20 marzo 2024

Ciber-, meglio che cyber-

Il prefisso inglese cyber- è un «[p]rimo elemento di parole composte della terminologia informatica angloamer[icana], [...] dall’agg[ettivo] cybernetic 'cibernetico', che alla cibernetica appunto fa riferimento» (Treccani).

Il prefisso italiano corrispondente, come scrive lo stesso vocabolario, è ciber-, analogamente estratto da cibernetico.

Essendoci già un equivalente italiano adeguato, parlando e scrivendo in italiano questo risulta preferibile all'anglicismo. L'anglicismo appare particolarmente immotivato, dato che la «parola madre» cibernetica è normalmente usata in forma italiana, e l'uso d'un prefisso inglese crea parole ibride (generalmente poco gradevoli) senza necessità.

Quindi, per esempio: ciberbullismo meglio che cyberbullismo; cibernauta meglio che cybernauta; ciberspazio meglio che cyberspazio.

Analogamente nelle lingue sorelle: spagnolo ciber-, portoghese ciber-, catalano ciber-.

Nell'uso comune, questo prefisso è spesso usato in senso generico e detecnicizzato, senza un riferimento preciso alla cibernetica; in un uso consapevole, si possono quindi valutare alternative più proprie, come informatico o in Rete, a seconda dei casi: cyberbullismo ( > ciberbullismo) > bullismo in Rete.

Se si vuole comunque usare il prefisso inglese, ricordiamo che bisogna scriverlo in corsivo (in quanto forestierismo) o, se non si dispone di questa possibilità tipografica, tra virgolette. Marcando graficamente il prefisso, può essere gradevole scrivere la parola con un trattino anziché tutt'attaccata. Per esempio:

Cyber è talvolta usato anche come parola autonoma, con valore aggettivale. In tal caso, non si può sostituire direttamente con ciber, perché quest'elemento in italiano può essere solo prefisso, non aggettivo: bisogna usare cibernetico in forma completa oppure ciber- come prefisso, o —come detto sopra— termini più semplici come informatico. Per esempio, la frase

può essere rifatta in italiano come

o, più propriamente: