15 maggio 2024

Primato, meglio che record

L’anglicismo record ha vari significati. Nel caso più comune, indica «[i]l risultato massimo conseguito in un determinato sport, nelle condizioni stabilite per regolamento» (Treccani, corsivo nostro). Per estensione, indica un massimo simile anche in altri contesti, fuori dall'àmbito sportivo. È spesso usato in funzione appositiva: «tempo record», «guadagni record».

Per il significato proprio, in italiano abbiamo un traducente esatto, che è primato. In certi casi va bene anche massimo.

In funzione appositiva, si può rendere con la locuzione da primato. In questa funzione, l'uso di record in italiano è spesso iperbolico, non relativo a primati veri e propri: in tal caso, si può anche sostituire con termini più generici, come eccezionale, straordinario, smisurato, esorbitante, spropositato, eccetera, valutando come sempre il contesto e il registro linguistico.

Il termine correlato recordman e il femminile recordwoman sono pseudoanglicismi, da evitare: nell'inglese vero si dice record holder. Anche per questo significato c'è una parola italiana: primatista.

Essendoci termini italiani adeguati, parlando e scrivendo in italiano questi sono preferibili agli anglicismi.

Se per qualche motivo si decide di usare comunque i termini inglesi, ricordiamo che bisogna scriverli in corsivo (in quanto forestierismi) o, se non si dispone di questa possibilità tipografica, tra virgolette. Per esempio: