Giovanni Tamai

Di Giovanni Tamai si hanno poche testimonianze e poco precise. Sandonatese per nascita (8 febbraio 1924), fu costretto a lavorare fin da fanciullo a causa delle condizioni poco abbienti della famiglia. Rimasto analfabeta, si era dedicato al mestiere di meccanico. Aveva preso parte alla lotta di liberazione e con i compagni ne aveva condiviso l’ideologia, i pericoli e la morte. Era stato arrestato nel gennaio del 1944 con l’accusa di essere “un componente della cellula comunista delle squadre di azione G.A.P. (Gruppo di azione patriottica) di S. Donà di Piave.” Dopo l’arresto fu bastonato con violenza per vari giorni e poi fu portato in carcere. Da un documento di Giuseppe Gaddi, saggista e partigiano, sappiamo che, durante la reclusione, cercò di imparare a leggere e a scrivere “facendo le aste”, aiutato dai compagni. Morì il 28 luglio 1944, a soli vent’anni, per rappresaglia, dopo l’attentato compiuto dai partigiani alla sede del Comando provinciale della Guardia nazionale repubblicana di Venezia a Ca’ Giustinian.

Fonti

  • Commemorazione dei tredici Martiri nel XX anniversario della Resistenza, a cura dell’Amministrazione Comunale di San Donà di Piave
  • M. Biason, Un soffio di libertà. La Resistenza nel Basso Piave, Nuova Dimensione -Iveser -Anpi S. Donà, Portogruaro, 2007
  • Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana (http://www.ultimelettere.it), on line dal 26 aprile 2007, INSMLI
  • Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=3588), INFP - ANPI