La mimosa: 

caratteristiche e curiosità

Il luogo d’origine della pianta è la Tasmania, in Australia, ed è stata introdotta in Europa a partire dagli inizi del 1800. Il nome italiano nasce dalla radice spagnola “mimar” ossia accarezzare, termine che si collega alla sensibilità del mondo femminile.

La mimosa è un’acacia. Produce fiori gialli molto profumati. Le foglie sono lunghe fino a 12 cm e sono costituite da altre foglioline più piccole, di colore simile all’argento. Il periodo di fioritura è all'inizio di marzo, perciò la nascita dei suoi fiori indica l’avvicinarsi della primavera. Richiede pieno sole e terreni da neutri a leggermente acidi. I fiori restano sulla pianta almeno per un paio di mesi. Subito dopo compaiono piccoli frutti che somigliano a dei legumi. Inizialmente di colore verde, poi bruno-nerastri.

Esistono diverse varietà di mimosa, ciascuna con caratteristiche molto differenti e dettagli peculiari. 

Questa pianta è stata scelta come simbolo per la festa della donna, celebrata tutti gli anni l’8 marzo, perché il significato della mimosa è legato alla forza e alla femminilità, ma è anche utilizzata per esprimere libertà, autonomia e sensibilità, tutte caratteristiche e qualità che si sposano perfettamente con il genere femminile. Può indicare il carattere femminile, così come la morbidezza e la delicatezza dei suoi fiori; quindi non è un caso che siano stati eletti simbolo di questa importante giornata. Ci sono anche altri motivi per i quali è diventata un simbolo, ad esempio la fioritura proprio nel periodo giusto, l'essere un fiore economico alla portata di tutti.  La sua capacità di fiorire anche in terreni difficili viene associata alla storia femminile e quindi alla resilienza delle donne, capaci di rialzarsi dopo ogni difficoltà e simboleggia anche le lotte per i diritti e quelle che ancora restano da fare per arrivare ad ottenere la parità di genere.

Questo fiore è simbolo della festa solo in Italia. La scelta risale al 1946 quando due donne dell’Unione Donne d’Italia (UDI), Rita Montagnana, antifascista che aveva preso parte alle lotte partigiane e Teresa Mattei, storica militante comunista, proposero il rametto di mimosa come simbolo in quanto rappresenta bene l’energia, la forza e la tenacia delle donne. L’Italia era appena uscita dalla guerra e un fiore economico e bello che cresceva spontaneo apparve come la soluzione più adatta. Da quel momento, molte nazioni iniziarono a celebrare la ricorrenza in date diverse e solo nel 1921 furono unificate nella data dell’8 marzo, la seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca.

Una giornata per rendere omaggio a tutte le donne, per celebrare le lotte per i diritti, le conquiste costate anni di contestazioni e tenacia. Una giornata speciale per ricordarci dell’importanza delle donne della nostra vita.



LA MIMOSA NELL'ARTE E NELLA LETTERATURA

Un esempio è il quadro William-Adolphe Bouguereau, del 1899: l'opera Mimosa rappresenta una giovane ragazza che tiene delicatamente tra le mani un vivace mazzetto di mimose. La mimosa è accostata ad una femminilità educata e raffinata, diventandone la sua piena interpretazione. 

William Adolphe Bouguereau

Paul Nash "Bosco di mimose"


La mimosa- Pablo Neruda

“Andavo a San Jeronimo

verso il porto

quasi addormentato

quando

dall’inverno

una montagna

di luce gialla,

una torre fiorita

spuntò sulla strada e tutto

si riempì di profumo.

Era una mimosa.”