Documenti

Regolamento

Integrazioni allo Statuto.

Attività dell’Associazione

Gli àmbiti d’interesse e di lavoro dell’Associazione sono molteplici. Nella pratica saranno modulati secondo le circostanze linguistiche e sociali del momento, e secondo le disponibilità economiche e di tempo dell’Associazione.

L’Associazione si propone di svolgere un lavoro di sensibilizzazione linguistica generale, cercando di raggiungere il pubblico più vasto possibile. Per questo fine l’Associazione potrebbe impiegare i seguenti mezzi:

L’Associazione si propone di svolgere un lavoro di divulgazione circa l’uso pratico della lingua, consigliando o sconsigliando certe forme linguistiche in quanto ritenute più o meno preferibili in conformità alle strutture, alla tradizione e al genio dell’italiano.

L’Associazione promuove e si propone lo studio scientifico dell’italiano, sia considerato come entità a sé stante, nei suoi svariati aspetti anche di dettaglio, sia nel suo rapporto con altre lingue e fenomeni, di qualsiasi natura.

L’Associazione auspica che lo studio e l’insegnamento dell’italiano siano maggiormente curati e diffusi, sia in Italia e negli altri luoghi italofoni, sia altrove nel mondo.

Dove lungo il cammino della lingua si offrano possibili cambiamenti, sia che sorgano spontaneamente nell’uso popolare, sia che siano avanzati come proposte consapevoli da individui o istituzioni, l’Associazione si propone di consigliare, guidare, indirizzare, affinché le eventuali innovazioni siano in armonia col corpo e lo spirito dell’italiano.

L’Associazione non si pone limiti preventivi per quanto concerne la possibilità di svolgere altre attività non specificamente previste nel presente Regolamento, ma sempre in linea coi propri scopi, ovvero la cura, l’arricchimento e la promozione dell’italiano.

Relazioni col mondo politico

L’Associazione non ha un orientamento politico, ed è aperta a persone con qualsiasi simpatia politica, entro i consueti limiti della pacifica convivenza umana.

L’Associazione auspica che la Repubblica italiana riconosca il valore della lingua italiana, e la curi e la promuova —sia nel proprio interno, sia nelle relazioni col resto del mondo— come un patrimonio e una risorsa di tutti gl’italiani e dell’umanità intera, similmente a come tutela e promuove il patrimonio naturalistico e il resto del patrimonio culturale italiano, sia materiale sia immateriale; dotandosi nel concreto d’una politica linguistica lungimirante e d’ampio respiro, affidata a istituzioni competenti, come avviene in altri paesi d’Europa e del mondo.

L’auspicio è che questa presa di coscienza avvenga non solo presso le istituzioni statali ma anche nel sentire comune della popolazione; per andare in questa direzione, l’Associazione si propone di portare le proprie istanze circa la questione della lingua all’attenzione del dibattito pubblico, anche politico, nei modi che saranno ritenuti più opportuni secondo le varie situazioni.

Statuto

Il fondamento legale dell'Associazione.

Statuto API fondazione 2024.pdf

Articolo 3 (scopi e natura dell’Associazione)

L’Associazione è costituita per lo studio, la cura, l’arricchimento e la promozione della lingua italiana, senza scopo di lucro [...].

Nasce per dare risposta al sentire di numerose persone, di varie parti d’Italia e del mondo, d’esperienze, àmbiti di lavoro, studi e contesti sociali differenti, le quali, ritrovandosi e discutendo, hanno preso atto d’alcune difficoltà che sta affrontando la lingua italiana, e intendono unire le forze per provare a migliorare lo stato attuale delle cose.

Queste difficoltà consistono primariamente in un insieme di fenomeni sociolinguistici di varia natura, che fanno sì che molti utenti dell’italiano, e soprattutto i parlanti nativi, misconoscano di fatto le forme, la ricchezza, le capacità di adattamento e le possibilità espressive dell’italiano, sia tradizionali sia neologiche; al contempo, gli stessi parlanti mostrano una netta preferenza, spesso inconsapevole ma tenace e pervasiva, per le analoghe possibilità delle lingue straniere, secondo una percezione asimmetrica e spesso falsata, non veritiera. La combinazione di questi fenomeni determina un indebolimento e quasi una sterilizzazione delle capacità generatrici dell’italiano, che pare incapace di denominare le tante novità del mondo creando termini propri, mentre gl’italofoni ricorrono per ogni concetto nuovo alle parole d’altre lingue, sanamente fertili e creatrici. In un quadro più ampio, l’interruzione del processo creativo d’arricchimento dell’italiano implica una riduzione e quindi un impoverimento della biodiversità linguistica del mondo, considerato complessivamente.

Quest’insieme di fenomeni è spesso vistoso per gli stranieri che si avvicinano alla lingua italiana, mentre gl’italiani, vivendo pienamente immersi in questa situazione alterata, non ne sono consapevoli, o quando consapevoli tendono a minimizzarla senza percepirne la reale portata. Dato che la lingua costituisce un modo primario di conoscere il mondo e di comunicare fra esseri umani, vicini e lontani, e influenza la nostra vita e le nostre scelte in numerosissimi modi, la mancanza di coscienza linguistica d’un intero popolo è un problema le cui conseguenze spesso vanno oltre la sfera esclusivamente linguistica. 

L’API ritiene che sia necessario iniziare una corretta campagna d’informazione, e mostrare il «buon esempio» nell’uso concreto della lingua, per far conoscere al pubblico il problema e le sue possibili soluzioni.

Di fronte alle varie iniziative sorte riguardo alla questione della lingua, finora più o meno isolate, l’API si propone di costituire uno spazio di riferimento, discussione e collaborazione collettiva, facilitando l’incontro proficuo di sensibilità diverse; uno spazio d’aggregazione e cooperazione per le tante persone che vogliono aver parte in questo lavoro d’attivismo e divulgazione, o anche solo manifestare, coll’iscrizione all’Associazione, la propria approvazione per le finalità del progetto. [...]