali discipline erano coinvolte nella gara: 

Le olimpiadi sono state vinte dalla classe di 4^B, il premio in palio erano delle spillette con il simbolo delle olimpiadi di sala e un buono di 10 euro per Amazon.

Per la prima prova bisognava realizzare 3 cappuccini one shot ovvero con una sola montata di latte, per la seconda bisognava realizzare 2 marocchini one shot. Per la terza prova invece bisognava invece sbucciare e tagliare una banana, una mela, un kiwi e un’arancia con il solo utilizzo delle posate facendo meno scarto possibile e inventare l’impiattamento più creativo possibile.  Nella  quarta prova bisognava fare un caffè shakerato cercando di creare più schiuma possibile, senza utilizzare lo zucchero liquido, il punteggio in questa disciplina veniva stabilito dalla somma dei centimetri di ogni shakerato di una squadra. La quinta disciplina o gara riguardava una mise en place nel minor tempo possibile, estraendo un menù utilizzato negli esami di terza dell’anno 2021/2022. In ultimo bisognava fare un percorso portando un vassoio con sopra una coppa martini piena d’acqua senza farla cadere e per completare il percorso era necessario camminare tra dei tavoli e passare sopra a delle sedie poggiando entrambi i piedi prima di scendere.

Andrea Maffi 1B

COMPLEANNI SPECIALI!

Nei giorni scorsi hanno festeggiato i loro compleanni Mbaye, Marco, Andrea e Cristina. inoltre mercoledì 22 è stato il compleanno del prof Rinaldi! Tanti auguri a tutti!!

Mbaye ha compiuto 18 anni, Cristina 19 e Marco 16!

Andrea ha compiuto 18 anni!

LE COLOMBE AL CIOCCOLATO DEL PROF. RUSSO

Il prof. Russo ha preparato con le sue classi delle incredibili colombe al cioccolato!

- BUIO IN SALA -

Everything Everywhere All at Once

Everything Everwhere All at Once, un film diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, è il film più premiato del 2023, con 7 premi oscar, di cui: Miglior film, Miglior attrice, Miglior attrice non protagonista, Miglior attore non protagonista, Miglior regista, Miglior sceneggiatura originale e Miglior montaggio.

La nostra storia comincia con Evelyn Quan Wong e Waymond Wang, genitori di Joy, i quali sono scappati dalla Cina, per evitare gli scontri familiari col padre di lei.   Per mantenere la famiglia, gli Wang gestiscono una lavanderia a gettoni, ma nel film possiamo vedere che, per colpa di alcuni debiti, la lavanderia gli verrà sottratta. Dalle tante fatiche della madre, il padre, dopo tanti anni, inizia a sentirsi trascurato, soprattutto dopo l’arrivo di Gong Gong (il nonno), decide di chiedere il divorzio con Evelyn.  Oltre a ciò, come viene detto nel film da Joy, lei e la madre non riescono a coesistere senza ferirsi a vicenda.  Durante un colloquio con l’agenzia delle entrate, un Waymond di un altro universo si metterà in contatto con Evelyn, per avvisarla dell’arrivo di Jobu Tupaki.  Un essere multidimensionale, in grado di modificare la realtà, in cerca di lei, ma Waymond la tranquillizza comunicandole che sarà lei a sconfiggerlo per un semplice motivo: poiché tra tutti gli universi possibili, lei è la versione peggiore.

Nonostante tutto ciò, il film tratta temi abbastanza complessi, come l’essenzialismo e  il rapporto con la famiglia, il tutto in una chiave piuttosto comica e demenziale.

 Detto tutto ciò, in poche parole il film è un connubio di caos, distruzione, casualità, transizioni e colori, farcito con una dose molto abbondante di sarcasmo e stereotipi, risultando più simile ad una serie animata giapponese, più che un film normale. 

Gabriele Chignoli e Tommaso Strangio 3C

fonte: my movies

- A LEZIONE CON... -

SANT'AMBROGIO E LE ORECCHIETTE ALLE CIME DI RAPA

I ragazzi dei percorsi personalizzati sotto la guida del Prof. Sant'Ambrogio preparano le orecchiette!

CARLINI E L'ANALISI SENSORIALE

I ragazzi di 1A hanno partecipato ad una lezione particolarmente curiosa e interessante, realizzata dal loro prof. Paolo Carlini. Il tema era l'analisi sensoriale. Aisha ce la racconta...

Il termine "patatine" può significare tante cose. Spesso chiamiamo così anche prodotti che non appartengono alla categoria, come per esempio…  pop corn, dixi, cross, Pringles, due a due palline …che hanno ingredienti diversi. Alcuni termini come chrisps, chips, french fries tendono a portarci fuori strada: le chips chrisps sono le patatine normali fritte e confezionate tagliate a bastoncino. Le french fries sono lunghi e fritti in olio o grasso. 

Un altro termine che può confondere sono i Pringles, che in realtà sono fiocchi di patate insieme ad altri ingredienti poi stampate e fritte. 

Quindi possiamo dire che una patatina è quel prodotto fatto di patate tagliate a fette del quale gli ingredienti sono: olio, sale, patate. Ci sono molte varietà per esempio: sweet potatoes, potato tornado … 

Il genere gastronomico italiano nasce presumibilmente nell’età moderna, perché non esiste una data precisa. Infatti questa pianta non ebbe subito successo quando arrivò dopo la scoperta dell'America, perchè non era conosciuta e ciò suscitava diffidenza. In Europa gli europei introducono in America la pratica della frittura e insegnano loro come friggere le patate. In Italia fu San Carlo che iniziò a produrre patatine fritte nel 1936 e oggi l’azienda produce snack, dolci e panificati. Il consumo di questo genere di prodotti chiamati “junk food” oggi è al centro di alcuni dibattiti sulla salute. Il consumo di prodotti industriali di questo tipo potrebbe causare tantissime patologie, obesità, e quindi è bene consumarlo moderatamente. 

Dopo aver introdotto il tema che ho appena presentato, in classe abbiamo continuato a parlare dal packaging (involucro patatine) di altre patatine, abbiamo scelto poi le patatine San Carlo di gusti diversi (pomodorini di stagione, lime e pepe rosa…) e le abbiamo portate poi a scuola. Abbiamo quindi analizzato la grafica dell’involucro, fatto un confronto con le diverse misure mini a maxi o formato famiglia, abbiamo analizzato una patatina in tutti i suoi aspetti: colore, bordi, forma, regolarità, profumo....infine abbiamo fatto l’assaggio.

Aisha Issaka 1A