E Dio disse: “Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza” (Genesi 1,26)
Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza….
Una parte di questa verità descrive l’icona della Santa Famiglia.
L’icona della Santa Famiglia è come il viso umano della Santa Trinità.
Stando in preghiera davanti a questa icona, possiamo avere l’esperienza, che, aprendoci un bordo dell’Segreto della Santa Trinità, l’icona della Santa Famiglia diventa una possibilità straordinaria di poter risvegliare dentro di noi la Bella Persona le relazioni che apprezzano i valori come il Rispetto Reciproco.
Le parole potrebbero non convincerci, ma la bellezza oltreterrena è capace di rapirci con la forza della sua graziosa mitezza, per spingerci a voler uscire fuori dai confini delle nostre convinzioni e abitudini. L’Icona ha qualcosa dentro di sé che non ci permette di invecchiare spiritualmente. Dentro di lei c’è un vero frammento dell’eternità, per questo il contatto con essa ci ringiovanisce! Ci ringiovanisce sia intellettualmente che spiritualmente, e per questo ne gioisce anche il nostro corpo.
Gesù disse: “Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!” (Lc 17,20-22).
Il Battesimo apri per noi una nuova prospettiva di vita: l’eternità nell’amore di Dio e dell’uomo. Divento un cristiano, cioè un uomo salvato dal amore e dalla misericordia di Dio. Al contempo la morte non ha più potere su di me! Ottengo una nuova famiglia, e questa famiglia ottiene me. Gesù chiamò questa famiglia Chiesa. Da allora tutti guardiamo e ascoltiamo Gesù. Abbiamo bisogno della Luce che non si spegnerà mai, perché il battesimo è un traguardo, che allo stesso tempo è un punto d’uscita, per poter giungere in sicurezza al traguardo – A casa, dalla famiglia seduta allo stesso tavolo. Il battesimo mi apri una strada, che porta nel profondo, per poter andare avanti – svilupparsi, capendo chi è Dio e chi sono io; maturare nell’amore di Dio e dell’uomo, nel ambito spirituale e psicologico, avvicinandosi al traguardo.
Osserviamo allora l’Icona della Santa Famiglia, per poter vedere su cosa si basa un uomo, su cosa si basa un cristiano; Osserviamo l’Icona della Santa Famiglia, per poter vedere come è basata la Santa Chiesa, a quale comunità ci invita Gesù; Guardiamo l’icona della Santa Famiglia come uno specchio nel quale possiamo vedere i nostri sogni. Guardiamo l’icona della Santa Famiglia, per poter vedere cosa intendeva Gesù dicendo: Il Regno dei Celi è tra di noi.
La realtà della vita ha anche dimensioni che non si possono vedere. Gesù ci mostra le priorità e ci dà luce: “poiché senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5). Si potrebbe dire che è chiaro, ma il ritmo di vita che sperimentiamo ogni giorno, fa sì che l’anima di un cristiano si incastri nella morsa delle tensioni, e non riesca a stare al passo, cosi perde il contatto con “la Casa” e la Famiglia”. Il soggettivismo prende il posto dell’umiltà, e di conseguenza disorientamento. Il Cristiano diventa il sale che non ha sapore, e una finestra dalla quale non si vede il regno di Dio. Per fermare ciò, Dio ci dono, tra l’altro, le Icone! Guardando la bellezza diventiamo essa, e il silenzio ci può svegliare dal sonno. La vita è troppo corta per correre e litigare sempre; non si può calmare il vento; la vita non è soltanto tempo, ma è anche eternità. L’umiltà salverà l’amore.
Sediamoci davanti all’icona.
Lasciamole la nostra voce….
Lasciamo la nostra voce a Dio….
Riabbracciamoci di nuovo….
E Dio disse: “Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza” (Genesi 1,26)