Che il Matese fosse un patrimonio naturalistico immenso è già cosa risaputa ma la sorpresa e lo stupore che assaporo ogni qual volta mi reco e mi addentro nel suo territorio è qualcosa di unico, ogni volta diverso, ogni volta originale; ogni qual volta una precisa caratteristica avvolge e conforma il tutto: condizioni metereologiche, vegetazione, colori, sensazioni non sono mai le stesse, ma scorrono e si modificano come una infinita scenografia teatrale!
Domenica 19 febbraio è stata una delle tante date uniche di permanenza Matesina, il tema predominante ovviamente è stata la neve, con il suo candido bianco che tutto vela ed attutisce. Amici di ventura un gruppone ben variegato di una cinquantina e passa; nessun atleta, ma persone normalissime accomunate dalla voglia di uscire per una giorno dalla quotidianità forzata e frenetica, ecco, sgombrare la mente per un giorno rigustando a pieno l’attimo, il vivere qui ed ora.
Altro tema univoco sono state le ciaspole, non molto note qui da noi e meglio conosciute con il nome di racchette da neve; applicate sotto le scarpe ci hanno permesso di galleggiare sopra lo spesso strato di coltre nevosa, che in alcuni punti del Matese ha raggiunto anche i tre metri di altezza, e poter così svolgere comodamente la bellissima passeggiata di trekking.
Una fitta nebbia, che ha sicuramente enfatizzato l’atmosfera circostante, non ha scoraggiato i domenicali escursionisti, come anche l’incessante pioggia mattutina del fondovalle; lungo tutto il percorso, accompagnati dal perenne crepitio dell’attrito delle ciaspole con la neve oramai compatta e dura, ha proiettato gli stessi in luoghi remoti ed in dimensioni astratte, ha plasmato la visuale celando o mostrando ciò che riteneva più opportuno, aumentando di densità in frangenti anche ostici, avvolgendo le nostre sagome sfocandole all’orizzonte fino ad inghiottirle improvvisamente e repentinamente. Sempre a vista invece almeno un faggio, che qui sopra abitano in colonie estesissime, con i loro spogli rami tendenti verso il cielo grigio di giornata auspicando il presto arrivo della primavera!
Monte Maio la meta per tutti, una cima di facile raggiungimento lungo il bianco tracciato con partenza da Miralago, circa cinque kilometri tra andata e ritorno, percorsi in circa 3 ore quasi volate poiché la concentrazione è stata del tutto rapita come detto dall’ambientazione paesaggistica e non temporale. Come sempre tanti i momenti di socializzazione e condivisione, partendo dalle tipiche e originalissime ciaspole di Raffaella che attirano l’attenzione di tutti (chissà se non le abbia messe apposta per questo?!?) ai lanci di palle di neve verso chiunque di Davide, alle esaustive spiegazioni dei luoghi di Mario ai continui tuffi nella neve di Beniamino!
A conclusione della giornata una rifocillante sosta collettiva presso Miralago per gustare i prodotti tipici Matesini e vivere un po’ del contrasto con l’intensa passeggiata mattutina; quindi ritorno a casa con un sicuro presto rivederci nelle terre dell’alto Casertano.
Alessandro Santulli
ps al seguente link tutte le foto dell'escursione
https://picasaweb.google.com/108797659571890739821/CiaspolataSulMatese19212