La spilla fortunata


     di Elena Brogiolo

Mi chiamo Larentia, ho 15 anni e vivo ad Arona, una piccola e magnifica città in riva ad uno splendido lago e insieme alla mia famiglia gestisco una bottega al centro dell’abitato

Nella nostra bottega vendiamo oggetti di qualsiasi tipo come bracciali, scodelle per cucinare, lance per la caccia e soprattutto la cosa che mi piace di più sono le spille che si usano per chiudere le vesti.


Un giorno, durante una magnifica mattinata dal cielo azzurro, mentre stavo vendendo una lancia ad un signore anziano, entrò nella bottega un uomo dall’aria molto sospetta. Si guardava in giro a testa bassa, quando, ad un certo punto, aprì una borsa e ci mise tutti i bracciali e le spille che avevamo in esposizione. 

Io gridai “Al ladro!” e lo inseguii. Subito dopo, dietro di me si aggiunse mio fratello Gustavo che essendo molto più agile di me mi superò ed iniziò ad inseguire il ladro. 


Dopo minuti interminabili di inseguimento, mio fratello riuscì ad acchiappare il tizio, prendemmo tutta la merce che ci apparteneva e la portammo in bottega. 


Mentre riordinavo i gioielli, mi accorsi che assieme a tutte le altre spille c’era una spilla dall’aspetto affascinante e me ne innamorai subito. Mi accorsi che la spilla non apparteneva alla bottega e la tenni per me.


Usai la spilla durante un banchetto in riva al lago e le mie amiche che erano lì con me mi fecero i complimenti, ma il giorno dopo mi sentivo in colpa per non aver restituito la spilla al suo proprietario, quindi andai in giro per le varie botteghe per cercare di capire a chi appartenesse. 


Dopo varie ore di ricerca mi avvicinai ad un mercato dove c’era una signora anziana e le feci vedere la spilla che lei riconobbe subito. La signora era molto contenta e per ringraziarmi mi regalò un bellissimo bracciale con dei pallini molto belli ed eleganti.


Non mi pentii di aver portato indietro la spilla alla signora e ne fui molto contenta. Da quel momento insegnai alle persone che è meglio restituire che rubare e tenersi le cose che non ci appartengono.