Fuori la Notizia

La prospettiva dello studente

- Seconda settimana-

- FINESTRA SU CULTURA E SOCIETà -

MOSTRA "SECOND LIFE"

Nell'ambito del progetto "Fatto per bene", continuano i lavori per la mostra Second life: il lavoro creativo di recupero di materiali di scarto per valorizzarli e dargli appunto una seconda vita. La prossima settimana vi mostreremo tutti i quadri realizzati.

Martedì 14 marzo verrà a scuola il professore universitario Ivo Lizzola che incontrerà le classi terze riguardo la tematica della giustizia riparativa.

Silvia Lorenzi

- CONOSCIAMOCI MEGLIO -

LA REDAZIONE SI PRESENTA... 

Aisha Issaka 

“Be yourself, and don’t worry if someone doesn’t like you. Most people are struggling to like themselves.”

-Dhar mann-  

Ho voluto iniziare con queste frasi perché ho imparato a essere una persona che riflette molto su certi consigli che la gente mi dà. É una “scelta” molto difficile il fatto di non ascoltare pregiudizi. Nella vita amo viaggiare, scoprire nuovi posti anche se non sono lontani da casa. Da piccola ho sempre sognato di diventare una maestra, insegnare ai bambini, adulti persone di qualsiasi età, ma tante cose mi hanno impedito di farlo, ma questo non significa che se qualcosa o qualcuno ti mette i bastoni tra le ruote, allora non hai più speranze. Anzi quello ti fa capire che forse quella strada non è la giusta per te e quindi cambiare rotta. Certe volte quando aiuto qualcuno, vorrei che la persona si sforzasse e facesse la sua parte,  facendomi capire che anche senza il mio aiuto ce la può fare. Nel tempo libero amo leggere, stare all'aperto, cucinare. Non solo, ho scelto di diventare pasticcera, e in futuro vorrei diventare anche una CEO di un orfanotrofio, perchè io credo che i bambini siano le prime persone che uno può e deve aiutare. Il piatto tipico del mio paese che mi piace è: Fried rice, un piatto a base di riso, verdure e lo si può condire a piacere con salse e accompagnare con insalate di vario tipo.

Issaka Aisha  1A

- UN SALTO NEL PASSATO -

INTERVISTA A GLORIA LUPI

Come mai ha deciso di fare la professoressa?

Ho deciso di fare la professoressa perché insegnare ti dà un ruolo nella formazione intellettuale dei giovani. Che non è per niente un compito da poco: insegnando non si aiutano solamente i ragazzi a formarsi un loro modo di pensare, ma si educano anche le loro coscienze. 

Che scuola ha fatto?

In realtà in pochi sanno che come voi, ho iniziato gli studi presso il cfp di Chiari e lì ho preso l'attestato di qualifica professionale come operatore d'ufficio addetto alla contabilità generale. Il mio desiderio però era ottenere un diploma che mi avrebbe consentito l'accesso all'università, quindi ho deciso di proseguire gli studi ottenendo un diploma di tecnico della gestione aziendale linguistica.

Infine mi sono iscritta al Politecnico di Milano dove ho raggiunto il mio obiettivo ovvero mi sono laureata in ingegneria edile.

Da quanti anni insegna?

Insegno da 6 anni

A quanti anni ha iniziato a insegnare?

Ho iniziato ad insegnare all'età di 29 anni

Insegnava in altre scuole?

Ho insegnato sia all'abf di Treviglio e all'abf di Bergamo

Che lavoro voleva fare da piccola?

La mia aspirazione, fin da quando ebbi la prima coscienza di quello che “volevo fare da grande”, è stata l’insegnamento. 

Le piaceva andare a scuola?perché?

Studiare mi è sempre piaciuto, perché dietro quel verbo, che ha un significato intrinseco di “sforzo”, ho sin da piccola visto e amato la bellezza del conoscere, di vedere non solo le cose che mi circondavano, ma dentro le cose stesse.

Fortunatamente, il mio percorso scolastico è stato ricco di personalità di docenti uniche nel loro genere: non tutte, come è normale che sia, ma alcune mi hanno fatto amare la scuola.

Praticava qualche sport?

Ho praticato diversi sport come pallavolo, ginnastica artistica, majorette.

Com'è una sua giornata tipo?

Ogni mattina, mi sveglio verso le 6:30 e preparo la colazione per tutta la famiglia.

Mentre mio figlio fa colazione, mi lavo e mi vesto per andare a lavoro. Dopo aver accompagnato Carlos all’asilo, mi reco a scuola.

Finite le ore di lezione, vado a riprendere il bambino.  Se non siamo stanchi e c’è il sole, trascorriamo un’oretta nel parco dietro casa. Altri giorni, invece, vado a fare spese mentre il bimbo gioca a casa con il papà. Verso le 19 prepariamo la cena tutti insieme. Carlos va a letto verso le 21, mentre noi amiamo guardare un film prima di dormire. 

Andrea Maffi 1B

- ACCADE A SCUOLA -

COLOMBE E UOVA DI CIOCCOLATO

A scuola si respira aria di primavera. I ragazzi nei laboratori stanno realizzando colombe e uova di cioccolato. La prossima settimana mostreremo le colombe, questa settimana vi proponiamo qualche foto della realizzazione delle uova.

- THE SERIES -

DEMON SLAYER

STAGIONE 2: Tanjiro e la sua squadra e il pilastro del suono Uzui Tengen  vanno a indagare nel quartiere di piacere per ritrovare le mogli, di Uzui, scomparse che si erano infiltrate per scovare dei demoni, ma sono scomparse quindi devono trovarle e risolvere il mistero;
Trovate le mogli  Tanjiro devono sconfiggere la sesta luna crescente, (una delle dodici lune demoniache) dopo una lunga battaglia riescono a tagliare il collo al demone, ma qualcosa è andato storto il demone non è morto, cosa succederà? come farà Tanjiro avendo esaurito tutte le forze? a voi scoprirlo.

STAGIONE 3: è iniziata anche la terza stagione e tutte le restanti lune crescenti (Kokushibo, Doma, Akaza, Giokko, Hantengu)  sono state convocate nel castello dell'infinito sotto ordine di Muzan Kibutsuji...

CONTINUA...

PIETRO GRECHI 1ABIIS

- A LEZIONE CON... -

MAURO RIZZINI E LE PROVE D'ESAME

I ragazzi di 4a stanno sperimentando i loro dessert d'esame con il prof. Rizzini.

                                                                                                               

PAOLO CARLINI ...LUIGI PIRANDELLO "UNO NESSUNO E CENTOMILA"

Con il professor Carlini, abbiamo iniziato a leggere alcune storie di Pirandello, partendo da questa frase: "L'individuo, al di fuori degli sguardi che gli danno forma, non è nessuno" cioè, senza gli altri e senza le loro opinioni noi non siamo nessuno, non esiste un "io", poichè noi siamo quello che la gente pensa e dice di noi, siamo quindi mille sfumature della stessa persona e allo stesso tempo non siamo nessuno.

"e no: potevo essere per me uno qualunque, ma per gli altri no; per gli altri avevo tante sommarie determinazioni ch'io non m'ero date nè fatte e a cui non avevo mai badato"


Essendo un concetto particolare di cui parlare, si è aperto un dibattito, poichè molti pensavano non fosse totalmente vero, un "io" può esistere, io posso essere me stesso anche senza pensare all'accettazione altrui o cosa pensano di me. Tutto ciò va però in contrasto con un'ulteriore riflessione: per noi non conta nulla la reazione o il pensiero (positivo o negativo che sia) che ci viene dato dal prossimo, ma quello che conta è il fatto che ce ne sia una; l'indifferenza è l'arma più letale per le persone, è come dire "tu per me non esisti".

" Se potevo riconoscer mia questa realtà spregevole che mi davano gli altri, ahimè dovevo pur riconoscere che se me ne fossi data una, io, per me, questa non sarebbe stata più vera di quella che mi davano gli altri"


Questo romanzo ci insegna che noi non siamo quello che pensiamo di essere per gli altri, non siamo per gli altri quello che noi vediamo o pensiamo di noi stessi, gli altri ci vedono in centomila modi diversi da come pensiamo di essere, per questo noi veniamo "definiti" dalle loro "descrizioni" di noi.

"Com'io non m'ero finora staccato da me per vedermi, e vivevo come un cieco nelle condizioni in cui ero stato messo, senza considerare quali fossero, perchè in esse ero nato e cresciuto e m'erano perciò naturali, così anche per gli altri era naturale ch'io fossi così; mi conoscevano così; non potevano pensarmi altrimenti"

Giulia Porcelli 4A

                                                                                                               

- EVENTI E SAGRE -

FIERA CREATTIVA

Nelle giornate del 2-3-4-5 marzo  si è tenuta la fiera Creattiva a Bergamo, dove diversi venditori ed espositori hanno venduto e comprato articoli  per  l'artigianato e il fai da te. Ogni commerciante aveva oggetti unici e particolari tutti però puntavano a vendere il proprio prodotto nel miglior modo possibile. C'erano anche stand dove si poteva partecipare a workshop: fare del lavoro a maglia o creare piccoli oggetti con l'argilla e poi decidere se comprarli o meno. La fiera si tiene 2 volte all'anno: una a marzo dove vendono anche decorazioni di Pasqua  e una ad ottobre dove vendono  anche addobbi di Natale o oggetti per crearli. Ci sono molte persone che vengono anche da lontano per poi fermarsi tutti e quattro i giorni e fare acquisti in grande quantità, molti escono anche con delle valigie da viaggio stracolme di oggetti particolari e unici. 

                                                                                                                  Ginevra Cavalleri 1A 

https://bergamo.corriere.it/

https://cosedibergamo.com/

https://www.ecodibergamo.it/

- TRAVEL FOOD & DRINK -

SISI FRUIT TEA & BUBBLE TEA

Sisi Fruit tea & Bubble tea è un bar su via angelo maj, 2g, a Bergamo.

Il locale ha una forte impronta internazionale, infatti prende ispirazione dalla cultura e coreana e giapponese: si ritrova l’atmosfera dei cartoni giapponesi come doraemon e musicale coreana dei bts e le blackpink.

Aperto nel maggio 2019, si pone l’obiettivo di offrire ai clienti un’ esperienza originale; è un luogo dove trascorrere i pomeriggi tra amici, sorseggiare un buon bubble tea o fruit tea e gustare dei dessert speciali.

All’ ingresso si trova immediatamente la cassa dove ordinare la propria merenda preferita, ci si puó accomodare, per il servizio al tavolo, sulle sedie colorate in fondo al locale, oppure scendere nel piú ampio locale seminterrato. La particolarità di questo bar è data dalla presenza di enormi peluche seduti sulle sedie e sul divano presenti. I peluche raffigurano celebri personaggi dei cartoni animati come i minions e Peppa pig oppure orsacchiotti. Inoltre sui muri di tutto il locale sono cosparsi di post-it colorati con i pensieri di tutti i clienti.

All’ interno del menú è possibile scegliere tra gustosi tè alla frutta (mango, limone, passion fruit…); fruit soda (sky color, fragola, lemon color…); bubble milk tea ( coffee, tè matcha, cioccolato, melone…); te puri ( jasmine tè verde, tè nero alla rosa…); frappuccino ( cioccolato, oreo…). Personalmente vi consiglio il bubble milk tea al caffè per la sua dolcezza.

Il bubble tea è una bevanda rinfrescante, a base di tè freddo, originaria dell'Asia orientale, la cui ricetta originale prevede la soluzione di tè freddo con latte, aromi e dolcificanti il miele o lo zucchero; successivamente, alla soluzione ottenuta si aggiungono delle perline , del ghiaccio e degli estratti alimentari (talvolta anche gelatina di frutta. La bevanda esiste in diversi gusti e varianti; le più comuni sono quella al con latte e tapioca e al tè verde con latte e perline di tapioca.

Per arricchire la merenda è possibile assaggiare I waffle (oreo, kinder, bananutella, bounty…) oppure mochi (matcha, fagioli rossi e sesamo…). Buonissimi quelli alla fragola! I mochi sono dei dolcetti tipici della cucina giapponese carateriszati da una oarticolare consistenza morbida e gommosa, conferita dalla farina di riso.

Consiglio a tutti i lettori di fare un giro al Sisi bar di Bergamo anche per la cortesia e simpatia dei due giovani gestori giapponesi.

                                                                                                                  Yassmine Batta 1A 

https://sisi-fruit-tea-bubble-tea.business.site/ 

- LA RIFLESSIONE -

STEREOTIPI E I PREGIUDIZI

Stereotipi e pregiudizi sono la stessa cosa? Andiamo a scoprire le differenze.


STEREOTIPI: un'idea o un'immagine fissa che molte persone hanno di un particolare tipo di persona o cosa, ma che spesso non è vera nella realtà e può causare ferite e offese.


Tipi di stereotipi: qui andrò ad elencare alcuni stereotipi più significativi:


PREGIUDIZI: un'irragionevole avversione o preferenza per una persona, un gruppo, un'abitudine, ecc., specialmente quando si basa sulla loro razza, religione, sesso, ecc.

 

Tipi di pregiudizi: le ricerche dimostrano che i tipi di pregiudizi sono numerosi e includono il razzismo, il sessismo, il lookism (body shaming), i pregiudizi basati su LGBT, la disabilità, la religione e il peso. Lo studio ha anche rilevato che gli studenti sono negativamente influenzati in molti settori come la salute mentale, la salute fisica e i risultati accademici.

                                                                                                                  Issaka Aisha 1^A 

-  EVENTI E FESTIVITA' DEL MONDO -

8 MARZO FESTA DELLA DONNA

A San Pietroburgo, l’8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra. In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l’8 marzo fosse la Giornata internazionale dell’operaia.

In Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922, ma il 12 marzo e non l’8.

Nel settembre 1944 a Roma è stato istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell’Italia.

Del 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Questo fiore fu scelto perché di stagione e poco costoso.

Soltanto in sei Paesi al mondo.

Troppe donne, però, devono ancora affrontare leggi o regolamenti discriminanti a tutti i livelli della loro vita professionale. Cinquantasei paesi semplicemente non sono cambiati in dieci anni.

Se le leggi di una nazione riflettono i valori della stessa e definiscono la qualità del presente e del futuro di chi le abita, ecco, sapere che, nella stragrande maggioranza dei Paesi al mondo, non esista equità tra uomini e donne non è un gran risultato. Per intenderci, per le donne lavorare, guadagnare uno stipendio adeguato, godere di una libertà decisionale e/o di movimento, essere tutelate dalla giustizia non è scontato. E non lo è quasi ovunque soprattutto se messo a confronto con i trattamenti e i diritti concessi agli uomini.

Nonostante in alcuni paesi si sia arrivato alla parità dei diritti o quasi, ci sono ancora paesi in cui la donna non ha gli stessi diritti basilari del resto del mondo.

Parlare di discriminazione delle donne significa fare riferimento a diversi problemi. Ad esempio, benché le donne lavorino per i due terzi del totale delle ore lavorative mondiali, a loro spetta solo il dieci per cento del reddito mondiale.

Per non parlare della violenza che subiscono. Secondo le stime, circa il 35 per cento delle donne a livello globale ha subito violenza almeno una volta nella vita. Inoltre, il sessanta per cento di tutti gli analfabeti del mondo è costituito da donne, ragazze e bambine.

 Sotto 3 esempi di alcuni paesi dove le donne non solo non hanno diritti, ma sono oggettificate all’estremo:

Il leader supremo dei talebani ha ordinato con un decreto alle donne di indossare il burqa in pubblico, riportando indietro la storia di oltre 20 anni.

Il burqa è l'abito tradizionale musulmano più costrittivo, quello che copre interamente il corpo, compresa la testa lasciando solo una fessura o una finestrella, talvolta velata, all'altezza degli occhi che permette la visuale. L'ordinanza è una delle più severe riguardanti le donne da quando il gruppo estremista ha riconquistato il potere a Kabul. 

"Dovrebbero indossare un chador (il burqa dalla testa ai piedi) poiché è tradizionale e rispettoso", questa frase è stata scritta in un decreto emesso da Hibatullah Akhundzada reso pubblico dalle autorità talebane durante un evento a Kabul.  Nei giorni successivi al loro ritorno al potere i talebani, che nel frattempo hanno anche vietato l'istruzione femminile, avevano fatto capire che le donne non avrebbero dovuto indossare il burqa, ma solo l'hijab (il velo islamico).

Lorenzi Giuditta e Sofia Labrach 4A

LE DONNE PIù IMPORTANTI DELLA STORIA

Durante la storia della nostra Terra sono nate e vissute alcune donne, che hanno contribuito alla creazione di nuove invenzioni, rivoluzionando il mondo o cambiando la storia evolvendoci. Alcune di queste donne speciali sono ad esempio:

Marie Curie

Il suo vero nome è Maria Skłodowska, ma prende il nome di Marie Curie quando nel 1895 sposa Pierre Curie, un fisico e matematico che lavorava come istruttore di laboratorio alla scuola dove stava studiando Marie. Lei dedicò i suoi studi soprattutto su il radio e il polonio, due metalli radioattivi altamente nocivi alla salute. Dopo varie prove, finalmente riuscì a capire il modo in cui si può rendere inoffensivi questi metalli, cioè proteggendosi con il piombo. Grazie alle sue scoperte fu la prima persona a vincere ben due premi Nobel: uno per la fisica e l’altro per la chimica. Morì infine nel 1934, a causa delle sue continue esposizioni ai materiali radioattivi. 

Giovanna d’arco

Giovanna d’arco nacque nel 1412, in Borgogna. All’inizio decise di consacrarsi interamente a Dio, perché all’età di tredici anni aveva iniziato a sentire delle voci celestiali e ad avere visioni dell’Arcangelo Gabriele e di alcuni Santi. Durante la guerra dei cent’anni che riguardava il regno di Francia e il regno d’Inghilterra queste voci iniziarono a sussurrarle che doveva aiutare il re di Francia, denominato “re delfino”, a lottare al suo fianco per vincere la guerra. Cosi nel 1429 Giovanna partì per la guerra senza neanche avvisare i suoi genitori. Lottò per molti anni in varie campagne, finché non venne uccisa nel 1431.

Madre Teresa

Nacque nel 1919 a Skopje, nell’odierna Macedonia del Nord e visse fino al 1997. All’età di diciotto anni decise di diventare suora, come aspirante suora di Loreto. Dopo aver preso i voti decise di raggiungere Calcutta e visse in un collegio cattolico, insegnando storia e geografia alle giovani figlie dei coloni britannici. Nel 1937 divenne ufficialmente madre tersa, pronunziando i voti perpetui. Dopo aver assistito agli scontri sanguinosi a Calcutta nel 1946, decise di fondare “le missionarie di carità” per aiutare tutte le persone in difficoltà. Molto rapidamente tante persone decisero di unirsi alla sua missione e così divenne famosa in tutto il mondo e vinse il premio Nobel per la pace nel 1979, i cui venne sottolineato il suo impegno per i più poveri tra i poveri e il suo rispetto per il valore della dignità di chiunque.

Malala Yousafzai

Malala è una giovane attivista pakistana, divenuta famosa per il blog, scritto da lei per la BBC, in cui documentava il regime reprimente dei talebani pakistani. Lottò molto fortemente per i diritti dei bambini e delle donne per un’istruzione giusta e uguale per tutti. Ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2014.


Alice Suardi 2A

- IL CALDERONE -

GIOCHI DA TAVOLO

Si ritiene che i dadi siano stati inventati intorno al 1400 A.C. , mentre 49 piccole pietre dipinte scolpite sono state trovate nel sud-est della Turchia risalenti circa a 5000 anni fa. Questi sono i primi pezzi di gioco mai trovati.

L'antico Royal Game Of Ur è probabilmente il più antico gioco da tavolo (con un tabellone) al mondo. Questo gioco ha almeno 4,500 anni ed è stato giocato in Medio Oriente dai Sumeri. Gli Egiziani giocavano a un gioco da tavolo chiamato Senet simile al Royal Game of Ur. Snakes and Ladders, in Italia conosciuto come scale e serpenti, è nato in India come un gioco basato sulla moralità nel 200A.C. , Mah Jongg o (Mahjong) è un altro gioco antico conosciutissimo  che continua ad essere utilizzato ancora oggi, nonostante abbia circa 4000 anni!  Il famosissimo gioco dell'oca è nato in italia nel 1500 donato da Lorenzo de Medici a Filippo di Spagna. 

Parlando di giochi da tavolo non si può non citare gli scacchi , nati in India nel 600 ac, è il più giocato, il più venduto, hanno scritti libri , serie tv , fanno tornei a livello mondiale. Il termine deriva da sha mat, che vuol dire “il re è morto”. Passando a tempi più moderni nel 1903 uscì il gioco che rivoluzionò il concetto di gioco da tavolo: Monopoly, un gioco strategico in cui bisogna evitare di finire in bancarotta.

Altri giochi famosi sono: Taboo molto simile al mimo, ma avendo la possibilità di parlare , Risiko gioco puramente strategico di guerra, Cluedo nel quale dovremo risolvere un omicidio .

The Campaign for North Africa è il  gioco da tavolo più lungo di sempre con 1500 ore (62 giorni per una partita), mentre il più complicato è Twilight struggle con 32 pagine dense di regole.


Strangio Tommaso 3C