Angelo Gressani

Faceva l’orologiaio ed era dotato di una vasta cultura. Angelo Gressani era un uomo buono, gentile, generoso, comprensivo ed intelligente. Grazie alla sua personalità fu nominato tenente partigiano della brigata “Piave”. Il suo contributo alla lotta partigiana fu molto importante dal momento che, sfruttando le competenze pratiche acquisite grazie al suo mestiere, riparava le armi della brigata. Era nato a Ovaro, in provincia di Udine, il 29 febbraio 1896. Si era trasferito a Ceggia con la famiglia poco prima di essere arrestato. In carcere, a Santa Maria Maggiore, venne trattato come un animale, senza pietà, torturato e picchiato a sangue, ma ad ogni domanda che gli veniva posta dava un’unica risposta: ”Non so niente”. Morì a 48 anni assieme ad altri dodici partigiani, sulle macerie di Ca’ Giustinian, dopo l’attentato partigiano al palazzo, che era sede del Comando provinciale della Guardia nazionale repubblicana. La famiglia seppe da “Il Gazzettino” la notizia della sua morte, che provocò un dolore profondo.

Fonti

  • Commemorazione dei tredici Martiri nel XX anniversario della Resistenza, a cura dell’Amministrazione Comunale di San Donà di Piave
  • M. Biason, Un soffio di libertà. La Resistenza nel Basso Piave, Nuova Dimensione -Iveser -Anpi S. Donà, Portogruaro, 2007
  • Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana (http://www.ultimelettere.it), on line dal 26 aprile 2007, INSMLI
  • Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=3588), INFP - ANPI