AFI: legenda
Per indicare in modo preciso la pronuncia facciamo uso dell'alfabeto fonetico internazionale, in sigla AFI.
Di séguito i simboli principali.
a come in casa.
b come in base.
k la c «dura» di cosa e chiave.
ʧ la c «dolce» di cera e ciao.
d come in drago.
e la e chiusa di vero.
ɛ la e aperta di certo.
f come in fuoco.
ɡ la g «dura» di gatto e ghiaccio.
ʤ la g «dolce» di gelo e gioco.
ɲ lo gn di gnomo.
ʎ lo gl di fargli.
i la i vocalica di pino e Riace
j la i (semi)consonantica di chiodo e grazie.
l come in lago.
m come in mare.
n come in netto.
o la o chiusa di molti.
ɔ la o aperta di forza.
p come in papa.
r come in rana.
s la s «dura» di seta.
z la s «dolce» di plasma.
ʃ lo sc di scena, lo sci di sciame.
t come in toro.
u la u vocalica di buco e duale.
w la u (semi)consonantica di quale e uomo.
v come in voce.
ʣ la z di zebra.
ʦ la z di alzare.
* il raddoppiamento fonosintattico, l'autogeminazione (se* mai ≈ semmai).
. la divisione sillabica.
Accento
L'accento s'indica con una lineetta verticale posta in alto («ˈ»).
Nelle trascrizioni in AFI, spesso l'accento è indicato ponendo questa lineetta prima della sillaba accentata. Ciò è corretto nelle trascrizioni fonetiche (tra parentesi quadre, «[ ]»), mentre è discutibile in quelle fonematiche (quelle che usiamo qui principalmente; tra barre oblique, «/ /»), perché la divisione in sillabe in italiano è un fenomeno solo fonetico, e non fonematico.
Per indicare l'accento fonematico, dunque, mettiamo la lineetta direttamente sulla vocale accentata (es.: chiedere /kjɛ̍dere/; amore /amo̍re/); cfr. l'uso dei segnaccenti in Žarko Muljačić, Fonologia della lingua italiana, Bologna, «Il Mulino», 1972.
Indichiamo tuttavia la divisione sillabica (con un punto fermo, «.») quando l'accento cade sùbito dopo un'i o un'u vocaliche, per marcare meglio la differenza rispetto alle corrispondenti versioni consonantiche. Per esempio:
piano /pja̍no/; diocesi /di.ɔ̍ʧezi/; diocesano /dioʧeza̍no/.
quale /kwa̍le/; duale /du.a̍le/; dualismo /duali̍zmo/.
Si confronti l'uso analogo che fa il DOP del trattino nelle sue trascrizioni.