Risposte a domande poste di frequente

8. Risposte a domande poste di frequente

(1) Il Battesimo “salva” il bambino? Il Battesimo in sé stesso non salva il bambino più di quanto non salvi l’adulto. Nell’Antico Testamento vediamo esempi di Israeliti che erano stati circoncisi, eppure furono perduti. Iddio chiama queste persone “incirconcise di cuore” e disse che erano tali e quali gli empi di questo mondo[1]. Essi portavano il segno della salvezza, ma non erano in condizione di salvezza. Nel Nuovo Testamento vediamo adulti battezzati che abbandonano le vie del Signore e che provano di non averlo mai conosciuto. Alcuni fra questi possono persino avere compiuto notevoli opere nel Suo nome, ma di essi Dio dirà: “Io non vi ho mai conosciuti” (Mt. 7:22,23). Questa gente portava su di sé un segno esteriore di salvezza, ma erano persone empie e perdute. Mettiamolo ancora una volta in rilievo, affinché questa domanda non sia più posta: Noi non affermiamo che il battesimo di un bambino, di per sé stesso, possa salvare davanti a Dio.

(2) Se Dio manifesta il Suo favore al bambino a causa dei suoi genitori credenti, è quella la grazia salvifica? Questa è una buona domanda. Se il battesimo del bambino nega la grazia ed insegna che una persona sia salvata dalle opere sue o quelle dei suoi genitori, allora dobbiamo respingere con forza quella dottrina, perché la Bibbia insegna che la salvezza è interamente per grazia.

Se Dio guarda con favore un particolare bambino, il Suo favore è ancora grazia. Il bambino rimane un peccatore. I genitori del bambino sono peccatori. Qualsiasi beneficio che Dio operi in quella famiglia rimane immeritato. Non ho mai incontrato un genitore cristiano che abbia detto, dopo che Dio salvò loro figlio: “Meritava che fosse salvato. Abbiamo pregato per lui, lo abbiamo istruito, lo abbiamo cresciuto disciplinato: Dio proprio ce lo doveva”. Che cosa, invece, noi diciamo? “Grazie, Signore, per la grazia che hai manifestato verso la nostra famiglia: siamo dei peccatori che non meritano la Tua bontà.

(3) Che accade se dei genitori si sforzano di essere fedeli nell’educare il loro figlio nel Signore, ma questi diventa un adulto empio ed incredulo? Noi non dovremmo mai abbandonare quella persona. Talvolta il bambino battezzato potrebbe non realizzare il suo Battesimo e giungere alla fede di suo padre se non in età avanzata. John Newton aveva una madre che amava il Signore per i primi sette anni della sua vita, ma poi si ribellò contro tutto ciò che era santo. Non fu che molto più tardi nella sua vita che fiorì ciò che sua madre aveva seminato in lui. Newton diceva che persino nei giorni più bui della sua depravazione egli non potesse dimenticare gli inni, i versetti della Scrittura, ed il catechismo che sua madre gli aveva insegnato.

E’ triste, ma può ben darsi che figli cresciuti in famiglie che veramente amano il Signore, Lo abbandonino e non tornino più a Lui. Questo viene insegnato in Ezechiele 18:5-13. Qui vediamo la figura di una simile persona. I suoi genitori erano giusti di fronte a Dio, ma lui diventa un campione di malvagità. Dio dice che questi verrà punito per l’eternità. E’ però l’eccezione, non la regola. Dovremmo essere piuttosto incoraggiati nel vedere una maggioranza di famiglie che veramente amano il Signore, le quali producono figli che altrettanto amano il Signore. Dobbiamo però stare attenti a come definiamo la “famiglia cristiana”. Ho visto uomini che sono stati potentemente usati dal Signore come predicatori, anziani, diaconi, evangelisti ed insegnanti di scuola domenicale, le cui famiglie erano dei deserti spirituali. Erano predicatori entusiasmanti, ma dei fallimenti come mariti e genitori. I predicatori dovrebbero essere esempi di mariti e padri fedeli alla volontà del Signore in questi specifici campi.

Inoltre, per “famiglia cristiana” non intendiamo semplicemente una famiglia che vada in chiesa la domenica (come dovrebbe). Spesso dei genitori si domandano che mai sia successo al loro figlio. Dicono “L’abbiamo educato nel migliore dei modi. Lo abbiamo portato in chiesa”. Quando però esaminate la loro vita famigliare in dettaglio, scoprirete il perché quel figlio abbia preso quella strada negativa:

    1. 1. Suo padre non leggeva la Bibbia e non pregava con lui a casa.
    2. 2. Egli non veniva disciplinato in modo costante e coerente.
    3. 3. I suoi genitori non passavano del tempo con lui, dedicandogli ogni settimana momenti significativi.
    4. 4. Egli passava più ore davanti alla televisione che fare qualsiasi altra cosa. Da adolescente poteva già guardare tutto ciò che voleva.
    5. 5. I suoi genitori erano molto più interessati nel suo successo mondano che del suo rapporto con il Signore.

In tali casi, fa dunque meraviglia che un figlio segua decisamente le vie del mondo? “Non fatevi illusioni: con Dio non si scherza! Ognuno di noi raccoglie quel che ha seminato" (Galati 6:7).

(4) Che dire di un bambino che cresce in una famiglia del tutto indifferente, se non ostile, alla fede ed all’impegno cristiano? Questo lo esclude automaticamente da ogni speranza? Nell’Antico Testamento vi erano egiziani, greci, persiani, e gente da altre nazioni, che giungevano alla fede nel Dio di Israele. In Ezechiele 18:14-20, Dio dice ad Israele che un uomo fedele potrebbe anche giungere da una famiglia infedele. Dio può spezzare la linea dell’infedeltà e dare inizio ad una vita di fedeltà a Lui ed ai Suoi comandamenti. Di fatti, la bellezza di una famiglia autenticamente cristiana è attraente per Cristo soprattutto in una società come la nostra in cui davvero miserabile è la vita familiare. In altre parole: invece di scoraggiare chi esce da un ambiente infedele a Dio, le nostre famiglie autenticamente cristiane vengono usate dallo Spirito Santo per attirarlo a Cristo.

(5) Che dire di un nucleo familiare dove un solo genitore è credente? Dovrebbe quel genitore cristiano battezzare il proprio figlio o figlia? La risposta è molto facile. Naturalmente che dovrebbe battezzarlo. Quando Dio guarda ad un bambino, Egli vi vede il figlio di uno dei Suoi figli. L’intera famiglia viene “santificata” o “resa speciale” anche attraverso un solo genitore autenticamente cristiano (1 Corinzi 7:14).

Nota

[1] “l'Egitto, Giuda, Edom, i figli di Ammon, Moab, e tutti quelli che si tagliano gli angoli della barba e abitano nel deserto; poiché tutte le nazioni sono incirconcise e tutta la casa d'Israele è incirconcisa di cuore” (Geremia 9:26).