L'UCCELLINO DI VETRO

di Greta Grossoni






Sono una semplice donna romana che come le altre non ha ancora gli stessi diritti degli uomini.


Ho sempre avuto la passione per l’artigianato. Quando ero ragazza non avevo la possibilità di aprire una bottega, per questo il mio amico d’infanzia mi invitava sempre nel suo laboratorio del vetro.


Un giorno, mentre andavo da lui per produrre le solite ciotole, trovai una cannetta di ferro mista ad argilla che attirò la mia attenzione. La presi e una volta arrivata da lui iniziai a lavorare.


Continuavo a ipotizzare una nuova tecnica di lavoro e ad un certo punto mi venne un'idea: presi uno stampo a forma di uccellino, la cannetta, e misi al suo interno materiale viscoso per produrre il vetro.


Soffiando al suo interno iniziò a crearsi un uccellino leggermente colorato di blu. Ce l’avevo fatta ed ero così fiera che lo andai a dire al mio caro amico.

In un primo momento lui fu felice, poi però diventò pensieroso. 

Gli chiesi perché e lui rispose: “Ora che hai trovato questa nuova tecnica per lavorare il vetro, come faremo a renderla pubblica?”.


Pensai al fatto che se avessi parlato della mia scoperta non mi avrebbero mai creduto in quanto donna, quindi gli chiesi di prendersi il merito;  lui però non mi ascoltò e disse a tutti che era frutto della mia mente geniale.


Così tutto il popolo femminile iniziò a credere in me, a supportarmi e capì che anche noi donne possiamo eseguire lavori che gli uomini pensano siano adatti solo a loro.