Il guerriero protettore

di Marco Enfi

In una remota città celtica dell'Italia antica, viveva un coraggioso guerriero chiamato Ciarán. Era noto in tutta la regione come il protettore della città, poiché era dotato di una lancia e uno scudo magico, che gli avevano donato gli dèi della guerra.


Ciarán era stato scelto dai suoi antenati per proteggere la città, poiché aveva dimostrato un grande coraggio e una ferrea determinazione in battaglia. Era alto e robusto, con una folta barba rossa e occhi verdi come la giada. Indossava una tunica di lana grigia con motivi a zigzag e portava sempre con sé la sua amata lancia e lo scudo magico, che gli avevano permesso di vincere numerose battaglie contro i nemici della città.


La lancia di Ciarán era lunga e sottile, con una punta affilata che poteva trapassare qualsiasi armatura. Lo scudo magico era invece capace di respingere ogni sorta di attacco nemico. Quando combatteva con la lancia e lo scudo in mano, sembrava quasi invincibile.


Ma la vita del nostro protagonista non era solo fatta di battaglie e guerre. Era anche un uomo saggio, che sapeva risolvere i problemi della città con la parola e il dialogo, piuttosto che con la violenza. Era amato e rispettato dai cittadini, che lo consideravano un vero eroe.


Un giorno, la città venne minacciata da un nemico molto potente: un esercito di guerrieri barbari che proveniva dalle terre lontane del nord. Ciarán si preparò subito per la battaglia, ma sapeva che questa volta sarebbe stata molto difficile da vincere. Gli avversari erano in superiorità numerica e avevano armi molto potenti.


Si recò in cima alla collina che sovrastava la città e sollevò la lancia e lo scudo verso il cielo. Pregò gli dèi della guerra affinché gli concedessero la forza e il coraggio necessari per proteggere la città e i suoi abitanti.


Quando gli avversari arrivarono alla città, Ciarán scese dalla collina e si pose in prima linea, con la lancia e lo scudo in mano. Il suo aspetto era maestoso e imponente, e tutti i cittadini lo guardarono con ammirazione e rispetto.


La battaglia fu lunga e sanguinosa, ma alla fine Ciarán e i suoi alleati riuscirono a respingere gli avversari e a proteggere la città. La lancia dell'eroe trapassò molti guerrieri nemici, mentre lo scudo magico respinse gli attacchi più potenti.


Dopo la battaglia, i cittadini celebrarono la vittoria con canti e balli. Offrirono doni preziosi al vincitore e lo ringraziarono per averli protetti con tanto coraggio e dedizione. Ciarán sorrise con modestia e accettò i loro doni.