Il Duomo di Tortona

Navata centrale Duomo di Tortona

Da secoli la dimora dei Vescovi tortonesi, era situata presso il colle Savo, accanto ad essa, sorgeva la Cattedrale con il suo Battistero; tali strutture erano situate all'interno del recinto della cittadella ma questo creava problemi poichè gli ingegneri militari di Carlo V si resero conto che quella piazza militare era indifendibile pertanto fu deciso l'abbattimento della Cattedrale e del Palazzo Vescovile.

Questi non ebbero subito una sede definitiva, ma si pensava di ricostruirli fuori dalle mura della città oltre porta San Quirino. In quel periodo si svolse a Tortona un acceso dibattito, il cui esito originò l'attuale topografia della città; gli attori di questo dibattito furono il Vescovo Cesare Gambera e il consiglio comunale.

Purtroppo il Vescovo a causa della sua salute cagionevole era spesso assente, infatti durante una di queste assenze,nel 1574 il Cardinale Della Chiesa fu sollecitato dai suoi superiori ad accelerare i lavori di edificazione del Duomo e posò la prima pietra presso la zona della vecchia chiesa di San Quirino.


Rientrato a Tortona il Vescovo Gambera non fu felice della decisione operata dal Cardinale della Chiesa e pertanto decise di scrivere un rapporto al Cardinal Borromeo in cui spiegava perché volesse mantenere la Cattedrale presso zona Santo Stefano.

Dopo diversi spostamenti, la Cattedrale trovò infine ubicazione presso Zona Santo Stefano grazie all’intervento di Papa Ghislieri. Nel 1572, anno della morte del Papa, il Cardinal Dalla Chiesa cambiò nuovamente la zona in cui sarebbe dovuta sorgere la nuova Cattedrale.

Questa decisione fu osteggiata dal Rapporto stilato dal Vescovo Gambara, nel quale si sosteneva che la zona di Santo Stefano sarebbe stata un’ottima sede in quanto dotata di maggior estensione rispetto a San Quirino.

Altri invece sostenevano che costruendo il Duomo nella zona di Santo Stefano avrebbe scoraggiato i fedeli a recarsi in chiesa in quanto luogo più distante dal centro cittadino.

La nuova Cattedrale venne poi edificata nel centro della città e quindi venne rasa al suolo l’antica chiesa di San Quirino e per ricavare la nuova piazza del Duomo si decidette di demolire decine di abitazioni.

Il Duomo a inizio '900








La nuova piazza fu finanziata interamente a spese del comune di Tortona, a patto che rimanesse di sua proprietà e i lavori iniziarono nel 1574.

Nel 1588 Cristierna, minacciò di non far ritorno a Tortona per le vacanze estive se la piazza del Duomo non fosse stata sgomberata del tutto; infatti sulla piazza sorgevano ancora dei fabbricati che intralciavano la continuazione dei lavori, ma infine dovettero essere demolite per terminare l’opera.

Nel 1583 Cristierna inaugurò formalmente la Cattedrale prima che fosse finita, il Vescovo Gambera potè murare sul muro del palazzo vescovile il suo stemma di famiglia corredato di Gambero, purtroppo però nella costruzione del nuovo palazzo vescovile dovette anche impiegare soldi di tasca sua.

Infine il 13 maggio 1589 la piazza fu conclusa e costò circa 5000 scudi, per questo il comune di Tortona ne vendette l’appalto per tenervi il mercato.

La piazza del Duomo era per buona parte lastricata grazie al meticoloso e incessante lavoro operato dal maestro Solarino e dai suoi selciatori della Val Camonica.

Nel 1592 vennero rimossi i primi ponteggi e la Cattedrale fu definitivamente consacrata nel 1595, ma i lavori di completamento si protrassero fino al 1602.

Nel 1609 Il Castello di Tortona terminò definitivamente le sue funzioni poiché venne colpito da un fulmine e il campanile esplose poiché era adibito a polveriera dalle truppe spagnole, il crollo del campanile inoltre comportò la distruzione della chiesa di San Giovanni in Piscina e dell'antico Battistero.