Il cerro:

caratteristiche e curiosità

CERRO (Quercus cerris)

Quercia a foglie caduche (famiglia delle Fagaceae). Raggiunge un’altezza massima di circa 35-40 metri. Il tronco appare eretto, con corteccia dura, di color grigio cenere e molto fessurata quando la pianta è adulta. Le foglie hanno forma molto variabile, solitamente più allungate rispetto alle altre querce. Le ghiande, di color rosso scuro, sono coperte da una capsula con squame arricciate, particolarità che permette di distinguere il cerro dalle altre querce.

La quercia

Un ramo di quercia compare nell’emblema della Repubblica Italiana, speculare a una fronda di ulivo, e simboleggia la forza e la dignità del popolo italiano.


Nei periodi di crisi alimentare le ghiande venivano consumate sia cotte sia sotto forma di farina, con la quale si produceva il "pane di ghianda", che anticamente si preparava mescolando la farina ottenuta con un particolare tipo di argilla, secondo una tecnica usata dai romani per la preparazione dell’alica, pane di grano duro.

Dal punto di vista fitoterapico la quercia ha una grande importanza poiché ha proprietà antinfiammatorie, analgesiche, febbrifughe e tonificanti per il corpo.

Viene utilizzata anche in caso di pelle grassa, arrossamenti e dolori di bocca e gengive.

La corteccia della quercia è utilizzata per la produzione delle doghe delle botti in cui ancora oggi invecchiano vini preziosi.

Il suo legno, molto usato come combustibile, in passato era destinato anche alla costruzione di traversine ferroviarie.

I tre elementi utilizzati in fitoterapia sono:

  • la corteccia, per uso depurativo;
  • le foglie, come astringenti;
  • i frutti, sotto forma di polvere, per la cicatrizzazione delle ferite