Approfondimenti e materiali

Questa sezione offre alcuni materiali di approfondimento e risorse su tematiche inerenti alle linee di ricerca del gruppo messi a disposizione degli utenti in formato open access o accessibile, su richiesta all'indirizzo valentini@unive.it, attraverso inserimento di password.  



Tra storia e stereotipo


In questa sezione si presentano schede dedicate una ad un episodio leggendario, il ratto delle Sabine, l’altra ad una matrona vissuta in età storica, Cornelia madre dei Gracchi. La vicenda delle Sabine e quella di Cornelia hanno un forte valore simbolico:  si sviluppano in momenti di radicali cambiamenti per la comunità di Roma antica, ovvero l’età fondativa, occasione della definizione dei valori identitari della comunità romana riletta in momenti successivi e reinterpretata per rispondere a esigenze diverse di tempi diversi, e l’inizio del periodo di crisi della tarda repubblica, quando quei valori entrano in crisi e maturano le premesse per il principato, che individuerà propri fondamenti ideologici e propri modelli esemplari, anche attraverso una lettura strumentale del passato. La memoria degli avvenimenti che ebbero per protagoniste sia le Sabine che Cornelia fu oggetto di parziali revisioni in età augustea, in un processo di recupero del passato ma anche di manipolazione della tradizione, per la legittimazione della politica del principe. Gli avvenimenti che ebbero per protagoniste queste donne conobbero una notevole fortuna non solo in antico ma anche in epoche successive, contesti in cui la versione costruita e diffusa in augustea mantenne il suo potere di condizionamento. La rappresentazione di queste donne si costruì attraverso stereotipi che ritornarono regolarmente nei ritratti femminili, condizionando ancora oggi la percezione delle donne del passato ma anche di quelle del presente, omologate alle loro antenate.   


Il ratto delle Sabine - A. Valentini


Cornelia, madre dei Gracchi - A. Valentini


Costruire il modello attraverso il racconto di una violenza: la morte di Lucrezia - F. Rohr