Poppea Sabina - Amore e tradimento nella Roma antica
Un urlo squarcia il silenzio: nel cuore dell'antica Roma, tra intrighi politici e passioni ardenti, ha luogo una morte tragica: quella di Poppea Sabina, la donna che ha conquistato il cuore dell'imperatore Nerone e che ad oggi paga il prezzo più alto per il suo amore. Poppea Sabina nasce nel 30 d.C. in una famiglia aristocratica romana. Sin dalla giovinezza, la sua bellezza e il suo carisma la rendono una figura di spicco. In molti hanno raccontato della sua vita: alcuni concentrandosi sui tratti più scandalosi, altri sul lusso della sua quotidianità e la sua ossessione per il suo aspetto.
Infatti gli storiografi riportano la credenza secondo cui si facesse il bagno nel latte di asina (Dione 62,27-28).
Sposata due volte prima di Nerone, l’hanno definita manipolatrice. Per potersi unire in matrimonio con lei, l’imperatore è disposto a far uccidere la madre, Agrippina Minore, la quale era contraria alla loro unione. Su incitazione di Poppea divorzia da Ottavia (Svetonio Vita di Nerone 35), figlia dell'imperatore Claudio e ne ordina l’omicidio, nonostante le gravi conseguenze politiche che questa decisione avrebbe comportato, dovute al favore popolare di cui godeva la vittima. Poppea diventa così l'imperatrice di Roma, sebbene il suo regno sia stato breve e tormentato.
La relazione di Poppea e Nerone è tempestosa, caratterizzata da passioni violente e tradimenti.
Nerone è noto per la sua instabilità emotiva e per la sua brutalità, mentre Poppea la ricordano ambiziosa e opportunista. Insieme, però, formano una coppia potente e pericolosa, decisa a far valere il proprio potere a qualsiasi costo. E nel 65 d.C., Nerone, durante una lite scatenata da un rimprovero fattogli da Poppea, la colpisce con un calcio all’addome, uccidendola. Eppure non si è sicuri di questa versione, Tacito scarta l'idea del veleno (Tac. Ann XVI, 6), mentre altri racconti suggeriscono, invece, che Poppea sia morta per complicazioni legate alla gravidanza.
Qualunque sia stata la causa esatta della sua morte, la fine di Poppea ha segnato la fine di un'epoca. La sua storia sarà tramandata attraverso i secoli, celebrata nelle opere di poeti, scrittori e drammaturghi e il suo nome di sinonimo di ambizione, passione e destino tragico. Anche se la sua vita è stata breve e tormentata, Poppea Sabina rimarrà una figura iconica dell'antica Roma, una donna ha osato sfidare il destino, dimostrando che il potere dell'amore e la tragedia dell'ambizione sono temi universali e senza tempo.
Rufrio Crispino: Capo della guardia pretoriana sotto Claudio, è il primo marito di Poppea. Insieme hanno un figlio, chiamato come il padre, però l'imperatrice Agrippina, ritenendolo fedele alla sua predecessora Messalina, lo solleva dal suo incarico.
Anche Nerone lo condanna per essere stato marito di Poppea, prima esiliandolo e successivamente ordinandone l'esecuzione, ma Crispino si suicida.
Nerone fa uccidere il loro figlio.
Marco Salvio Otone: Matrimonio controverso, alcuni ritengono sia stata Poppea a volerlo sposare per avvicinarsi a Nerone, altri che l'imperatore stesso la volesse come amante e per questo l'ha data in sposa a una persona di fiducia.
In ogni caso, Otone se ne innamora e Nerone è costretto ad annullare il loro matrimonio e allontanarlo rendendolo governatore della Lusitania.