1. Un tempo c’era la Circoncisione

1. Un tempo c’era la Circoncisione

Cominciamo la nostra riflessione con il personaggio dell'Antico Testamento Abramo. Forse penserai: “Che cos'ha a che fare con me questo antico racconto? Io sono un cristiano, non un israelita...”. La risposta è che ogni insegnamento del Nuovo Testamento ha le sue radici nelle Scritture ebraiche, chiamate 'Antico Testamento'.

Pensiamo ad un coltivatore di rose che abbia 500 piante di rosa. Va da sè che questi sappia molto sulle rose. Anche se però non potesse descrivere in che modo una rosa cresca e fiorisca, noi sappiamo dalla botanica che essa nasce dal suo seme – la storia di questa pianta inizia sempre dal suo seme, dalle sue radici. Così è nella Bibbia. Ciascuna dottrina evangelica affonda le sue radici nell'Antico Testamento. Se volete, per esempio, comprendere la dottrina biblica sul peccato, dovrete cominciare dalla Genesi. Oppure, se voi volete cogliere tutta la maestosa bellezza del sacrificio di Cristo sulla Croce, dovete leggere il Pentateuco (la Torah) e i Profeti. Allo stesso modo, se volete comprendere ciò che la Bibbia insegna sul Battesimo dei bambini, dovrete cominciare dall'Antico Testamento.

Dio accorda la grazia della salvezza ad Abramo[2]. Nella Lettera ai Romani, cap. 4, l'apostolo Paolo spiega come la salvezza di Abrahamo fosse il risultato della grazia manifestata verso di lui da Dio, e ricevuta da lui per fede. Nell’Antico e nel Nuovo Testamento, leggiamo queste parole: “Abram ebbe fiducia nel Signore e per questo il Signore lo considerò giusto” (Genesi 15:6) “Abramo ebbe fede in Dio e per questo Dio lo considerò giusto” (Romani 4:9). Abramo, per noi, è il modello di credente nell’Antico Testamento. Proprio come noi peccatori siamo salvati per grazia attraverso la fede in Cristo, così Abramo era un peccatore salvato per grazia attraverso la sua fede.

In Genesi 17:7 Dio chiama questo rapporto di salvezza “un patto eterno” – una promessa di Dio valida per sempre, di generazione in generazione[4]. L’onnipotente Dio si abbassa a livello umano per stabilire un patto con delle creature umane, benché siano ribelli e peccaminose. Egli così dà ad Abrahamo un segno o simbolo, per contrassegnare questo rapporto fondato su un patto. Egli dice che Abrahamo dovesse essere circonciso[6], e questa circoncisione doveva essere il segno del patto di grazia: “reciderete il vostro prepuzio come segno del patto tra me e voi” (Genesi 17:11).

Nonostante la stranezza della cosa, questo non è difficile da comprendere. Quando un uomo ed una donna si sposano, essi stabiliscono fra di loro un patto e si danno l’un l’altra un anello come segno del loro patto. Quando così guardo l’anello al dito di mia moglie, questo mi rammenta il patto che io ho stabilito con lei. L’anello è più che un pezzo di gioielleria da usarsi per ornamento: è il simbolo del più grande impegno che io possa prendere con un’altra creatura umana.

Allo stesso modo, la circoncisione era segno della salvezza che Dio avrebbe accordato ad Abrahamo. Perché Iddio sceglie proprio la circoncisione? In effetti, dobbiamo ammettere che si tratti di un segno alquanto strano. Sebbene noi non si possa rispondere del tutto a questa domanda, possiamo dire che la circoncisione probabilmente rappresenti la purezza[8]. Possiamo dunque dire con sufficiente certezza che Iddio voleva che fosse usato un segno esteriore di purezza per rappresentare una purificazione interiore e spirituale[10].

Quando un adulto non appartenente al popolo di Israele, decideva di diventare anche lui israelita e quindi credente, questi doveva essere circonciso. Se tu avessi abitato, mettiamo, nel Nord Africa, non fossi nato in una famiglia israelita, e fossi giunto a credere nel Dio di Abrahamo, allora ti sarebbe stata praticata la circoncisione come segno, suggello, della tua appartenenza al popolo di Dio[11].

Nell’Antico Testamento troviamo dei testi che tanto associano il segno con l’avvenimento significato da usare la parola “circoncisione” al posto di “salvezza”. La persona che non è in condizione di salvezza, viene così chiamata “incirconcisa”.

Si fa questo così spesso che talvolta ci si chiede se la circoncisione in sé stessa di fatto salvi l’individuo. La risposta a questa domanda deve essere un chiaro ed inequivocabile No! La tesi della prima parte di Romani 4 è che Abrahamo era stato salvato per fede, e non per circoncisione. Eppure dobbiamo sottolineare come Dio comandi la circoncisione come segno di salvezza “Egli ricevette la circoncisione in seguito, come segno che Dio lo aveva considerato giusto per la sua fede. Così Abramo è diventato padre di tutti quelli che credono in Dio senza essere circoncisi: Dio considera giusti anche loro” (Romani 4:11).

Potresti ora pensare: “…e allora? La circoncisione era segno di salvezza nell’Antico Testamento. Che ha a che fare questo con me?”. Se continui però a leggere in Genesi 17, troverai un comando sorprendente. Iddio dice ad Abramo di applicare il segno della salvezza a bambini nati nell’ambito della famiglia credente. Com’è possibile applicare il segno della salvezza ad un bambino che ancora non abbia espresso la sua fede? Eppure ecco il comandamento: “Ogni vostro maschio, di ogni generazione, quando avrà otto giorni, verrà circonciso. E così pure ogni schiavo nato in casa o comprato dagli stranieri, che per questo non discende da te” (Ge. 17:12).

Considereremo più tardi il perché Iddio abbia dato questo comando. Per ora vorrei solo che notassimo come non vi sia modo alcuno di equivocare queste verità:

    1. 1. Abramo era un peccatore salvato per grazia mediante la fede.
    2. 2. Dio fa si che la circoncisione diventi un segno di salvezza.
    3. 3. Il segno della salvezza doveva essere apposto anche ai figli dei genitori credenti appartenenti al popolo di Dio.

Se noi fossimo vissuti al tempo dell’Antico Testamento, noi, come genitori credenti, avremmo fatto circoncidere i nostri figli. Avremmo così applicato ai nostri figli il suggello della salvezza. Diventati adulti, qualche neo-convertito avrebbe potuto chiedere loro quando essi fossero stati circoncisi. I nostri figli avrebbero così risposto “da piccoli”. Senza dubbio il neo-credente avrebbe risposto con gioia: “Che grande eredità!”.

Note

[1] Davanti a Dio, a causa dei nostri peccati che ci separano da Lui, noi siamo tutti peccatori e meritevoli solo della sua condanna. La condizione umana, secondo la Bibbia, è tragica: siamo tutti perduti. Qualunque nostro eventuale sforzo per tornare in comunione con Dio, per essere salvi dal peccato e dalle sue fatali conseguenze, è destinato al fallimento. Iddio, però, sovranamente, decide di concedere grazia ad un certo numero di persone, di salvarle, di riabilitarle davanti a Sé, rigenerandole spiritualmente e purificandole gradualmente dai loro peccati.

[2] Davanti a Dio, a causa dei nostri peccati che ci separano da Lui, noi siamo tutti peccatori e meritevoli solo della sua condanna. La condizione umana, secondo la Bibbia, è tragica: siamo tutti perduti. Qualunque nostro eventuale sforzo per tornare in comunione con Dio, per essere salvi dal peccato e dalle sue fatali conseguenze, è destinato al fallimento. Iddio, però, sovranamente, decide di concedere grazia ad un certo numero di persone, di salvarle, di riabilitarle davanti a Sé, rigenerandole spiritualmente e purificandole gradualmente dai loro peccati.

[3] E’ un impegno, che Dio si prende verso di noi, nonostante la nostra indegnità.

[4] E’ un impegno, che Dio si prende verso di noi, nonostante la nostra indegnità.

[5] La circoncisione è l’asportazione chirurgica del prepuzio, rivestimento cutaneo del glande, parte terminale del membro virile.

[6] La circoncisione è l’asportazione chirurgica del prepuzio, rivestimento cutaneo del glande, parte terminale del membro virile.

[7] “Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion; indossa le tue splendide vesti, o Gerusalemme, città santa! Poiché non entreranno più in te l'incirconciso, e l'impuro” (Isaia 52:1).

[8] “Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion; indossa le tue splendide vesti, o Gerusalemme, città santa! Poiché non entreranno più in te l'incirconciso, e l'impuro” (Isaia 52:1).

[9] L'Eterno, il tuo DIO, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti, affinché tu ami l'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, e così tu viva” (Deuteronomio 30:6).

[10] L'Eterno, il tuo DIO, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti, affinché tu ami l'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, e così tu viva” (Deuteronomio 30:6).

[11] E quando uno straniero risiederà con te vorrà fare la Pasqua in onore dell'Eterno, siano circoncisi prima tutti i maschi della sua famiglia e poi si avvicini pure a celebrare, egli sarà come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangerà” (Esodo 12:48).