Ciclovia del Volturno

In bici dalle sorgenti fin quasi alla foce per scrutare, condividere e valorizzare il dolce percorso di uno dei fiumi più importanti del Sud Italia, è ciò che si prefigge la ciclovia del Volturno. Ideata nel 2010 dalla banca Capasso di Alife e realizzata e custodita dall’associazione MTB Volturno di Vairano Patenora è sicuramente un’importante passo verso uno sviluppo turistico tramite un adeguato avvicinamento al territorio.

Infatti lungo i 144 km del tracciato tante e differenti sono le località che si toccano al fine di conoscere meglio le varie realtà, sempre lungo vie comode e senza o con poco traffico automobilistico.

Si parte da Rocchetta al Volturno in provincia di Isernia, dove sgorgano le prime limpide e cristalline acque alla base dell’imperioso massiccio dei monti delle Mainarde, già parco Nazionale d’Abruzzo, e da subito si pedala immersi in una natura rigogliosa e verdeggiante! Nella prima parte si toccano e ci si sofferma in piccoli insediamenti abitativi, alcuni molto caratteristici, e si svolgono i dislivelli in discesa (soprattutto) e salita maggiori, ma soprattutto si visita la maestosa e purtroppo tanto perseguitata abbazia di San Vincenzo al Volturno.

Raggiunto il fondovalle è un trionfo della vita di campagna, costeggiando tanti orti abbiamo la piena visione della vocazione prioritaria di queste terre! Inoltre tocchiamo più volte il Volturno, ammirando come la portata d’acqua via via aumenta sempre più e dandoci qualche spunto per un rinfrescante bagno.

Presto sconfiniamo in Campania e qui la visione agricola aumenta ancor di più, pedalando ora tra campi sconfinati piantati a granoturno, zucca ed ortaggi vari, e poi allevamenti di bufale; a dir il vero la loro presenza caratterizza tutta la parte centrale del percorso per tantissimi km, rendendolo a mio parere anche un po’ monotono. Oltrepassate le ex riserve di caccia Borboniche presso Torcino sfioriamo città importanti come Vairano Patenora, dove d’obbligo è una piccola deviazione alla badia della Ferrara, ed Alife, città romana, quindi circumnavighiamo il poderoso insediamento di Caiazzo seguendo la larga ansa del Volturno.

Il paesaggio qui si ravviva molto ritornando in versione collinare ed offrendo grandi scorci panoramicissimi sulle vicine elevazione Matesine e sulla valle Telesina, siamo immersi ora tra secolari uliveti e gustosissimi vitigni! Superati gli abitati di Ruviano, Alvignanello e Castel Campagnano ci accingiamo a percorrere l’ultimo tratto costeggiando da una parte il Volturno, ora placido e gonfio e dall’altra i modesti monti Trebulani.

La meta finale di Capua non dista molto, la raggiungiamo con fierezza e ricchezza d’animo acquisita lungo le innumerevoli testimonianze di un territorio ancora troppo sottovalutato!