Pic-nic ai campetti della Reggia 19-7-11

Ho sempre associato il pic-nic a qualcosa di molto conviviale: il fatto di portare ognuno qualche cibaria da casa da porre al centro di una bella tavola a quadretti con un bel contorno paesaggistico come una dolce campagna all’ombra di un’ombroso albero e vicino ad un fresco ruscelletto quasi come in un bel quadro a pastelli vivaci; non c’è che dire che il tutto sia distensivo, molto distensivo.

Così, prendendo ispirazione, nasce l’idea del pic-nic serale ai campetti avanti la Reggia, così da unire la bella frescura del luogo aperto, la compagnia sempre alla ricerca di nuove idee e la scenografia che meglio di noi non possiamo avere: la facciata della Reggia di Caserta.

Verso le 21 di martedì 19 luglio arriviamo ai giardinetti, prendiamo posto all’inizio del prato sotto il palazzo reale vicino la Flora, dove l’illuminazione è più intensa. Aspettiamo l’arrivo di tutti gli altri giocando a badminton, gioco non molto conosciuto qui da noi ma in lenta diffusione; intanto qualcuno inizia a stendere le prime tovaglie altri accorrono incuriositi.

Poco alla volta il quadrato d’erba si riempie, ragazzi muniti soprattutto di bici accorrono da tutte le parti formando tanti gruppetti sparsi, anche la mia compagnia di amici aumenta, ora ne saremmo una cinquantina, ognuno con in dono per gli altri qualcosa di buono: tra quelli che ricordo vedo Filiberto con la mozzarella di Aversa, Nando con il melone misteriosamente sparito, Antonio Sangiovanni con il miele e la ricotta appena portata da Sepino, Gilberto con del cibo brasiliano e Federica con una bela ciotola di pasta e così via …

Il cibo è gustoso come anche la varietà visto i tanti “cuochi”, l’allegria e l’entusiasmo ovviamente si avvertono e contagiano tutta l’area, tutti sorridenti come non mai, la gioia è a mille! Si improvvisano intanto partitelle a calcetto, chitarrate, set fotografici! Altri dialogano con discorsi di ogni genere: c’è chi parla della vacanza, chi delle varie situazioni cittadine, chi scherza e basta.

Per finire una torta a dir poco squisita offerta da un gruppo di ragazze che festeggiavano l’addio al celibato di una di loro e come location avevano scelto proprio il nostro pic-nic!!! Ciò la dice lunga sulla voglia di ritorno alla naturalezza, alla spontaneità, verso dei ritmi più consoni a favore di maggiore tranquillità e leggerezza e verso una voglia di divertirsi ponendo al centro il rapporto umano anche con poco e nulla.

Alessandro Santulli