Cheikh Sarr

Salva bagnante e muore, onori al senegalese (tratto da Corriere.it, 16 agosto 2004)

CASTAGNETO CARDUCCI (Livorno) - Sabato si è gettato in acqua, per tentare di salvare un bagnante in difficoltà. Poi, di Ckein Sarr (Cheikh Sarr, ndr), senegalese di 27 anni, si sono perse le tracce nel mare di Marina di Castagneto. Adesso il comune ha proposto per lui la cittadinanza onoraria. Il corpo del senegalese è stato recuperato lunedì intorno alle 19 in località Seggio di Donoratico, a poca distanza dal luogo dove era scomparso. Il comune di Castagneto Carducci si accollerà anche le spese per il funerale e per il rimpatrio della salma.

«È il minimo che possiamo fare per questo ragazzo - spiega il sindaco della cittadina toscana Tinti - perché il suo gesto merita di essere ricordato. È un esempio di altruismo e grande senso di civiltà». Ckeikh Sarr, viveva a Castagneto da quattro anni dove lavorava come muratore nell'impresa edile di Salvatore Mammoliti. «Era un ragazzo serio - dice il suo datore di lavoro - e un gran lavoratore. Mai un problema, sempre pronto a prodigarsi per riuscire al meglio nel lavoro. Da due giorni non faccio che ricevere telefonate dalle persone dove abbiamo lavorato con i nostri cantieri che mi continuano a chiedere se quello che è successo è vero. Sarr era conosciuto e amato da tutti in paese». L'operaio senegalese, di religione islamica, era in Italia dal 1998 e lavorava come muratore, era sposato e aveva una figlia, Yasin, di dieci mesi. Per questo atto di eroismo, il 19 agosto l'allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito la Medaglia d'oro al merito civile. Il 23 settembre 2006, in occasione della Festa della Protezione Civile di Pisa, è stato consegnato al fratello Kadim Sarr il 2º Premio "Marco Verdigi" alla Memoria di Cheikh Sarr "per il suo altruismo ed al coraggio dimostrato nel compiere un gesto disinteressato"


Motivazione Medaglia d'oro al merito civile:

«Mentre si trovava nella spiaggia della località Marina di Castagneto Carducci, udite le invocazioni di aiuto di un bagnante in grave difficoltà, si gettava in mare, unitamente ad altre persone, per cercare di soccorrerlo. Dopo aver compiuto il salvataggio veniva sopraffatto dalla violenza del mare che lo trascinava lontano senza possibilità di scampo. Fulgido esempio di eccezionale coraggio, nobile spirito di altruismo e preclara virtù civica»