Il Vocabolario Treccani definisce l'anglicismo vintage nel modo seguente:

1. Denominazione generica di vini d’annata di pregio.

2. estens[ivamente]. Con sign[ificato] elogiativo, il termine è talora riferito, per estens[ione], anche a prodotti diversi dal vino, per es[empio] a un tabacco da pipa, a una serie di automobili, ecc[etera]. In partic[olare], nel linguaggio della moda, con riferimento a capi di vestiario, bigiotteria, oggetti di arredamento d’epoca o di gusto sorpassato e démodé, che evocano periodi remoti o testimoniano lo stile di un certo periodo o di uno stilista, e la tendenza stessa a fare uso di abiti, gioielli, oggetti di gusto sorpassato: quest’anno il v. ha grande successo. Usato anche come agg[ettivo], riferito a gusto, moda e sim[ili]: un vestito, un arredamento molto vintage.

Nel significato proprio, si può parlare di vino d'annata, o più genericamente di vino millesimato.

Per il significato estensivo, molto più comune oggi in italiano, le alternative sono svariate, a seconda del contesto e delle sfumature che si vogliono esprimere.

In funzione aggettivale: d'epoca, d'annata, di modernariato, antiquato, all'antica, vecchio stile, retrò, sorpassato, fuori moda, eccetera. Per esempio, la frase

• Faccio collezione di soprammobili vintage.

si potrebbe rendere con

• Faccio collezione di soprammobili d'epoca.

Per vintage come sostantivo, si volgeranno le espressioni appena viste in funzione sostantivale, nel significato più appropriato secondo i casi. Per esempio, la frase

• Per quest'anno si prevede un ritorno del vintage.

si potrà rendere come

• Per quest'anno si prevede un ritorno del gusto d'epoca.

• Per quest'anno si prevede un ritorno del modernariato.

eccetera, a seconda di ciò che s'intende precisamente.

Se si vuole comunque usare il termine inglese, ricordiamo che bisogna scriverlo in corsivo (in quanto forestierismo) o, se non si dispone di questa possibilità tipografica, tra virgolette.