Edward Wadie Said nacque a Gerusalemme nel 1935 da genitori palestinesi. La sua famiglia, araba di religione cristiana battista, era risiedente a Il Cairo, città dove il padre possedeva un'attività commerciale dedita alla vendita di macchine da scrivere e forniture per uffici. Il padre di Said, essendosi arruolato nell'esercito statunitense durante la prima guerra mondiale, ottenne la cittadinanza americana, diritto del quale beneficiarono anche i figli.
A parte qualche viaggio in Palestina e i periodi estivi trascorsi in Libano, Said visse durante l'infanzia e la giovinezza in Egitto. Nella capitale Il Cairo frequentò gli istituti scolastici e i club sportivi gestiti dagli inglesi e dagli americani, frequentati dalle élite arabe e straniere dell'epoca. Gli fu impartita pertanto un'educazione secondo i canoni di istruzione britannica.
All'età di sedici anni si trasferì negli Stati Uniti, paese nel quale terminò le scuole superiori e proseguì gli studi dedicandosi alla letteratura nelle università di Princeton e Harvard.
Per il resto della sua vita risiedette a New York, dove insegnò letteratura comparata presso la Columbia University. Benché vissuto sempre lontano dalla sua città natale, Gerusalemme, e dalla regione mediorientale nella quale trascorse la gioventù, Said sentì forte il legame con le sue origini. Nel 1977 divenne un membro del Palestinian National Council, il parlamento in esilio fondato dall'Olp, e si impegnò costantemente per denunciare pubblicamente i soprusi di Israele nei confronti dei palestinesi.
In disaccordo con le politiche dell'Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) guidata da Yasser Arafat, nel 1991 si dimise dal suo incarico, ma continuò a difendere i diritti dei palestinesi tramite i suoi interventi sui giornali. Criticò duramente gli accordi di Oslo firmati tra Olp e Israele nel 1993, documenti da lui accusati di non tener conto dei rifugiati del 1967.
È morto a New York nel 2003, dopo aver vissuto gli ultimi dodici anni della sua vita sapendo di essere afflitto da una leucemia, periodo durante il quale scrisse la sua autobiografia Out of Place1.
1Edward Said, 1999, Out of place: A Memoir, London, Granta Books; trad. it. 2009, Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia, Milano, Feltrinelli.