Fuori la Notizia

La prospettiva dello studente

- Terza settimana-

- FINESTRA SU CULTURA E SOCIETà -

MOSTRA "SECOND LIFE" E INCONTRO CON IVO LIZZOLA

Nell'ambito del progetto "Fatto per bene", due ragazzi per classe hanno realizzato dei quadri per la mostra Second life, valore agli scarti. L'obiettivo era recuperare materiali di scarto e dargli un nuovo valore, proprio come lo si fa con le persone nell'ambito della giustizia riparativa. Le classi terze hanno partecipato ad un progetto in merito e martedì hanno assistito ad un incontro con il professore universitario Ivo Lizzola sul tema della giustizia riparativa a scuola, con il supporto e il coinvolgimento della professoressa Roberta Chitò e il professor Paolo Cattaneo.

Silvia Lorenzi

classi 2A bis, 3A bis

classe PPD

3B

3C

1C bis

4 apprendisti

1A

3A ter

1A bis

4A

1B, 4BC

3C bis, 1C

IVO LIZZOLA

Professore ordinario di Pedagogia sociale e di Pedagogia della marginalità e del conflitto e della mediazione presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo. È stato preside di Facoltà. Insegnante per lunghi anni, ha sviluppato un intenso lavoro di sostegno alla progettazione sociale nelle realtà della vulnerabilità sociale, del disagio esistenziale, della giustizia riparativa.  Al termine dell'icontro il prof. Lizzola ha chiesto gentilmente di poter portare via con sè due quadri realizzati dai ragazzi. Ha scelto quelli di 4A e di 1A ringraziando la commissione.

Leonardo Denti, allievo della classe 3B ci racconta l'incontro.

Silvia Lorenzi

GIUSTIZIA RIPARATIVA A SCUOLA

Nella giornata di martedì 14 marzo le classi terze hanno svolto un incontro con la professoressa Chitò, il professor Cattaneo e il professore Ivo Lizzola, docente di pedagogia dell'università di Bergamo. Dopo diverse settimane di lavoro in classe in cui noi ragazzi abbiamo parlato e compreso meglio il significato del termine "giustizia riparativa", si è deciso di concludere il percorso con questo evento. È partito tutto con un'introduzione della professoressa Chitò che ha spiegato a grandi linee quello che la giustizia riparativa vuole rappresentare e compiere, il fatto che la giustizia nasca sempre dalla percezione di ingiustizia. Per prepararci a questo incontro, due allievi di ogni classe hanno realizzato delle tele che dovevano fare trasparire quella che secondo loro è la società di oggi : il tutto è partito con la consegna di una tela bianca che doveva essere la nostra base per rappresentare tramite l'utilizzo di materiali di scarto la società odierna. Il messaggio che volevamo trasmettere è che anche da un materiale di scarto, che sarebbe stato gettato via o dimenticato in un angolo remoto, si può ricavare un qualcosa di bello. Ognuno ha raffigurato la sua visione del mondo d'oggi, c'è chi ha deciso di rappresentare il cambiamento climatico, ci ha deciso di parlare della giustizia, chi invece ha voluto parlare della violenza, chi ha deciso di rappresentare un ricordo d'infanzia... Ognuno insomma ha voluto trasmettere un qualcosa di diverso e unico nel suo genere. Eliana, una ragazza di 3Cbis, presentando la sua opera ha voluto condividere la sua interpretazione del progetto, quello che all'apparenza poteva sembrare un quadro molto confuso e caotico in realtà era la rappresentazione di una medusa composta interamente da scarti. La medusa secondo Eliana è una creatura molto affascinante anche se per molti potrebbe essere l'emblema della sofferenza,  associata solitamente al dolore e al fastidio. Secondo Eliana i suoi colori e l'eleganza nel movimento fanno della medusa un essere da ammirare. 

Emiliano, compagno di Eliana, ha voluto condividere la sua sofferenza per la morte ingiusta di Padre Cremonesi nella guerra del Myanmar. Durante il suo intervento ha illustrato l'operato del padre che ha dedicato anni della sua vita ad aiutare gli ultimi e si è trovato per questo motivo a morire. Il ragazzo ha voluto con il suo discorso mostrarci compassione, vicinanza a tutte le vittime di queste stragi. 

Il professor Cattaneo invece  ci ha invitato ad osservare un'opera del Caravaggio sulla conversione di San Tommaso e sul suo significato: toccare con mano e lasciarsi toccare dalla sofferenza e cogliere il significato di giustizia riparativa. 

Il professor Lizzola ha cercato di integrare il suo punto di vista con quello di tutti noi,  ha voluto condividere le sue esperienze scolastiche con i ragazzi della nostra età, per dimostrarci come è importante trasformare le parole in dialogo, confrontarsi con i propri allievi ci allena a pensare in maniera riparativa. Il messaggio più importante che ha voluto trasmetterci è che alla base di ogni rapporto deve esserci un dialogo aperto, sincero e che debba essere pronto  ad accogliere e accettare la sofferenza, le opinioni divergenti e qualsiasi punto di vista possibile.   L' ultimo monito che il professore ci ha lasciato è quello di ripensare agli scarti intendendoli anche come qualcosa che io ho in più e posso valorizzare dandogli una nuova vita, condividendolo con gli altri. 

Per quanto l'incontro sia stato breve, personalmente l'ho trovato molto scorrevole e interessante. Questo cambio di narrazione e di prospettive ha permesso ai docenti di fare un'introduzione più "accademica", a noi ragazzi di esporre il nostro punto di vista e invece al professor Lizzola di estrapolare delle piccole parti dai nostri discorsi e fare delle riflessioni su essi e d'altro canto, raccontarci anche la sua esperienza personale, che ci ha potuto aiutare a comprendere meglio quello per cui lui si batte nel quotidiano.  

Leonardo Denti 3B

- CONOSCIAMOCI MEGLIO -

LA REDAZIONE SI PRESENTA... 

Alice Suardi

Ciao, mi chiamo Alice Suardi e frequento la 2A all’ABF di Treviglio. Ho 16 anni e sono nata a gennaio, sono capricorno. Sono figlia unica e ho un golden Retriever di nome Jack che ha 11 anni e una gatta obesa di nome Lola che ha 13 anni. 


Sono una ragazza estroversa, creativa e fantasiosa, l’immaginazione non mi manca mai. A volte sono testarda e un po’ diretta, ma riesco comunque a mantenere abbastanza la calma e ragionare. 

Mi piace scrivere, disegnare a matita (odio colorare), leggere fumetti, manga, romanzi horror e gialli. 

Ho la passione per i videogiochi, per i Lego, per l’arte e la musica. Ascolto musica rock, punk e metal fin dalla nascita, anche se in questo periodo ho cominciato ad ascoltare anche un po' di pop. 

I miei generi di videogiochi preferiti sono quelli ambientati nell'apocalisse o nella guerra, con mostri, robot o alieni, ma gioco anche a giochi più "tranquilli", soprattutto di simulazione. 


Suono il pianoforte dalla prima media e ora sto continuando a studiare con un maestro privato.  

Mi piace andare a scuola, solo che in questo periodo essendo in stage non riesco a frequentarla… 

Attualmente non pratico nessuno sport, ma dall’età di due anni fino alla terza media ho sempre fatto danza e teatro.  

Alice Suardi 2A

- LA RIFLESSIONE -

ALCOOL: PERCHè CI SI DIVERTE COSì?

Purtroppo al giorno d’oggi sono assai frequenti le notizie riguardanti giovani che si sentono male per l’abuso di alcol e finiscono in ospedale. Perché lo fanno?

Le risposte a questa domanda potrebbero essere molteplici, come ad esempio una potrebbe essere dovuta al fatto che l’alcool ti fa sentire felice e appagato al momento del consumo e ti fa credere di poter essere invincibile e di poter fare tutto. Tutto questo ovviamente non è vero, ma non tutti lo capiscono. 

Molte persone, soprattutto i giovani considerano l’alcool come ciò che porta al divertimento. Non è affatto così, perché non va dimenticato assolutamente che l’alcool è una sostanza tossica che causa molti danni al nostro organismo soprattutto a fegato e cervello, maggiormente sui giovani. Ma sono proprio i giovani quelli che consumano la maggiore quantità di alcool accompagnata da stupefacenti e fumo. Essi lo consumano soprattutto in compagnia, perché quando si è in compagnia e c’è un tuo amico che ti offre qualche bevanda alcoolica è quasi impensabile rifiutarla, forse perché poi vieni definito un bambino, o ancora ti eliminano dai cosiddetti “gruppi” che si formano tra i ragazzi. 

Sono moltissime inoltre le notizie di incidenti stradali causati dall'alcool e dove spesso vengono coinvolti dei giovani.

Una serata un po' troppo movimentata arricchita con l'abuso di alcool in un lasso di tempo fin troppo breve. La mattina dopo sempre la stessa storia: cerchio alla testa, mal di stomaco, spossatezza e fiacchezza. Cosa è preferibile bere per cercare di superare in modo più rapido l'hangover? Dobbiamo, innanzitutto, reidratarci e quindi in prima battuta è bene tornare ad assumere tanta acqua per recuperare i liquidi persi. 

Quali sono invece i cibi ideali da mangiare per favorire il superamento dell'hangover? Le banane sono sicuramente un ottimo alimento, dato l'alto contenuto di potassio che permette al corpo di eliminare più velocemente le tossine provocate dall'alcol. Pure le uova possono essere un ottimo rimedio grazie alla presenza di cisteina, capace di svolgere una funzione analoga a quella del potassio.

Giulia Porcellini 4A

- COLLABORA CON NOI -

PIADINERIA la CAVEJA

Federico Brambilla dei percorsi personalizzati sta svolgendo il suo stage presso la piadineria la Caveja. Ha deciso di realizzare per noi un'intervista alla titolare Simona Bottani. Ha poi risposto a qualche domanda sul suo percorso di stage.



INTERVISTA AI TITOLARI

Come nasce l'idea di aprire una piadineria associata ad un supermercato?

Il progetto di questo locale, diviso in due parti (gastronomia e supermercato), nasce dalla volontà nostra come proprietari del supermercato di fornire una qualità migliore sui prodotti del banco gastronomia.

Questi prima erano forniti da un'azienda produttrice e quindi erano prodotti industriali, mentre ora nella nostra cucina si possono prendere i prodotti freschi dal supermercato, come le verdure o la carne stessa, che poi vengono lavorati in cucina come fa Federico. Si vede che vengono utilizzate materie prime fresche e quindi viene valorizzata la qualità. 

C'è poi il progetto che ci sta più a cuore, che sta partendo a fatica, ma che continuiamo ad avere la volontà di far partire, che è quello di riuscire ad inserire anche dei ragazzi (soprattutto nella parte piadineria ) con disabilità e che possono essere inseriti nel mondo del lavoro.

Ci sono tante difficoltà che non pensavamo sinceramente;  pensavamo fosse più semplice, perché è molto dinamico come lavoro, quindi è anche complicato capire come inserire le persone nei vari contesti.


L'idea di inserire ragazzi con disabilità è associata a qualcosa di particolare?

La nascita di questo locale è legata fondamentalmente al fatto di sapere che nostro figlio, che è autistico con dei disturbi comportamentali, possa avere un luogo dove avere un futuro. Nostro figlio ora ha vent'anni e abbiamo scelto per lui questa strada  perché  avevamo la possibilità di usufruire della merce del nostro supermercato, ma anche perché lui aveva iniziato a fare una scuola di aiuto cuoco. Poi non è andato avanti con quella scuola, ma a lui piaceva come mestiere,  era piccolo aveva 15-16 anni e gli piaceva il mondo della cucina. 

I genitori di ragazzi disabili sono sempre preoccupati del futuro dei loro figli e quindi anche noi pensavamo a come poter trovare una collocazione per lui e abbiamo trovato la giusta combinazione: c'era un locale chiuso vicino al nostro supermercato e quindi abbiamo sfruttato l'occasione. In realtà ora nostro figlio sta trovando da solo la sua strada e  sta lavorando altrove,  però per un po' di tempo ha fatto l'AUT- Raider cioè il rider autistico: veniva qui alla sera e quando le persone telefonavano, anziché usare Glovo o Deliveroo, utilizzavano il servizio dell'AUT rider. Questa cosa a lui piaceva, poi però abbiamo capito che non era gestibile, perché essendo un ragazzo autistico ha bisogno di mansioni molto più abitudinarie. Il fatto di non sapere quanti ordini avrebbe avuto e a che ora avrebbe dovuto iniziare e finire, lo mandava veramente in confusione, per cui poi abbiamo lasciato perdere il progetto.

L'intento è proprio quello di inserire altri ragazzi affetti da disabilità, il problema è che non è una strada facile da percorrere, anche a livello burocratico. 


Quale è il vostro target di clienti?

Non abbiamo un particolare target per il nostro locale, siamo contenti quando vengono persone di tutte le età. A volte sia adulti che ragazzi chiedono di poter venire qui magari in compagnia a festeggiare un compleanno, piuttosto che la fine della scuola. Un gruppo di adulti ha festeggiato una pensione qui. Noi proponiamo il "giro piadina": le persone possono prendere tutte le piadine che vogliono e noi gli offriamo il locale dove festeggiare. 


Per quanto riguarda gli eventi speciali invece? 

Abbiamo fatto l'inaugurazione 6 mesi dopo l'apertura effettiva, perché abbiamo aperto il dicembre del 2020 in pieno lockdown, il 18-19 di giugno abbiamo fatto finalmente l'inaugurazione. E' stato veramente bello, perché abbiamo aperto e abbiamo riempito la piazza di tavolini : davamo cocktail a quelli che passavano e tanta gente si fermava per assaggiare le nostre piadine. 

Quest'anno per la fiera delle Palme ad aprile vedremo di organizzare qualcosa di interessante. Si tratta della festa delle Palme che è la festa di Melzo dall'anno 1500 circa. C'è sempre tanto movimento, per cui vedremo di organizzare qualcosa di particolare. 

Federico Brambilla PPD

LA MIA ESPERIENZA DI STAGE

Come ti trovi in questo locale?

In questo locale sto bene, mi sento accolto, aiutato. Quando sono in difficoltà, Mattia mi aiuta. E' un ambiente tranquillo dove si lavora in armonia con la musica.


Con quante persone lavori?

Lavoro solamente con una persona, il cuoco Mattia, che lavora in questo locale da quando è stato aperto.


Cosa fai principalmente?

Lavoro in cucina dove prepariamo cibi sottovuoto, da dare al supermercato per la vendita e alcune preparazioni invece le lasciamo in piadineria.


Hai assaggiato un prodotto che prepari? Ti è piaciuto ?

Non assaggio quasi mai quello che cuciniamo. E' successo solo una volta, avevamo preparato degli involtini con impasto di salsiccia, formaggio e prosciutto. Erano davvero molto buoni.

Federico Brembilla PPD

Il cuoco Mattia e Federico al lavoro

- ACCADE A SCUOLA -

LE SPILLE DEI PERCORSI PERSONALIZZATI

I ragazzi dei percorsi personalizzati da questa settimana realizzano spille coloratissime e divertenti!

AL FORNER DE TREì

Continua la vendita del pane realizzato dai nostri abilissimi allievi che, con il supporto e la guida del prof. Simone Russo, preparano sempre dei veri e propri capolavori! Mercoledì era il turno della classe 1A. Hanno venduto il pane Ginevra (che fa parte della nostra redazione) e Lodovica!

COLOMBE E UOVA DI CIOCCOLATO

Ecco le colombe che il prof Russo ha preparato con la classe 3A ter e le uova che il Prof. Rizzini sta preparando con gli allievi delle varie classi di pasticceria, con l'aiuto dei ragazzi dei percorsi personalizzati.

- TECNOLOGICAmente -

LA RIVOLUZIONE DELLA DOMOTICA

La domotica per definizione è quella branca di studio che punta a migliorare l’abitabilità e la funzionalità delle nostre case, grazie a un insieme di automazioni e tecnologie domestiche che consentono di gestire da remoto tutti gli apparecchi di casa tramite l’impianto elettrico. 

La domotica svolge un ruolo importantissimo nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. 

Con "casa intelligente" si indica un ambiente - opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato - il quale mette a disposizione dell'utente impianti che vanno oltre il "tradizionale", dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome o programmate dall'utente o, recentemente, completamente autonome.

L'edificio intelligente, con il supporto delle nuove tecnologie, permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza e per migliorare la qualità dell'abitare e del lavorare all'interno degli edifici. È bene notare che la domotica non sempre consente di ottenere risparmi energetici in abitazioni private, anzi il consumo stesso del sistema domotico potrebbe aumentare il fabbisogno energetico dell'abitazione. Grazie alla domotica, potranno essere adoperati impianti di questo genere in altri contesti, quali: ospedali, case per persone disabili, oppure nelle aziende per gestire l'illuminazione notturna, supervisionare un impianto fotovoltaico, ecc. 

Federica Rotini 4A

- L'ESPERIENZA -

IL MESTIERE DEL BAR TENDER

Spesso il lavoro del bar tender è pensato come un lavoro semplice e quasi scontato: dove sarà mai la difficoltà nel stare dietro un bancone a preparare cocktail, spesso anche in bicchieri che andranno buttati, come nelle discoteche? In effetti vista in questo modo può sembrare una professione tranquilla, ma chi sta dall'altra parte non sa quanto invece sia impegnativo. Le discoteche sono posti, oltre che molto rumorosi, anche molto affollati e i barman dietro il banco corrono quasi letteralmente per soddisfare tutti in meno tempo possibile.

Tempo addietro, le discoteche erano anche meno attrezzate e ogni singola cosa andava fatta a mano, ma non per questo le preparazioni erano più semplici. Mio padre, per esempio, ha lavorato in qualche discoteca e le sue esperienze sono molto lontane da quello che un semplice consumatore si immagina: il barman era il suo secondo lavoro, ma faceva le serate più impegnative della settimana, il venerdì e il sabato. Tra i suoi racconti, il più avvincente è sicuramente quello del Motion: una vecchia discoteca che ha chiuso intorno al 2000. Lo stabile venne recuperato da un vecchio cinema e quindi non era troppo grande, poteva ospitare 300/350 persone anche se, dalle parole di mio padre,  non ve n'erano mai meno di 600. Inoltre, per arrangiare il banco che era molto stretto per i due barman che erano, si erano organizzati in modo un po' particolare: avevano di fatto diviso a metà il bancone, condividendo soltanto la spillatrice della birra che era una e al centro; dividendo il banco a metà, avrebbero dovuto avere a metà anche le varie bottiglie, cosa che però non veniva rispettata e aprivano anche più di una bottiglia dello stesso alcolico alla volta (in un bar non si può avere aperta più i una bottiglia dello stesso tipo contemporaneamente). Mio padre lavorava 4 ore e le impiegava tutte a fare uscire fino anche 800 consumazioni. Per di più, il Motion era un locale frequentato da molti gruppi di persone e non sempre andavano d'accordo: la "rissa del sabato sera" era abituale e spesso i buttafuori erano molto più indaffarati di quello che si potrebbe; una serata in particolare mi racconta, che i buttafuori dovettero tenere a bada 2000 persone fuori dal locale, perché non potevano farle entrare. 

Malgrado non fosse un lavoro sempre tranquillo, mio padre mi dice sempre che non gli pesava eccessivamente;  ha sempre lavorato come bar tender per divertirsi e scaricare la tensione facendo qualcosa che gli piace, almeno fin quando non hanno smesso di pagare bene.

Nora Sgorlon 3B

Questa è una foto di mio padre che è andato a servire una sera di carnevale

- L'ALMANACCO -

11 MARZO FUKUSHIMA

L'unidici marzo è stato il dodicesimo anniversario  del disastro avvenuto a Fukushima .

Quando il più forte terremoto mai registrato in Giappone si sviluppò al largo della costa orientale del paese, alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi era in teoria tutto sotto controllo. Erano le 14.46 dell’11 marzo 2011 e la scossa di magnitudo 9.1 aveva avuto epicentro a 97 chilometri di distanza dalla centrale. I sistemi di sicurezza percepirono il terremoto e automaticamente interruppero le reazioni di fissione nucleare. Allo stesso tempo attivarono i generatori di emergenza, per raffreddare i reattori, come previsto dai protocolli.

A non essere stata prevista era l’onda di oltre 14 metri che arrivò un’ora dopo, che avrebbe causato un incidente che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica classificò come «catastrofico», secondo la sua scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici. Soltanto un altro incidente era stato inserito nella stessa categoria: quello avvenuto venticinque anni prima nella centrale ucraina di Chernobyl. L’inadeguatezza dei sistemi di sicurezza della centrale di Fukushima portò alla parziale fusione dei noccioli di tre dei suoi reattori. Le successive esplosioni diffusero polveri radioattive per chilometri attorno alla centrale e costrinsero decine di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case per anni. 

Il disastro non fu causato dal terremoto ma dallo tsunami scaturito da esso. Meno di un’ora dopo il terremoto una grande onda d’acqua, alta più di 14 metri, superò i moli che proteggevano la centrale e si abbatté sugli edifici dei reattori, facendo spegnere i generatori d’emergenza. Per come erano costruiti i sistemi di raffreddamento dei reattori, continuarono a funzionare per alcune ore, ma la mattina successiva si bloccarono e le barre di combustibile cominciarono a fondere. 

A cinque anni di distanza la situazione in quelle zone resta ancora molto grave. Gli elementi radioattivi a lunga vita, infatti, sono stati assorbiti da piante e animali e riconcentrati tramite le catene alimentari. Lo scioglimento delle nevi, le inondazioni e i tifoni hanno trascinato le sostanze radioattive nel Pacifico.

Secondo Greenpeace ci vorranno centinaia di anni prima che la situazione torni ad essere normale.

Le analisi commissionate dall’associazione ambientalista, inoltre, mostrano come elevante concentrazioni di radioelementi siano state trovate nelle nuove foglie delle essenze arboree e nel polline.

Sempre per quanto riguarda la flora, nella zona si sono verificate mutazioni nella crescita degli abeti con l’aumento di livelli di radioattività.

Ma non solo: sono sparite 57 specie di uccelli e si sono riscontrate mutazioni ereditarie nelle farfalle Pseudozizeeria maha. Il Dna dei vermi nelle zone è risultato altamente danneggiato e si è persino verificata una significativa riduzione della fertilità negli individui di rondine comune.

Infine, l’ecosistema degli estuari dei fiumi è stato contaminato da sostanze radioattive e nei pesci d’acqua dolce di importanza commerciale sono stati rinvenuti livelli di cesio pericolosamente alti. 

Sofia Labrach 4A

fonte: il giornalista

fonte: the vison

fonte: studio rapido

14 MARZO ALBERT EINSTEIN

Era nato, quando si dice il caso!, proprio nel giorno del P greco il 14 marzo del 1879 a Ulma, nel sud della Germania. Parliamo dello scienziato al quale, ormai universalmente, associamo l'immagine del genio. In che maniera ha cambiato il modo in cui guardiamo l'Universo? Tra i suoi meriti, per esempio, c'è quello di avere trovato una spiegazione all'effetto fotoelettrico, una conquista che gli valse il Premio Nobel per la fisica nel 1921.Negli anni '20 la sua popolarità esplose definitivamente ed Einstein si trasformò in una sorta di rockstar scientifica, la prima della storia. Oggi, circa un secolo dopo l'inizio del suo mito, il ricordo non accenna a sbiadire e la sua immagine è ancora il simbolo di intelligenza, l'icona del genio. Nella sua vita scrisse diverse lettere dalle quali ritroviamo diverse frasi celebri come: 

Io appartengo all’unica razza che conosco: quella umana, o   L’uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.  

Molte altre gli sono state attribuite, anche se non le aveva mai scritte e pronunciate. Sfortunatamente questo genio ci ha lasciato il 18 aprile del ‘55 per un aneurisma celebrale.  Il patologo di guardia incaricato di fare l'autopsia al cadavere, stava per passare alla storia. Non per aver svolto l'esame forense, bensì niente di meno che per aver rubato il cervello più eccezionale della storia, Thomas Harvey sostenne che il prelievo del cervello non era stato un “furto”, ma un gesto compiuto “in nome della scienza”. Il cervello – uno dei più singolari e straordinari della storia dell’umanità, secondo Harvey – sarebbe servito come oggetto di studio. In effetti gli ospedali conservano spesso organi che ritengono d’interesse per studi patologici, ma quando s’iniziò a vociferare che il cervello di Einstein era stato asportato di nascosto e che Harvey non aveva avuto il consenso della famiglia, il medico riuscì a convincere il figlio maggiore di Einstein, Hans Albert, perché gli permettesse di conservare il cervello di suo padre, e promise di usarlo solo per fini scientifici. Questo ero porto diverse controverse e in molti ancora oggi sono contrari a ciò.

Fonte foto: https://qrios.it/

                     https://www.scienzaeconoscenza.it/

Ginevra Cavalleri 1A

- IL CALDERONE -

I SEGRETI PER UN CAPPUCCIO PERFETTO

La prima regola da seguire per un buon cappuccino è la regola delle 5 M,ovvero: Miscela, Macchina del caffè, Macinadosatore, Mano e Manutenzione.

Sono tutte importanti, ma di sicuro per un buon cappuccino una buona miscela di caffè è la cosa più importante tra le 5.

Un cappuccino è fatto di caffè e latte montato, la mise en place da fare per questa bevanda calda è composta da sotto tazza grande tazza grande o da cappuccino e cucchiaino da cappuccino.

Per prima cosa dopo la mise en place è montare il latte: per montarlo alla perfezione bisogna riempire una lattiera leggermente sotto alla metà di latte, mettere poi la lancia a vapore leggermente sotto alla superficie del latte, aprire la lancia e cercare di creare un vortice per far inglobare più aria possibile, dopo aver montato il latte bisogna passare al caffè, si prende il braccio portafiltro, nel caso sia pieno svuotarlo e pulirlo, riempirlo di polvere di caffè, pressare, agganciare alla macchina del caffè, mettere la tazza da cappuccino sotto all'erogatore e premere il pulsante per una dose di caffè.

Dopo aver fatto il caffè si ritorna al latte, fare dei movimenti circolari con la lattiera per far lucidare il latte e per togliere eventuali bolle, inclinare leggermente la tazza di caffè e versare la crema di latte e servire.

Ci sono alcuni bar che decorano i loro cappuccini con molta fantasia come il proprietario della pagina Giovannino Cappuccino che scrive frasi divertenti sui suoi cappuccini.

l’arte del disegno sui cappuccini è chiamata latte art e viene fatta a volte aggiungendo del cacao o dei topping sulla superficie del cappuccino, la forma più famosa è il cuore.

                                                                                                                                                                                                                                                 Andrea Maffi 1^B  

Latte art

fonte:Wikipedia

Latte art Chiara Ferragni

fonte: Facebook GiovanninoCappuccino


Latte art Frida Khalo

fonte: Facebook GiovanninoCappuccino

DIFFERENZA TRA CROISSANT E BRIOCHE

La forma della brioche si distingue dal cornetto e dal croissant; infatti, è tondeggiante e, ma non sempre, con una pallina di pasta sulla superficie

Solitamente in Francia il croissant non viene riempito con creme o cioccolata: per quello c'è il pain au chocolat, preparato con un impasto simile e farcito con pezzi di cioccolato. La ricetta del croissant prevede inoltre meno zucchero rispetto al cornetto, il che lo rende più neutro e adatto anche ad essere farcito con salumi e formaggi, per una merenda o una colazione salata.

Matilde Bergamaschi 1A bis

brioche 

fonte: le mille ricette

cornetti

fonte: red academy

croissant

fonte: gran caffè gabrinus

LE COLLEZIONI PIù STRANE DEL MONDO

Già da prima della nascita di Gesù l’ uomo colleziona oggetti, basta pensare che il primo museo risale al  530 A.C. Costruito da una principessa babilonese per conservare artefatti, rarità e curiosità naturali.

Ormai è diventata quasi una moda collezionare di tutto  come Charlotte Lee di Seattle da Washington, con le sue 5.631 anatre di gomma iniziate a collezionare dal 96. Barbara Hartsfield ha la più grande collezione di sedie in miniatura. Le ha collezionate per oltre 10 anni e ne ha accumulate 3.000. l'australiano Graham Barker conserva da circa 30 anni la lanugine del suo ombelico all’interno di barattoli di vetro. John R., Connecticut, colleziona da decenni ciocche di capelli umani, tanto da entrare nel Guinness dei primati. Centinaia di ciocche di personaggi famosi e storici sono custodite gelosamente. Da Abraham Lincoln a J.F. Kennedy e Elvis Prestley e molti altri.

Richard Doyle (UK), possiede 10,050 multe da parte di ufficiali di polizia. le colleziona dal 2009. L’artista olandese Florentijn Hofman ha preso un’enorme scimmia gonfiabile e l’ha ricoperta con 10mila infradito colorate che collezionava. direttamente dal' Italia troviamo Tony De Santis  con 8,520 carte da gioco del joker

A volte però capita che i collezionisti siano personaggi pubblici come Johnny Depp che ha affermato che possiede un'intera stanza dedicata alla sua personale collezione di barbie (anche molto rare) . Oppure Penelope Cruz e la sua collezione di grucce da oltre 500 tipi.


Strangio Tommaso 3C

fonte: new york times

L'IMPORTANZA DI AVERE UN ANIMALE DOMESTICO

Non si sa con certezza perché vivere con gli animali migliori la salute, la teoria più accredita è quella che ritiene che tale rapporto di convivenza aumenti i livelli di ossitocina ovvero l’ormone dell'amore, che fa diminuire la pressione sanguigna e i battiti cardiaci, migliora le difese immunitarie e la tolleranza al dolore oltre ad abbassare i livelli di stress, rabbia e depressione.


Ecco alcuni vantaggi:

Una recente ricerca del Department of Public Health Sciences dell'Henry Ford Hospital di Detroit ha dimostrato che vivere con un cane o un gatto durante il primo anno di vita rinforza il sistema immunitario dei più piccoli, sia nei confronti di virus e batteri, sia per quanto riguarda le più comuni forme di allergia, riducendo il rischio di sviluppare allergie nell’infanzia e abbassando anche il rischio di asma.

 

Un recente studio ha dimostrato che chi deve accudire un amico a quattro zampe, è più in forma di chi non ha animali domestici: avere un cane, comporta diverse passeggiate al giorno, quindi più movimento fisico. Potrai fare lunghe camminate, correre all’aria aperta, come anche condividere una nuotata al mare: le attività da fare con il tuo cane sono davvero tantissime e potrai rimanere in forma migliorando anche il legame con lui.
Anche per questo, avere un animale domestico riduce il rischio di malattie cardiovascolari: l’American Heart Association ha dimostrato infatti che, chi possiede un cane, essendo meno stressato e facendo più movimento, sarebbe meno esposto ad alcuni importanti fattori di rischio quali, il diabete, la pressione alta e godrebbe dunque di una forma fisica migliore.

 

Andare con il cane al parco, portare il gatto dal veterinario come anche solo andare al negozio di animali per comprare il cibo ai pesci rossi: queste sono tutte attività che ti aiuteranno a socializzare e conoscere persone nuove, accomunate dall’amore per gli animali.
La riscoperta del dialogo e la capacità di rapportarsi con perfetti sconosciuti ti farà sentire meglio, giorno dopo giorno. Oltretutto uno studio condotto da Dog's Trust ha dimostrato che chi esce a spasso con il cane risulta più attraente e ha realmente più probabilità di fare conoscenze, stringere amicizie e, magari, incontrare il grande amore!

 

La vita moderna è frenetica e porta a sviluppare alti livelli di stress quotidiano, come ad esempio per il lavoro, la famiglia, preoccupazioni economiche e pressioni sociali. Il contatto con gli animali abbassa il cortisolo, rendendo tutto più leggero e smorzando tensioni e stress.  


L’amore incondizionato che donano gli animali, il loro modo di relazionarsi e impegnare il loro “umano” nella vita quotidiana si sono rivelati un’ottima terapia contro la depressione e un formidabile supporto per uscire dalla delicata situazione denominata Disturbo da Stress Post-Traumatico.


Immagina di tenere in braccio un cucciolo, di accarezzare un cane sulla schiena o di avere un gatto rannicchiato sulle tue ginocchia: la sensazione di benessere che ne deriva è davvero rilassante.

Non c’è niente di meglio che dare e ricevere affetto, ed è proprio per questo che avere degli animali domestici fa bene alla salute: aumentano i pensieri positivi, ci fanno sentire bene con noi stessi e ci aiutano a ridurre lo stress. 

Giuditta Lorenzi 4A

- FOOD INNOVATION -

COSA MANGIAMO DI NUOVO NEL 2023?

Anche se nella maggior parte dei casi rimarremo fedeli alla tradizione, sembra che tra i food trend del 2023 ci sarà ampio spazio per rivoluzioni di tutti i tipi: dall'inserimento dei semi di chia alla crescita del novel food (insetti commestibili) in tutte le cucine del mondo.        

Parlando in campo supermercati, si vedranno sempre più cibi senza, ovvero senza zucchero, senza uova, senza glutine, senza lattosio (seguendo la filosofia less is more).

Insieme  alle food trends di quest'anno si troveranno anche moltissime innovazioni chiamate dolci ibridi come il Duffin (donut+muffin) oppure il Baissant (bagel+croissant).

Ci saranno inoltre molti miglioramenti dal punto di vista alimentari: come  più attenzione alla qualità dei prodotti agricoli, dove al centro d'ora in poi ci sarà  il benessere degli animali. Si cercherà di  migliorare la vita di polli e galline.

Uno dei cambiamenti  più  notevoli sarà sicuramente l'uso dell'olio di avocado, sia per cosmetico, sia in ambito nutrizionale, ha una composizione che lo rende molto simile all'olio d'oliva. Quindi d'ora in poi verrà ritrovato in insalate, snack, maionese, piatti pronti e per marinare carni e pesci.

Alla fine in poche parole, nel futuro prossimo si cercherà di fare più attenzione alla salute del cliente, ci sarà una crescità d'interesse per i prodotti più sostenibili, locali e che rispettino il pianeta.  Inoltre, uno degli obbiettivi più futuri sarà far diventare la dieta alimentare Plant Based, ovvero una dieta completamente vegetale.  Queste sono le maggiori food trends che ci saranno nel 2023.

immagine: 2023 grocery foods trends to watch

Gabriele Chignoli 3c

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- A LEZIONE CON... -

MARTA GUERINI E LE TARTELLETTE

I ragazzi di 1A hanno prparato tartellette di vario tipo con la frolla, supportati dalla loro nuova prof. Marta Guerini.                 

MAURO RIZZINI E LE PROVE D'ESAME...

I ragazzi di 4a continuano con le prove per i loro piatti d'esame.                      

- MUSIC CLUB -

BLΛƆKPIИK

Le  BLΛƆKPIИK sono un gruppo kpop di cantanti sudcoreane, formatosi nel 2016, composto dalle cantanti Kim Jisoo, Kim Jennie, Park Roseanne e Lila Manobal.                 

Il gruppo è nato grazie alla casa discografica YG Entratainment.

Le  BLΛƆKPIИK non solo sono il gruppo musicale più ascoltato su spotify e su youtube, ma sono anche le detentrici del record di iscritti su youtube. 

Le ragazze sono state selezionate attraverso anni di rigide competizioni. Il 1° giugno 2016 il primo membro del gruppo è stato rivelato: Jennie, l' 8° giugno 2016 si è unita  Lisa, pochi giorni dopo tocca a Jisoo, mentre l'ultima a  debuttare è Rosè il 22° giugno 2016.

I PRIMI TRAGUARDI: Quando pubblicarono la canzone  "BOOMBAYAH"  il gruppo divenne il maggiore esponente del k-pop, il video clip della canzone ebbe così tante visualizzazioni che entrò nella top 20 delle canzoni con più visualizzazioni al mondo. L'anno dopo, è stato rivelato ufficialmente il nome del loro fan club:  "blink" questa parola, è  formata dall' unione delle parole black e pink. Poi mesi dopo nel genneio del 2018 venne pubblicato l'album "square up", in cui è  presente la canzone "Ddu-Du-Ddu-Du" che in 24 ore fece il record di 36,2 milioni di visualizzazioni.

IL WORLD TOUR:  Il 31 ottobre 2018 le BLΛƆKPIИK annunciarono le prime date del loro world tour tappa asiatica, nel gennaio del 2019 vennero pubblicate tutte le 22 date di tutto il tour.  L'In Your Area World Tour è diventato il tour di maggior successo di un gruppo femminile coreano nella storia. Tra questi 22 concerti in città tra cui Bangkok, Giacarta, Manila, Singapore, Kuala Lumpur, Los Angeles, Chicago, Hamilton, Newark, Atlanta, Fort Worth, Londra, Parigi, Macao e Melbourne sono stati esauriti. Anche tutti e quattro i concerti per la tappa giapponese sono stati esauriti.

BORN PINK: Quest'album fece il giro de mondo in poche ore, persino, il giorno dopo il suono più utilizzato su tik tok fu "pinkvenom" la  seconda canzone più ascoltata del loro album, la canzone più ascoltata del album è tutt'ora shut down. 

PINK VENOM WOLD TOUR:  Questo world tour,  è  tutt'ora in corso e finirà il 17 giugno a Sidney.  Questo tour fece così tanto scalpore che in poche ore tutti i biglietti furono sold-out.   

                                                                                                             Emanuele Venturati 1A bis 

- SFUMATURE D'ARTE -

GUSTAV KLIMT

Gustav Klimt nacque il 14 luglio 1862 a Baumgarten, secondo di sette fratelli (quattro femmine e tre maschi). Il padre Ernst Klimt era un orafo, la madre, Anna Finster, era una donna colta e cantante di musica lirica. Tutti i figli maschi della famiglia Klimt riveleranno in futuro una forte inclinazione per l'arte. I fratelli minori di Gustav, Ernst e Georg, diverranno anch'essi artisti: Ernst diventerà un pittore e lavorerà con il fratello Gustav fino alla sua morte. 

Georg seguirà le orme del padre, diventando orefice. Gustav frequentò per otto anni la scuola primaria, e successivamente, nel 1876, malgrado le pressanti ristrettezze economiche, allora quattordicenne venne ammesso a frequentare la scuola d'arte e mestieri dell'Austria; dove studiò arte applicata fino al 1883, cominciando a  imparare a padroneggiare diverse tecniche artistiche, dal mosaico alla ceramica.

I frutti di tanto arricchimento non poterono tardare: già tre anni dopo, al giovane Gustav venne commissionata la decorazione del cortile del Kunsthistorisches Museum.

Da questo momento in poi, gli incarichi iniziarono a moltiplicarsi: nel 1880 dipinse le quattro allegorie del Palazzo Sturany a Vienna e il soffitto della Kurhaus di Karlsbadmentre tra il 1886 e il 1888 si dedicò, con il fratello e l'amico Franz von Matsch, alla decorazione del Burgtheater, in una serie di pannelli raffiguranti teatri dell'antichità o del mondo contemporaneo. I tre iniziarono a guadagnare ben presto notorietà negli ambienti artistici.

A testimonianza del suo riconoscimento artistico, nel 1888 Klimt ricevette una benemerenza ufficiale dall'imperatore Francesco Giuseppe e le università di Monaco e Vienna lo nominarono membro onorario. Nel 1892, a pochi mesi dalla morte del padre, anche il fratello Ernst morì improvvisamente: a questi lutti, che lasciarono un segno profondo anche nella sua produzione artistica, seguirono ben sei anni d'inattività. Nello stesso periodo avvenne l'incontro con Emilie Flöge, gli sarà compagna fino alla morte.

                                                                                                                  Papalia Mia lou 1^B 

https://it.wikipedia.org/wiki/Gustav_Klimt

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